Cappiello e Buonamassa contro le posizioni organizzative comunali

Sotto accusa la delibera di Giunta n.150. I due consiglieri vorrebbero l'annullamento del deliberato

mercoledì 20 ottobre 2010
Non è andata giù ai consiglieri comunali Salvatore Buonamassa e Pietro Cappiello, rappresentanti rispettivamente del Gruppo Misto e dei "Giovani per Divella", la deliberazione della Giunta comunale riguardante l'istituzione delle posizioni organizzative all'interno della pianta organica comunale. Per intenderci, ci riferiamo alla delibera di Giunta n.150 del 4 ottobre scorso (vedi allegato) approvata all'unanimità dagli assessori comunali. Deliberato che non ha trovato l'approvazione dei due consiglieri comunali prima citati, che anzi la reputano "sbagliata nella forma e nel merito".

Stando, infatti, ad un documento firmato dai due esponenti del consiglio comunale e indirizzato al Sindaco Divella e alla stessa Giunta, emergerebbe un dissenso in merito a 3 posizioni organizzative (servizio Ambiente, servizio Affari Generali e Staff del Sindaco) "senza che queste siano state oggetto di punteggio e valutazione dell'organo preposto, quindi – per Buonamassa e Cappiello – una scelta non oggettiva ma discrezionale" sulla quale i due, che non hanno rappresentanza in giunta, avrebbero voluto esprimersi.

L'aspetto contestato è proprio il mancato "apporto della politica e di tutte le forze politiche che sostengono questa maggioranza, perché sappiamo tutti che alcuni di questi servizi non andrebbero incentivati, ma dovrebbero essere oggetto di sanzioni disciplinari". Cappiello e Buonamassa citano, all'uopo, come esempio il Servizio Urbanistica "che non più tardi di agosto sbaglia in maniera incomprensibile e senza attenuanti le pubblicazioni del deliberato del Consiglio Comunale […] che avrebbe visto questa amministrazione essere oggetto di ricorsi e denunce" se non fosse per il "buon senso di noi tutti".

Con la lettera prodotta nei giorni scorsi, i due consiglieri comunali chiedono così l'annullamento della delibera di giunta n.150 per "poter discutere serenamente e addivenire ad una soluzione condivisa e partecipata".

Documento "Buonamassa-Cappiello" rimosso per mancanza di autorizzazione