Caccia al cinghiale nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia: tre denunce
Ai tre bracconieri, sequestrati un fucile, munizioni e un laccio d’acciaio
venerdì 11 agosto 2017
17.37
Tre soggetti sono finiti nella rete dei controlli a tutela del patrimonio faunistico dell'area protetta del Parco Nazionale dell'Alta Murgia posti in essere dai militari della Stazione Parco di Altamura che da tempo attenzionavano un'area boschiva, oggetto di fenomeni di bracconaggio al cinghiale, nel territorio di Altamura e Toritto.
I monitoraggi e le perlustrazioni, effettuati anche con l'ausilio di videocamere, hanno permesso di individuare in un sito di transito degli animali, l'installazione di alcuni "lacci" ossia rudimentali cappi costituiti da cavi di acciaio in grado, al passaggio, di intrappolare o strangolare l'animale. Proprio attorno a tali lacci, di volta in volta predisposti per la cattura, è stato notato un movimento in precise ore della giornata che ha condotto i militari a sorprendere sul posto i tre soggetti, uno dei quali in possesso di arma ad uso caccia come pure munizione a palla singola idonea ad abbattere ungulati.
Fucile e munizioni, unitamente al laccio occultato, sono stati posti sotto sequestro e i tre uomini deferiti all'Autorità Giudiziaria di Bari per il reato di esercizio venatorio in area naturale protetta con mezzi non consentiti e per l'introduzione di armi non consentita in area protetta.
I monitoraggi e le perlustrazioni, effettuati anche con l'ausilio di videocamere, hanno permesso di individuare in un sito di transito degli animali, l'installazione di alcuni "lacci" ossia rudimentali cappi costituiti da cavi di acciaio in grado, al passaggio, di intrappolare o strangolare l'animale. Proprio attorno a tali lacci, di volta in volta predisposti per la cattura, è stato notato un movimento in precise ore della giornata che ha condotto i militari a sorprendere sul posto i tre soggetti, uno dei quali in possesso di arma ad uso caccia come pure munizione a palla singola idonea ad abbattere ungulati.
Fucile e munizioni, unitamente al laccio occultato, sono stati posti sotto sequestro e i tre uomini deferiti all'Autorità Giudiziaria di Bari per il reato di esercizio venatorio in area naturale protetta con mezzi non consentiti e per l'introduzione di armi non consentita in area protetta.