Bomba carta al Sipario, individuati i responsabili
Denunciati dalla polizia cinque persone
sabato 10 gennaio 2015
9.25
Individuati e denunciati i responsabili dell'esplosione che la notte del 1 gennaio ha svegliato un intero quartiere.
Un boato, e poi il rumore dei vetri in frantumi, hanno gettano nel panico i residenti della zona.
Ingenti i danni tanto alla struttura della Cooperativa "Il sipario" dove sono saltate le serrande e sono andati in frantumi gli infissi sino al secondo piano, quanto alle abitazioni vicine raggiunte dall'onda d'urto che ha frantumato il portone difronte e spalancato porte e finestre delle abitazioni distanti anche alcune decine di metri dall'ordigno. 50.000 euro l'ammontare complessivo dei danni.
Quello che sembrava un grosso petardo in realtà, come hanno avuto modo di appurare gli agenti della Polizia di stato, era una vera e propria bomba carta.
Immediate le indagini per risalire ai responsabili del folle gesto che per pura fortuna non ha avuto conseguenze tragiche.
Il lavoro degli agenti del Commissariato di Gravina ha consentito di identificare i responsabili. Cinque persone, una donna e cinque uomini, tutti già noti alle forze dell'ordine che avrebbero fabbricato artigianalmente l'ordigno e posizionato dinanzi alla struttura di accoglienza.
Gli agenti, aiutati anche dalle immagine registrate da alcuni impianti di videosorveglianza, hanno identificato i cinque e accertato ruoli e responsabilità di ciascuno risalendo anche alle motivazioni del folle gesto su cui, tuttavia, resta il massimo riserbo.
Per i cinque è scattata la denuncia per danneggiamento, oltre che per trasporto e confezionamento di armi. Se l'accusa sarà confermata dai giudici, i cinque saranno costretti a risagire i danni subiti dalla cooperativa e dai residenti della zona.
Un boato, e poi il rumore dei vetri in frantumi, hanno gettano nel panico i residenti della zona.
Ingenti i danni tanto alla struttura della Cooperativa "Il sipario" dove sono saltate le serrande e sono andati in frantumi gli infissi sino al secondo piano, quanto alle abitazioni vicine raggiunte dall'onda d'urto che ha frantumato il portone difronte e spalancato porte e finestre delle abitazioni distanti anche alcune decine di metri dall'ordigno. 50.000 euro l'ammontare complessivo dei danni.
Quello che sembrava un grosso petardo in realtà, come hanno avuto modo di appurare gli agenti della Polizia di stato, era una vera e propria bomba carta.
Immediate le indagini per risalire ai responsabili del folle gesto che per pura fortuna non ha avuto conseguenze tragiche.
Il lavoro degli agenti del Commissariato di Gravina ha consentito di identificare i responsabili. Cinque persone, una donna e cinque uomini, tutti già noti alle forze dell'ordine che avrebbero fabbricato artigianalmente l'ordigno e posizionato dinanzi alla struttura di accoglienza.
Gli agenti, aiutati anche dalle immagine registrate da alcuni impianti di videosorveglianza, hanno identificato i cinque e accertato ruoli e responsabilità di ciascuno risalendo anche alle motivazioni del folle gesto su cui, tuttavia, resta il massimo riserbo.
Per i cinque è scattata la denuncia per danneggiamento, oltre che per trasporto e confezionamento di armi. Se l'accusa sarà confermata dai giudici, i cinque saranno costretti a risagire i danni subiti dalla cooperativa e dai residenti della zona.