Auto sul pianoro, sfregio all'area archeologica
Fioccano multe. Ma c’è chi solleva il problema di parcheggi nei pressi dei siti
mercoledì 10 marzo 2021
16.40
"Fatta la legge trovato l'inganno". Il Comune chiude l'accesso alle auto con un cancello all'area prospicente la zona archeologica del Padreterno, e gli irriducibili dell'automobile "ovunque e a tutti i costi" parcheggiano sul pianoro della Madonna della Stella, zona inibita ai veicoli. Così vanno le cose a Gravina.
Cosa fare allora? Chiudere anche la strada che porta al pianoro? Infliggere sanzioni a tutto spiano? L'area, è innegabile, va protetta e come ricordato anche dal sindaco Valente, non è consentito recarsi sul pianoro con le auto. Regola che la Polizia locale ha ricordato a quegli sprovveduti automobilisti che si sono visti recapitare una sanzione per aver posteggiato impropriamente sul pianoro. Ma sicuramente ciò non sarà sufficiente a persuadere gli "irriducibili" nel continuare a recarsi con i proprio veicoli sull'area. E allora che fare?
"Spero che non ci costringano anche lì a mettere un cancello perché sarebbe brutto per il paesaggio"- ha detto Valente, sottolineando come non sarebbe neppure un bel segnale per la comunità in cui "c'è gente che vuole essere multata e controllata e non capisce da sola che deve rispettare le regole".
L'episodio però solleva un problema, evidenziato da più parti, non di poco conto, a cui l'amministrazione comunale dovrà prestare attenzione. E se invece di automobilisti indisciplinati si trattasse di turisti smarriti in cerca di un posto dove lasciare l'auto nei pressi dell'area archeologica?
Certo tutto quelle auto sul fragile costone della gravina non rappresentano un bello spettacolo e sono un elemento di pericolo per l'integrità dei luoghi. Una situazione inaccettabile, a cui porre rimedio. Solo che non basta sanzionare, bisogna trovare anche delle soluzioni alternative per evitare che ciò si ripeta.
Il rispetto delle regole non è in discussione, ma è necessario cercare risposte che consentano anche agli automobilisti meno indisciplinati, ai turisti che si recano nella nostra città, di avere un'area dove poter posteggiare nei pressi della zona archeologica, senza mettere a rischio il patrimonio culturale ed naturalistico di cui la città è ricca.
Cosa fare allora? Chiudere anche la strada che porta al pianoro? Infliggere sanzioni a tutto spiano? L'area, è innegabile, va protetta e come ricordato anche dal sindaco Valente, non è consentito recarsi sul pianoro con le auto. Regola che la Polizia locale ha ricordato a quegli sprovveduti automobilisti che si sono visti recapitare una sanzione per aver posteggiato impropriamente sul pianoro. Ma sicuramente ciò non sarà sufficiente a persuadere gli "irriducibili" nel continuare a recarsi con i proprio veicoli sull'area. E allora che fare?
"Spero che non ci costringano anche lì a mettere un cancello perché sarebbe brutto per il paesaggio"- ha detto Valente, sottolineando come non sarebbe neppure un bel segnale per la comunità in cui "c'è gente che vuole essere multata e controllata e non capisce da sola che deve rispettare le regole".
L'episodio però solleva un problema, evidenziato da più parti, non di poco conto, a cui l'amministrazione comunale dovrà prestare attenzione. E se invece di automobilisti indisciplinati si trattasse di turisti smarriti in cerca di un posto dove lasciare l'auto nei pressi dell'area archeologica?
Certo tutto quelle auto sul fragile costone della gravina non rappresentano un bello spettacolo e sono un elemento di pericolo per l'integrità dei luoghi. Una situazione inaccettabile, a cui porre rimedio. Solo che non basta sanzionare, bisogna trovare anche delle soluzioni alternative per evitare che ciò si ripeta.
Il rispetto delle regole non è in discussione, ma è necessario cercare risposte che consentano anche agli automobilisti meno indisciplinati, ai turisti che si recano nella nostra città, di avere un'area dove poter posteggiare nei pressi della zona archeologica, senza mettere a rischio il patrimonio culturale ed naturalistico di cui la città è ricca.