Bilancio, arrivata la diffida della Prefettura al consiglio comunale
Occorre approvare il bilancio di previsione e il rendiconto
martedì 22 giugno 2021
18.30
Passano i giorni, ma del bilancio di previsione del 2021-2023 e del rendiconto del 2020 non si dice ancora nulla. Non è ancora programmata la discussione in aula dei documenti economici e di programmazione della città, fondamentali, per la gestione delle attività amministrative e per decidere le attività da mettere in cantiere per gli anni a venire.
Dopo il deposito "parziale" degli atti da parte degli uffici comunali, con la documentazione che mancava del parere obbligatorio dei revisori dei conti, adesso in data 18 giugno è arrivata l'attesa e scontata diffida del Prefetto, che intima al Comune l'approvazione dei documenti contabili dell'amministrazione comunale entro 20 giorni.
Anche perché, va ricordato, il termine ultimo per la presentazione dei bilanci era fissato per legge al 31 maggio 2021. Insomma, la cosiddetta "tiratina d'orecchie" da parte della Prefettura di Bari, paventata da più parti negli ambienti della politica cittadina, è arrivata puntuale, ciò che invece non è puntuale è proprio la convocazione del consiglio comunale, organo preposto per l'approvazione del bilancio consuntivo e di quello preventivo. Sicuramente non è la prima volta che il Comune di Gravina si trova in ritardo nella presentazione dei documenti contabili, tanto che c'è chi ironizza sulla amministrazione gravinese, quasi canzonata dalla Prefettura, che senza neppure controllare, ci annovera tra i comuni sempre in difetto rispetto alla tempistica di presentazione degli atti.
Non una bella immagine per la città e non una bella figura per l'amministrazione guidata da Valente, che comunque, anche se riuscisse in breve tempo a portare nell'aula consiliare i punti relativi al bilancio, dovrà fare sempre i conti con la sua maggioranza apparsi in questi anni un po' "traballante", con i mal di pancia che di tanto in tanto compaiono e che non danno per scontata l'approvazione da parte dell'assise dei documenti contabili.
Dopo il deposito "parziale" degli atti da parte degli uffici comunali, con la documentazione che mancava del parere obbligatorio dei revisori dei conti, adesso in data 18 giugno è arrivata l'attesa e scontata diffida del Prefetto, che intima al Comune l'approvazione dei documenti contabili dell'amministrazione comunale entro 20 giorni.
Anche perché, va ricordato, il termine ultimo per la presentazione dei bilanci era fissato per legge al 31 maggio 2021. Insomma, la cosiddetta "tiratina d'orecchie" da parte della Prefettura di Bari, paventata da più parti negli ambienti della politica cittadina, è arrivata puntuale, ciò che invece non è puntuale è proprio la convocazione del consiglio comunale, organo preposto per l'approvazione del bilancio consuntivo e di quello preventivo. Sicuramente non è la prima volta che il Comune di Gravina si trova in ritardo nella presentazione dei documenti contabili, tanto che c'è chi ironizza sulla amministrazione gravinese, quasi canzonata dalla Prefettura, che senza neppure controllare, ci annovera tra i comuni sempre in difetto rispetto alla tempistica di presentazione degli atti.
Non una bella immagine per la città e non una bella figura per l'amministrazione guidata da Valente, che comunque, anche se riuscisse in breve tempo a portare nell'aula consiliare i punti relativi al bilancio, dovrà fare sempre i conti con la sua maggioranza apparsi in questi anni un po' "traballante", con i mal di pancia che di tanto in tanto compaiono e che non danno per scontata l'approvazione da parte dell'assise dei documenti contabili.