Bracconaggio, la Forestale sequestra trappole pericolose
Le operazioni nel territorio del Parco
mercoledì 29 ottobre 2014
13.10
Un importante sequestro a tutela della fauna ma anche dell'uomo.
Un'operazione antibracconaggio degli uomini del Comando Stazione di Ruvo di Puglia del Corpo Forestale dello Stato ha portato al sequestro di numerosi mezzi vietati per la cattura.
L'intervento è avvenuto nel comprensorio boschivo sito in località "Lama Pagliara", in agro del comune di Ruvo di Puglia, all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, dove ben occultati tra la fitta vegetazione erano artatamente sistemate 18 trappole, costituite da lacci di acciaio con lunghezza variabile tra i 2 e 4 metri e con diametro di mm 6, ed una tagliola a scatto in ferro, costruita artificialmente e lunga circa 1,5 metri e larga 60 cm., utilizzati dai bracconieri per la caccia ai cinghiali.
Strumenti, questi, che la normativa sull'esercizio venatorio considera vietati essendo tra l'altro mezzi a cattura non selettivi e potenzialmente pericolosi per i fruitori del bosco come escursionisti e ricercatori di funghi che ignari, rischiavano di incappare nello scatto micidiale dell'arnese. Nel frattempo, continuano numerosi i controlli effettuati dagli uomini del C.T.A di Altamura e dai Comandi Stazione di Ruvo, Altamura, Gravina e Andria contro un'attività di bracconaggio sempre più aggressiva e attrezzata.
"Sistemi di caccia silenziosi – dichiara il Commissario Capo Giuliano Palomba - non convenzionali, con l'ausilio di mezzi vietati. Ultimamente è stato accertato anche l'utilizzo di potenti e grandi balestre". Dall'inizio dell'anno sono 14 i bracconieri denunciati alle autorità competenti e numerose sono le armi e le munizioni sequestrate.