Barriere architettoniche, Santomasi spiega ma non convince
Tedesco resta fuori dalla commissione
sabato 17 maggio 2014
09.15
Non sono bastate le rassicurazioni dell'assessore Francesco Santomasi sull'imminente realizzazione delle opere per l'eliminazione della barriere architettoniche a convincere il consigliere Michele Tedesco, autosospeso dalla commissione in segno di protesta.
L'esponente di opposizione, immigrato nelle fila della maggioranza, ha deciso di restare fuori dalla commissione per i servizi sociali almeno sino a quando "i problemi segnalati non troveranno la giusta soluzione, ossia, non saranno realizzate le opere promesse".
Pochi giorni fa l'assessore ai lavori pubblici Santomasi aveva spiegato che i tre progetti licenziati dalla commissione erano già stati valutati dai dirigenti dell'ufficio tecnico e ottenuto l'approvazione della Soprintendenza archeologica. Le tre soluzioni prevedevano la realizzazione di una pedana mobile all'ingresso dell'ufficio anagrafe del Municipio, la sistemazione di una rampa provvisoria all'ingresso dell'istituto scolastico San Giovanni Bosco, in attesa di realizzare all'interno della struttura scolastica un ascensore che consenta l'accesso anche ai piani superiori dell'istituto grazie ai fondi regionali. Da ultimo è in via di definizione una convenzione tra Comune e Diocesi con cui quest'ultima si impegna a realizzare a proprie spese la rampa adiacente la Cattedrale a patto che il Comune ceda gratuitamente la proprietà dell'area.
Insomma un piano di lavoro che per quanto non è la soluzione definitiva a tutti i mali, era l'inizio di un programma di interventi da mettere in campo per mantenere fede agli impegni presi oltre un anno fa con le associazioni e migliorare la vita dei diversamente abili.
Impegni che però non hanno convinto Tedesco il quale nell'ennesima nota ufficiale ha stroncato le parole dell'assessore giudicando "una piccola promessa la rampa di accesso all'ufficio anagrafe e una sistemazione provvisoria per la scuola san Giovanni Bosco. Mentre ci sono ancora tempi incerti per la rampa della Cattedrale".
Le posizioni, dunque, restano distanti e il silenzio tanto delle associazioni direttamente coinvolte quanto del presidente della commissione consiliare, Giovanni Carbone, non fa ben sperare.
L'esponente di opposizione, immigrato nelle fila della maggioranza, ha deciso di restare fuori dalla commissione per i servizi sociali almeno sino a quando "i problemi segnalati non troveranno la giusta soluzione, ossia, non saranno realizzate le opere promesse".
Pochi giorni fa l'assessore ai lavori pubblici Santomasi aveva spiegato che i tre progetti licenziati dalla commissione erano già stati valutati dai dirigenti dell'ufficio tecnico e ottenuto l'approvazione della Soprintendenza archeologica. Le tre soluzioni prevedevano la realizzazione di una pedana mobile all'ingresso dell'ufficio anagrafe del Municipio, la sistemazione di una rampa provvisoria all'ingresso dell'istituto scolastico San Giovanni Bosco, in attesa di realizzare all'interno della struttura scolastica un ascensore che consenta l'accesso anche ai piani superiori dell'istituto grazie ai fondi regionali. Da ultimo è in via di definizione una convenzione tra Comune e Diocesi con cui quest'ultima si impegna a realizzare a proprie spese la rampa adiacente la Cattedrale a patto che il Comune ceda gratuitamente la proprietà dell'area.
Insomma un piano di lavoro che per quanto non è la soluzione definitiva a tutti i mali, era l'inizio di un programma di interventi da mettere in campo per mantenere fede agli impegni presi oltre un anno fa con le associazioni e migliorare la vita dei diversamente abili.
Impegni che però non hanno convinto Tedesco il quale nell'ennesima nota ufficiale ha stroncato le parole dell'assessore giudicando "una piccola promessa la rampa di accesso all'ufficio anagrafe e una sistemazione provvisoria per la scuola san Giovanni Bosco. Mentre ci sono ancora tempi incerti per la rampa della Cattedrale".
Le posizioni, dunque, restano distanti e il silenzio tanto delle associazioni direttamente coinvolte quanto del presidente della commissione consiliare, Giovanni Carbone, non fa ben sperare.