Candidatura capitale cultura, il comune chiama il terzo settore

Avviso pubblico per coinvolgere gli enti nella creazione di un progetto urbano

martedì 4 giugno 2024
Attivare un percorso che coinvolga i soggetti operanti nel terzo settore per creare un progetto urbano che "si cristallizzerà nella redazione del dossier di presentazione della candidatura e nelle attività successive". Queste le premesse con cui l'amministrazione comunale in vista della candidatura della città di Gravina a Capitale Italiana della Cultura per il 2027, ha deciso di emanare un pubblico avviso rivolto agli enti del terzo settore.

Ad essere coinvolti nella ideazione, progettazione e realizzazione di questo progetto corale saranno le organizzazioni di volontariato (ODV) e quelle di promozione sociale (APS); gli enti filantropici; le imprese sociali, incluse le cooperative sociali; le reti associative; le società di mutuo soccorso (SOMS) e le associazioni riconosciute o non riconosciute, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato, diversi dalle società, costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale, in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi. Infine, sono chiamati a rispondere al pubblico avviso gli enti religiosi civilmente riconosciuti.

Gli interessati avranno tempo per aderire al bando fino al 23 giugno presentando domanda al protocollo del comune di Gravina, indirizzata al Servizio Politiche culturali, specificando le attività prevalenti e significative, svolte dall'ente nel territorio comunali o al di fuori di esso.