Bilancio positivo per le giornate Fai di primavera

Per due giorni aperta alle visite la chiesa di San Francesco

giovedì 28 marzo 2019 11.30
Gravina conquista con le sue bellezze e dimostra come sia sempre più necessario e urgente incentivare il turismo locale, insieme ad una conquistata consapevolezza dei tesori che la città possiede e che spesso non svela.

Anche Gravina ha aderito all'iniziativa "Giornate FAI di Primavera", giunta con successo quest'anno alla 27° edizione e svoltasi sabato 23 e domenica 24 marzo. Negli anni ha fatto apprezzare e scoprire le bellezze della nostra nazione; oltre a porsi come occasione di denuncia per lo stato di abbandono in cui versano molti "gioielli" artistici e naturali lungo tutto lo stivale.

Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) è un'istituzione che dal 1975 si impegna nella tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico e naturale italiano, promuovendo l'educazione e la sensibilizzazione verso i beni artistici. Un'eredità fatta di palazzi storici e monumenti simbolici, di giardini e parchi naturali, ma anche di interi borghi che hanno bisogno di interventi in difesa del paesaggio e delle opere artistiche. Durante lo scorso weekend, i visitatori hanno approfittare di aperture straordinarie, ovvero 1.100 luoghi aperti in 430 località in tutte le regioni. È stata anche l'occasione per raccogliere fondi (è richiesto un contributo libero da 2 a 5 euro) e iscriversi alla Fondazione, che nel corso dell'anno organizza altri eventi e propone ai soci un programma di visite in luoghi esclusivi, normalmente chiusi al pubblico.

Anche il Gruppo FAI di Gravina in Puglia (Delegazione di Bari) ha voluto offrire uno stralcio di bellezza, donando la visione di un luogo intriso di fascino, storia, cultura e appunto di "bellezza" ovvero il complesso conventuale della chiesa di San Francesco di Assisi.

Occasione ghiotta per i visitatori di Puglia e della vicina Basilicata (registrata la presenza di giovanissimi ma anche ultrasessantenni) e motivo di orgoglio per gli studenti "Apprendisti Ciceroni" dell'I. T. "V. Bachelet" e delle Scuole Secondarie di Primo Grado (Benedetto XIII – Don E. Montemurro –N. Ingannamorte – E.P. Santomasi) che hanno accompagnato i visitatori a gruppi, facendo loro apprezzare i 'tesori nascosti' di un sito religioso pregno di arte e storia.

In queste due giornate è emerso il valore del patrimonio materiale e immateriale che Gravina conserva, motivo di arricchimento per tutti i fruitori. Sorprendenti sono stati gli studenti delle scuole partecipanti all'evento che hanno affrontato con gli insegnanti un lavoro preparatorio, dando loro l'occasione di conoscere e studiare il bene monumentale e artistico della Chiesa di San Francesco per poi raccontarla ai visitatori, da "ciceroni", e sentirsi parte della vita sociale e culturale della comunità. Molto apprezzate, inoltre, sia la mostra fotografica con immagini di repertorio del complesso che il concerto eseguito nel chiostro della chiesa dagli studenti della Scuola secondaria di primo grado "E. P. Santomasi" guidati dalla prof.ssa Grazia Guglielmi.

Angela Mazzotta