Caldo e cali di pressione
Disidratazione causa principale. Come difendersi? I consigli dell'esperta.
domenica 28 luglio 2013
10.15
Quando fa caldo si suda di più ed è più facile disidratarsi.
Una delle conseguenze importanti della disidratazione è l'abbassamento della pressione, meglio definita ipotensione. Stanchezza, nausea, debolezza muscolare e mal di testa sono i sintomi principali. Le temperature alte favoriscono, inoltre, la dilatazione dei vasi sanguigni, abbassando ulteriormente la pressione.
La sudorazione e la vasodilatazione rappresentano dei meccanismi fisiologici di difesa che l'organismo adotta per mantenere costante la temperatura corporea. Se la pressione è molto bassa, e il calo è repentino, possono comparire altri disturbi più caratteristici come cute pallida, vertigini, annebbiamento della vista, fino ad arrivare alla caduta a terra per uno svenimento.
Come prevenire? L'ipotensione si definisce tale quando i valori della pressione a riposo sono inferiori a 90/60 mmHg (millimetri di mercurio) e può colpire prevalentemente le donne, i bambini, gli anziani e in taluni casi anche chi pratica sport di resistenza. Può dipendere da vari fattori: una predisposizione genetica, ma può essere anche provocata da alcune condizioni di salute particolari come ad esempio diabete non controllato, patologie croniche dell'apparato intestinale, l'assunzione di alcuni farmaci ed anche dalla temperatura esterna dell'ambiente. Per chi è predisposto ma anche per chi è a rischio, sarebbe innanzitutto preferibile evitare l'esposizione al sole e lo svolgimento delle attività più intense durante le ore più calde della giornata (dalle ore 12 alle 16). È buona norma cercare di reidratarsi il più possibile: occorre bere acqua ed evitare bibite gassate ed alcolici. L'alcol soprattutto induce la disidratazione. Bere acqua fresca ma mai ghiacciata (onde evitare una congestione); Via libera frutta e verdura di stagione per il recupero dei sali minerali e delle vitamine perse durante la sudorazione. Se è il caso, utilizzare gli integratori di sali minerali, ricchi soprattutto di magnesio e fosforo.
Se la spossatezza è associata al "brontolio" allo stomaco, cosa fare? Si consiglia, per far alzare subito la pressione, di mangiare qualcosa di salato, come ad esempio una fetta di prosciutto. Un'altra credenza fasulla è quella di ritenere che la pressione bassa sia strettamente collegata al calo degli zuccheri. In realtà, ciò è vero solo in alcuni casi. Il rimedio "fatto in casa" del bicchiere di acqua e zucchero, o di zucchero da solo, quindi, nella maggior parte dei casi può rivelarsi inefficace. Il sale, infatti, contiene sodio, un elemento che trattiene i liquidi, rendendo più denso il sangue.
E' ovvio che, se soffrite di ipertensione (pressione alta), evitate assolutamente questo consiglio perché, proprio per le sue caratteristiche, il sale è nemico degli ipertesi. Un'altra buona abitudine è portare con sé la liquirizia o la radice di ginseng come alternativa naturale per fare innalzare la pressione.
Una delle conseguenze importanti della disidratazione è l'abbassamento della pressione, meglio definita ipotensione. Stanchezza, nausea, debolezza muscolare e mal di testa sono i sintomi principali. Le temperature alte favoriscono, inoltre, la dilatazione dei vasi sanguigni, abbassando ulteriormente la pressione.
La sudorazione e la vasodilatazione rappresentano dei meccanismi fisiologici di difesa che l'organismo adotta per mantenere costante la temperatura corporea. Se la pressione è molto bassa, e il calo è repentino, possono comparire altri disturbi più caratteristici come cute pallida, vertigini, annebbiamento della vista, fino ad arrivare alla caduta a terra per uno svenimento.
Come prevenire? L'ipotensione si definisce tale quando i valori della pressione a riposo sono inferiori a 90/60 mmHg (millimetri di mercurio) e può colpire prevalentemente le donne, i bambini, gli anziani e in taluni casi anche chi pratica sport di resistenza. Può dipendere da vari fattori: una predisposizione genetica, ma può essere anche provocata da alcune condizioni di salute particolari come ad esempio diabete non controllato, patologie croniche dell'apparato intestinale, l'assunzione di alcuni farmaci ed anche dalla temperatura esterna dell'ambiente. Per chi è predisposto ma anche per chi è a rischio, sarebbe innanzitutto preferibile evitare l'esposizione al sole e lo svolgimento delle attività più intense durante le ore più calde della giornata (dalle ore 12 alle 16). È buona norma cercare di reidratarsi il più possibile: occorre bere acqua ed evitare bibite gassate ed alcolici. L'alcol soprattutto induce la disidratazione. Bere acqua fresca ma mai ghiacciata (onde evitare una congestione); Via libera frutta e verdura di stagione per il recupero dei sali minerali e delle vitamine perse durante la sudorazione. Se è il caso, utilizzare gli integratori di sali minerali, ricchi soprattutto di magnesio e fosforo.
Se la spossatezza è associata al "brontolio" allo stomaco, cosa fare? Si consiglia, per far alzare subito la pressione, di mangiare qualcosa di salato, come ad esempio una fetta di prosciutto. Un'altra credenza fasulla è quella di ritenere che la pressione bassa sia strettamente collegata al calo degli zuccheri. In realtà, ciò è vero solo in alcuni casi. Il rimedio "fatto in casa" del bicchiere di acqua e zucchero, o di zucchero da solo, quindi, nella maggior parte dei casi può rivelarsi inefficace. Il sale, infatti, contiene sodio, un elemento che trattiene i liquidi, rendendo più denso il sangue.
E' ovvio che, se soffrite di ipertensione (pressione alta), evitate assolutamente questo consiglio perché, proprio per le sue caratteristiche, il sale è nemico degli ipertesi. Un'altra buona abitudine è portare con sé la liquirizia o la radice di ginseng come alternativa naturale per fare innalzare la pressione.