Autonomia differenziata, se ne parla a Gravina
Incontro del PD con il Segretario Cgil Falco, l’On. Pagano e il consigliere regionale Paolicelli
sabato 16 settembre 2023
10.46
Ricordiamo che il 2 febbraio scorso, il Consiglio dei ministri ha approvato un disegno di legge riguardo le disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario (articolo 116, terzo comma, Costituzione). Vengono dettati i "principi generali per l'attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia" e le "relative modalità procedurali di approvazione delle intese fra lo Stato e una Regione".
Il locale circolo del Partito Democratico "N. Pappalardi" ha organizzato in piazza della Repubblica una manifestazione pubblica contro l'autonomia differenziata. Intervenuti il segretario regionale FLC CGIL Puglia Ezio Falco, il consigliere regionale Francesco Paolicelli, e l'Onorevole Ubaldo Pagano.
L'incontro è stato moderato da Angela Moramarco, che salutati gli ospiti intervenuti ha ceduto la parola a Ezio Falco, che ha delineato gli effetti negativi che porterebbe l'approvazione definitiva in Parlamento del ddl, soprattutto nel mondo del comparto scuola e istruzione.
"Documento presentato senza avere una condivisione"- afferma il consigliere regionale Paolicelli, -"Molte le criticità cha la riforma per l'autonomia differenziata porterebbe alle regioni del sud, come ad esempio la disparità economiche; limitata capacità amministrativa degli enti locali con meno servizi ai cittadini; rischio corruzione; servizi pubblici carenti, come sanità e istruzione, dovuti alla diversa allocazione delle risorse; la scarsa attrattività per gli investimenti; ostacoli alla collaborazione interregionale" -con il consigliere regionale che sottolinea come anche i LEA (livelli essenziali di assistenza) potrebbero non essere sufficienti.
Le critiche arrivano anche dall'Onorevole Ubaldo Pagano. Il parlamentare riferisce che l'autonomia differenziata andrebbe a intaccare la Carta Costituzionale per almeno tre articoli: Articolo 2, l'Articolo 3 e l'Articolo 5. L'Onorevole fa un'attenta analisi riguardo alla disparità di ridistribuzione delle risorse che si verificherebbero. Gettito fiscale, che non sarebbe equamente ridistribuito, oltre alla possibilità che alcune regioni potrebbero avere la facoltà di decidere di intervenire sulle retribuzioni, creando disparità di trattamento economico a livello nazionale, per la stessa figura professionale. "Esiste ancora il sistema paese? esiste ancora l'unità nazionale?" -si chiede in conclusione il parlamentare.
Il locale circolo del Partito Democratico "N. Pappalardi" ha organizzato in piazza della Repubblica una manifestazione pubblica contro l'autonomia differenziata. Intervenuti il segretario regionale FLC CGIL Puglia Ezio Falco, il consigliere regionale Francesco Paolicelli, e l'Onorevole Ubaldo Pagano.
L'incontro è stato moderato da Angela Moramarco, che salutati gli ospiti intervenuti ha ceduto la parola a Ezio Falco, che ha delineato gli effetti negativi che porterebbe l'approvazione definitiva in Parlamento del ddl, soprattutto nel mondo del comparto scuola e istruzione.
"Documento presentato senza avere una condivisione"- afferma il consigliere regionale Paolicelli, -"Molte le criticità cha la riforma per l'autonomia differenziata porterebbe alle regioni del sud, come ad esempio la disparità economiche; limitata capacità amministrativa degli enti locali con meno servizi ai cittadini; rischio corruzione; servizi pubblici carenti, come sanità e istruzione, dovuti alla diversa allocazione delle risorse; la scarsa attrattività per gli investimenti; ostacoli alla collaborazione interregionale" -con il consigliere regionale che sottolinea come anche i LEA (livelli essenziali di assistenza) potrebbero non essere sufficienti.
Le critiche arrivano anche dall'Onorevole Ubaldo Pagano. Il parlamentare riferisce che l'autonomia differenziata andrebbe a intaccare la Carta Costituzionale per almeno tre articoli: Articolo 2, l'Articolo 3 e l'Articolo 5. L'Onorevole fa un'attenta analisi riguardo alla disparità di ridistribuzione delle risorse che si verificherebbero. Gettito fiscale, che non sarebbe equamente ridistribuito, oltre alla possibilità che alcune regioni potrebbero avere la facoltà di decidere di intervenire sulle retribuzioni, creando disparità di trattamento economico a livello nazionale, per la stessa figura professionale. "Esiste ancora il sistema paese? esiste ancora l'unità nazionale?" -si chiede in conclusione il parlamentare.