Bando infopoint, dov’è la clausola di salvaguardia sociale?

Il consigliere Verna interroga l’amministrazione

mercoledì 14 agosto 2024
Come intende l'amministrazione comunale far fede all'impegno assunto con le organizzazioni sindacali circa il rispetto della clausola di salvaguardia sociale?
Questa la domanda che il consigliere comunale di UnaBellaStoria, Saverio Verna ha inteso rivolgere all'amministrazione comunale all'indomani del provvedimento con cui la giunta cittadina dava mandato agli uffici affinchè si attivassero per predisporre il bando relativo alla gestione dell'informazione turistica in città.

"Una novità importante, rispetto ad un servizio che in passato - nonostante i proclami e le buone intenzioni manifestate - è stato ripetutamente affidato in via temporanea ad associazioni, che hanno avuto l'unico compito di tenere aperto il punto di informazione turistica, senza ricevere alcuna ulteriore prescrizione" - afferma Verna che, però intende sottolineare come nel provvedimento licenziato dall'esecutivo cittadino non ci sia alcun riferimento alla clausola sociale.

"Tra le direttive, impartite adesso dalla Giunta Comunale, però, non si fa alcun riferimento al protocollo d'intesa, sottoscritto con le Organizzazioni Sindacali il 23 settembre 2023, con il quale il Comune di Gravina ha assicurato (all'interno del realizzando bando) il rispetto della così detta "clausola di salvaguardia sociale", vale a dire il riconoscimento per coloro che in passato sono stati impiegati nelle attività previste dall'Infopoint di mantenere i medesimi livelli occupazionali e retributivi, già conseguiti".

Ragioni che hanno spinto, in conclusione, il capogruppo di UnaBellaStoria a chiedere all'amministrazione quali intenzioni ha a riguardo, ovvero se intende "mantenere fede all'impegno già assunto e rispettare la normativa nazionale (D.Lgs. n. 276/2003, D.Lgs. n. 163/2006 D.Lgs. n. 50/2016), oltre che il Regolamento della Regione Puglia n. 31 del 27/9/2009, adottato in attuazione della Legge Regionale n. 28/2006".