Botti di Natale vietati a Gravina per il periodo delle feste

Ordinanza firmata dal sindaco Valente

giovedì 20 dicembre 2018 19.00
Anche per quest'anno a Gravina niente botti di Natale. Il sindaco Alesio Valente ha firmato ieri l'ordinanza che vieta l'uso dei petardi e dei fuochi pirotecnici nel territorio cittadino.

Il decreto, che è stato inviato a tutte le forze dell'ordine affinché facciano rispettare il provvedimento e aumentino i controlli, entrerà in vigore a partire dalle ore 20 del 22 dicembre e finirà dopo l'Epifania, il 7 gennaio.

Già lo scorso anno il primo cittadino, sollecitato dalle associazioni animaliste, aveva decretato lo stop alla vendita ed all'utilizzo di prodotti pirotecnici. Una decisione che nasce dalla volontà di tutelare la salute pubblica e la quiete cittadina, sia per le persone che per gli animali.

Nello specifico, l'ordinanza volta ad eliminare l'uso a volte irresponsabile e pericoloso di ordigni e prodotti pirotecnici, riguarda la vendita "in forma ambulante di ogni tipo di fuochi d'artificio ascrivibili alle categorie IV e V, compresi gli ex fuochi di libera vendita, ora obbligatoriamente classificati in una delle suddette categorie"- si legge nel dispositivo emesso dal Comune, che spiega come il divieto riguardi i fuochi "che abbiano effetto scoppiante, crepitante o fischiante, tipo rauto o petardo".

Dalle restrizioni dell'ordinanza sono pertanto esclusi i prodotti del tipo fontane, bengala, bottigliette a strappo lancia coriandoli, fontane per torte, petardini da ballo, bacchette scintillanti e simili, trottole, girandole e pallone luminoso. Nell'ordinanza ci sono anche delle prescrizioni per l'uso dei fuochi da parte dei minorenni.

"Confermato, inoltre, il divieto per tutti coloro che hanno disponibilità di aree private, finestre balconi, lastrici solari et similia, di consentirne a chiunque l'uso per la effettuazione degli spari vietati dalla presente ordinanza"- ricordano dal Comune.

Chiunque verrà sorpreso a trasgredire, sarà passibile di multa dai 25 ai 500 euro. Mentre per gli esercizi commerciali trovati a vendere "fuochi proibiti", oltre all'ammenda, ci sarà anche la sospensione dell'autorizzazione o licenza per 10 giorni.