Bppb, presidente Stacca: "Escludo fusione"

Ed agli azionisti:"Siate vicini alla banca".

sabato 8 febbraio 2014 9.17
A cura di Benny Pisicoli
"In questi pochi giorni in cui ho ripreso contatto con questa realtà mi si è rafforzato il convincimento che questa è una banca viva a cui restituiremo vigore e che in tempi brevi riprenderà la via della crescita e dello sviluppo". Debutta con queste parole Michele Stacca, neo presidente della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, nel giorno della sua presentazione agli shareholder e stakeholder.

Un ritorno, quello del settantunenne altamurano già direttore generale della Banca Popolare della Murgia, solamente carezzato lo scorso agosto e pienamente assaporato nelle ultime settimane. Una toccata e fuga, come la definisce lo stesso Stacca, quella estiva che ha però solamente rimandato di qualche mese il momento del definitivo riabbraccio con l'istituto. " Lo scorso agosto ero stato chiamato in causa perché si voleva il rilancio della banca ma subito era emersa la volontà di approcciarsi ad un'operazione di aggregazione con un altro istituto. Ho ritenuto in quella circostanza di dimettermi poiché contrario a questa via ma le pressioni dei soci e dei dipendenti sono state tali da convincermi a tornare in questa banca a cui sono fortemente legato".

E' il momento delle domande ed immediatamente dal pubblico arriva quella che più di tutte turba le menti di correntisti e dipendenti. Sarà fusione? Ipotesi scongiurata, assicura Stacca. "La banca oggi non ha bisogno di procedere ad alcuna aggregazione. Prima di tutto bisogna riposizionare e rilanciare la banca per poi procedere ad una ricapitalizzazione e solo in quel momento i soci decideranno responsabilmente il futuro dell'istituto", sostiene Stacca, sottolineando che Bankitalia "non ha prescritto alcuna operazione ma solamente consigliato di individuare un partner strategico di elevato standing data la delicata situazione economica" e che se per quella strada si procederà sarà solo per ricercare un partner non concorrente ma maggiormente orientato ai servizi, punto debole dell'istituto murgiano. "La banca in questo momento storico ha bisogno di ristrutturarsi per meglio servire il territorio e di recuperare redditività. Nostra intenzione è di salvaguardare i livelli occupazionali e di promuovere lo sviluppo del territorio" , continua il presidente strizzando l'occhio a sindacati e dipendenti.

Sui risultati economici a breve termine Stacca è ottimista. "Sono convinto che a partire dal prossimo esercizio la banca tornerà a produrre utili. E considerando il crollo del valore delle azioni di altri istituti la riduzione del valore delle nostre, seppur importante, non è sicuramente così ingente".