Boom di visitatori per i due giorni della sagra
“Il Cardoncello Novello” si conferma evento molto atteso
lunedì 22 novembre 2021
13.36
Gravina registra il tutto esaurito nel weekend dedicato al re della Murgia, protagonista indiscusso dei piatti più prelibati, il fungo cardoncello. Vincente l'abbinamento con il vino novello per una manifestazione giunta alla nona edizione che riceve consensi sempre maggiori e che vede un impegno organizzativo considerevole dei volontari Pro loco in collaborazione con l'amministrazione comunale. Il binomio gastronomia-turismo funziona, ha convinto e conquistato le migliaia di visitatori arrivati da ogni dove, in particolare dal barese e dalla vicina Basilicata con presenze registrate anche da Lecce, Taranto, Brindisi, dalla regione Campania e addirittura dal Veneto.
Ad attrarre, la bellezza suggestiva del territorio in cui spicca il ponte acquedotto (reso noto dal grande cinema) da cui ammirare il paesaggio mozzafiato, l'accoglienza e i sapori locali, l'atmosfera suggestiva. Parole di apprezzamento per i tour guidati organizzati dalla Pro loco tra le bellezze del centro storico e per l'escursione nella mattinata di domenica alla scoperta del bosco Difesa Grande, entrambi promossi e realizzati con il contributo della Regione Puglia nel progetto "Gravina si racconta".
Canti e balli della tradizione popolare, stand enogastronomici, degustazioni, spettacoli di magia e fuoco, band itineranti, tour guidati: tanti gli ingredienti attrattivi che hanno accolto i visitatori, fatto vivere due giorni di festa e rallegrato l'economia locale. Più di mille pasti serviti nel punto ristoro in piazza Plebiscito allestito dalla Pro loco Gravina, in collaborazione con docenti e ragazzi dell'IISS "De Nora - Lorusso" di Altamura, che ha offerto un menù gustoso realizzato con prodotti locali tra cui il formaggio pallone e in cui a primeggiare è stato sua gustosità il cardoncello in abbinamento al vino novello.
Complice il meteo a favore, la sagra dedicata al prodotto murgiano per eccellenza e al vino novello è stata l'occasione ghiotta per continuare quella scia fortunata che ha posto Gravina, sorella gemella per conformazione territoriale della vicina Matera, come luogo prediletto per una gita fuoriporta alla scoperta dell'habitat rupestre, della zona archeologica, delle chiese, delle tradizioni e della storia impressa in ogni roccia e anfratto. Ed è proprio con la riscoperta delle tradizioni che Gravina sta giocando un ruolo di spicco nella partita del turismo esperienziale e potrà avere un'attrattiva crescente se saprà sfruttare al meglio l'occasione, mostrandosi maggiormente preparata all'accoglienza e indossando il suo vestito migliore.
Ad attrarre, la bellezza suggestiva del territorio in cui spicca il ponte acquedotto (reso noto dal grande cinema) da cui ammirare il paesaggio mozzafiato, l'accoglienza e i sapori locali, l'atmosfera suggestiva. Parole di apprezzamento per i tour guidati organizzati dalla Pro loco tra le bellezze del centro storico e per l'escursione nella mattinata di domenica alla scoperta del bosco Difesa Grande, entrambi promossi e realizzati con il contributo della Regione Puglia nel progetto "Gravina si racconta".
Canti e balli della tradizione popolare, stand enogastronomici, degustazioni, spettacoli di magia e fuoco, band itineranti, tour guidati: tanti gli ingredienti attrattivi che hanno accolto i visitatori, fatto vivere due giorni di festa e rallegrato l'economia locale. Più di mille pasti serviti nel punto ristoro in piazza Plebiscito allestito dalla Pro loco Gravina, in collaborazione con docenti e ragazzi dell'IISS "De Nora - Lorusso" di Altamura, che ha offerto un menù gustoso realizzato con prodotti locali tra cui il formaggio pallone e in cui a primeggiare è stato sua gustosità il cardoncello in abbinamento al vino novello.
Complice il meteo a favore, la sagra dedicata al prodotto murgiano per eccellenza e al vino novello è stata l'occasione ghiotta per continuare quella scia fortunata che ha posto Gravina, sorella gemella per conformazione territoriale della vicina Matera, come luogo prediletto per una gita fuoriporta alla scoperta dell'habitat rupestre, della zona archeologica, delle chiese, delle tradizioni e della storia impressa in ogni roccia e anfratto. Ed è proprio con la riscoperta delle tradizioni che Gravina sta giocando un ruolo di spicco nella partita del turismo esperienziale e potrà avere un'attrattiva crescente se saprà sfruttare al meglio l'occasione, mostrandosi maggiormente preparata all'accoglienza e indossando il suo vestito migliore.