Bastione Medievale: "sempre stato fruibile"
Rifino (Sguardi Rupestri) interviene su fruizione del sito e su affidamento allo Iat
martedì 12 aprile 2022
Il bastione medievale non è mai stato chiuso, garantendone un'apertura di almeno quattro giorni a settimana. A dirlo è Oronzo Rifino, presidente del consorzio "Sguardi Rupestri" che ha gestito lo stesso negli ultimi cinque anni. Rifino ha voluto fare alcune precisazioni in risposta a quanto letto su Gravinalife, nell'articolo in cui si comunicava la decisione del Comune di affidare le chiavi del Bastione Medievale posto in via fontana la Stella, ai piedi del Ponte acquedotto, al consorzio "Gravina In Murgia", affidatario dello Iat.
"Il bastione medievale è stato sempre un'attrazione turistica, è stato sempre aperto, come da contratto, almeno 4 giorni a settimana e comunque nel fine settimana e festività, ha animato con attività e svolto il servizio info point turistico" –afferma Rifino, sottolineando come, escluso l'anno di chiusura a causa del Covid, dall'estate dello scorso anno il monumento è stato aperto sette giorni su sette, per nove ore al giorno. "Anche dopo la scadenza del contratto e fino al 29 di marzo 2022 abbiamo garantito l'apertura ogni fine settimana, come da nostra disponibilità data al Comune di Gravina" -ricorda il presidente di Sguardi Rupestri, che rimane basito dalla decisione degli uffici comunali di assegnare le chiavi al consorzio "Gravina in Murgia".
"Nonostante abbiamo pagato le utenze di acqua, fogna e luce, oltre alla polizza Rct per il 2022, il Comune commissariato decide di affidare le chiavi al consorzio Gravina in Murgia gestore ufficio IAT". Una scelta non compresa da Rifino anche alla luce dell'imminente nuovo bando per l'assegnazione del servizio di Informazione e Accoglienza Turistica. Per Rifino una cosa è certa: "il bastione è sempre stato fruibile dai turisti. Non si aggiunge ora agli altri siti di interesse turistico".
Quindi non un valore aggiunto all'offerta turistica, poiché già visitabile. Anzi, dopo la decisione del Comune di consegnare le chiavi del bastione al Consorzio, il presidente di Sguardi Rupestri insinua anche qualche dubbio sulla piena disponibilità dell'accesso al monumento, anche ad altri soggetti che operano nel settore. "Non vorremmo che, come già succede con i siti dati in affidamento allo IAT, rimangano sempre chiusi, tranne quando il consorzio Gravina in Murgia/IAT porta i turisti che hanno pagato il ticket a loro" – attacca Rifino, che poi in conclusione aggiunge: "di fatto, così facendo, si impedisce agli operatori turistici e soprattutto alle guide turistiche di svolgere il loro lavoro".
"Il bastione medievale è stato sempre un'attrazione turistica, è stato sempre aperto, come da contratto, almeno 4 giorni a settimana e comunque nel fine settimana e festività, ha animato con attività e svolto il servizio info point turistico" –afferma Rifino, sottolineando come, escluso l'anno di chiusura a causa del Covid, dall'estate dello scorso anno il monumento è stato aperto sette giorni su sette, per nove ore al giorno. "Anche dopo la scadenza del contratto e fino al 29 di marzo 2022 abbiamo garantito l'apertura ogni fine settimana, come da nostra disponibilità data al Comune di Gravina" -ricorda il presidente di Sguardi Rupestri, che rimane basito dalla decisione degli uffici comunali di assegnare le chiavi al consorzio "Gravina in Murgia".
"Nonostante abbiamo pagato le utenze di acqua, fogna e luce, oltre alla polizza Rct per il 2022, il Comune commissariato decide di affidare le chiavi al consorzio Gravina in Murgia gestore ufficio IAT". Una scelta non compresa da Rifino anche alla luce dell'imminente nuovo bando per l'assegnazione del servizio di Informazione e Accoglienza Turistica. Per Rifino una cosa è certa: "il bastione è sempre stato fruibile dai turisti. Non si aggiunge ora agli altri siti di interesse turistico".
Quindi non un valore aggiunto all'offerta turistica, poiché già visitabile. Anzi, dopo la decisione del Comune di consegnare le chiavi del bastione al Consorzio, il presidente di Sguardi Rupestri insinua anche qualche dubbio sulla piena disponibilità dell'accesso al monumento, anche ad altri soggetti che operano nel settore. "Non vorremmo che, come già succede con i siti dati in affidamento allo IAT, rimangano sempre chiusi, tranne quando il consorzio Gravina in Murgia/IAT porta i turisti che hanno pagato il ticket a loro" – attacca Rifino, che poi in conclusione aggiunge: "di fatto, così facendo, si impedisce agli operatori turistici e soprattutto alle guide turistiche di svolgere il loro lavoro".