Battaglia politica si sposta su bonifica della vecchia discarica

Valente si difende ma Conca incalza

venerdì 10 gennaio 2020 18.00
A cura di Antonella Testini
"Siamo di fronte ad una vicenda la cui strumentalizzazione politica è ben evidente. Le legittime aspettative di giustizia di un cittadino si sono trasformate in una campagna contro la mia persona, del tutto estranea a fatti che riguardano un'epoca lontana". Commenta tranquillo ma deciso a difendere il proprio operato, Alesio Valente, il sindaco citato in giudizio per la mancata bonifica della discarica in contrada Cozzarolo.

Pur convinto che si tratti di una vicenda politica, il primo cittadino non si sottrae a spiegare nei dettagli il suo punto di vista: "Si tratta di una storia che affonda le radici tra il 1989 ed il 1994, quando io ero ancora un bambino, con la mancata bonifica che si è poi protratta per vari lustri. La Procura contesta ora al Comune, ed a me in veste di sindaco pro tempore, di non aver proceduto alle necessarie operazioni di risanamento. Già in altre occasioni avevo subito denunce, ma le accuse erano state archiviate. Adesso, per la terza volta, il caso si ripropone, anche se in maniera diversa da quanto prospettato da Conca, che pure di legge dovrebbe capire qualcosa visto che da consigliere regionale le scrive per la Puglia. Non c'è stato difatti alcun mio rinvio a giudizio: trattandosi di un reato minore, il pm ha disposto la citazione diretta a giudizio, che non prevede alcuna valutazione di un giudice terzo, come di solito avviene nell'udienza preliminare davanti al Gup".

" Dunque - prosegue il primo cittadino - si tratta di un'accusa che non è stata ancora vagliata. Ma anche nel merito sono sereno e fiducioso nella magistratura: la bonifica di Cozzarolo è figlia di un procedimento in cui le competenze non erano solo del Comune, ma anche di altri enti, che spesso e volentieri, con le loro assenze in conferenza di servizi, hanno rallentato l'iter. Ad ogni modo, come attestano gli atti, la fase di caratterizzazione va avanti da più di un anno, con i tecnici al lavoro sul campo già da alcune settimane. E tutto questo lo si sta facendo con fondi ottenuti dalla mia amministrazione comunale. Per questo vado avanti, a testa alta e con la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile, anche di più. Lascio ad altri le vesti dei trasformisti: innocentisti con le inchieste che riguardano loro, implacabili tagliateste con quelle altrui" conclude Valente con un chiaro riferimento al consigliere regionale Mario Conca.

Nei giorni scorsi era stato proprio il consigliere regionale a riportare la vicenda di Cozzarolo agli onori della cronaca dando notizia della citazione in giudizio per il sindaco. Conca già da tempo punta il dito contro Valente accusandolo " di incomprensibili ritardi".

"Il comune di Gravina ha enormi ed evidenti colpe in questa vicenda – sostiene il consigliere – a partire dalla leggerezza con la quale ha permesso che il sito, nei primi anni 2000, potesse ospitare un maneggio, fino ai ritardi nell'attivazione delle procedure di caratterizzazione e analisi dei rischi. Più volte abbiamo sollecitato l'avvio degli interventi propedeutici alla bonifica del sito, sin dal 2013, mentre l'amministrazione Valente si è limitata, negli ultimi otto anni, solo a vuoti proclami nonostante gli stanziamenti regionali. Finalmente a settembre 2018 con determinazione dirigenziale del Servizio regionale Ciclo rifiuti e bonifiche è stato approvato il piano di indagini integrative di caratterizzazione dell'area dell'ex discarica. Continueremo a monitorare – conclude – che vengano attuati in tempi rapidi tutti gli interventi previsti. I cittadini hanno aspettato fin troppo, con notevoli rischi per la loro salute data la natura carsica e l'utilizzo dell'area a pascolo ovino e bovino, a causa di un'amministrazione dormiente."

Una battaglia, almeno politica, per ora combattuta su due fronti mentre il resto della politica locale, almeno per il momento, si astiene dal fare commenti che, forse il tempo o la giustizia penale, potrebbero facilmente ribaltare.

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