Carabinieri: professori di legalità
Molti gli interventi dell'Arma nelle scuole con più di 6000 studenti coinvolti
Costruire nei giovani la coscienza delle regole e di una positiva socialità anche attraverso l'analisi del fenomeno del bullismo, comportamento antisociale per eccellenza. Questa è stata la strategia del programma educativo, organizzato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, tutto rivolto alle scuole che hanno presentato un progetto sulla legalità. Gli interventi dei Carabinieri nelle scuole nel corso di quest'anno sono stati 89 (istituti medi inferiori e superiori) con più di 6000 studenti coinvolti nell'iniziativa.
Tale attività prevedeva anche la visita presso le caserme dell'Arma, durante la quale i ragazzi hanno potuto vedere da vicino le Centrali Operative, centri propulsori dell'attività di Istituto (ove pervengono, sull'utenza di pubblica utilità "112", le numerose richieste di intervento da parte dei cittadini), gli elicotteri dell'Arma, di stanza presso il 6° Elinucleo di Bari-Palese, ed assistere ad alcune simulazioni con i cani antidroga e con il robot telecomandato in dotazione agli artificieri per la messa in sicurezza degli ordigni esplosi
Durante gli incontri si è parlato, inoltre, di fatti di cronaca come i danneggiamenti presso le scuole, l'imbrattamento dei muri, gli episodi di bullismo, la violenza negli stadi, il rischio di commissione di reati (ovvero di diventare vittime) derivanti dalla navigazione in internet ed il dilagante fenomeno della diffusione dell'uso personale e dello spaccio di stupefacenti e dell'abuso, spesso associato, di alcool in molti locali pubblici e luoghi di aggregazione. Ma ancora, cultura ambientale e rispetto del codice della strada.
Un percorso di inestimabile valore, quello del lavoro educativo che l'Arma opera sul territorio di pari passo con l'attività preventivo-repressiva, inteso come momento di costruzione della convivenza civile. Per migliorare le prospettive del vivere civile, infatti, si rende necessario realizzare giorno per giorno occasioni di incontro e confronto, "edificare" i legami che istituiscono gli spazi della convivenza nella legalità creando rapporti di prossimità.
In questo senso l'interazione proficua fra Scuola e Arma dei Carabinieri (nella duplice veste di operatrice della sicurezza ma anche di educatrice) diviene una componente imprescindibile per creare la giusta alchimia nel processo di sviluppo del senso civico delle future generazioni.
Tale attività prevedeva anche la visita presso le caserme dell'Arma, durante la quale i ragazzi hanno potuto vedere da vicino le Centrali Operative, centri propulsori dell'attività di Istituto (ove pervengono, sull'utenza di pubblica utilità "112", le numerose richieste di intervento da parte dei cittadini), gli elicotteri dell'Arma, di stanza presso il 6° Elinucleo di Bari-Palese, ed assistere ad alcune simulazioni con i cani antidroga e con il robot telecomandato in dotazione agli artificieri per la messa in sicurezza degli ordigni esplosi
Durante gli incontri si è parlato, inoltre, di fatti di cronaca come i danneggiamenti presso le scuole, l'imbrattamento dei muri, gli episodi di bullismo, la violenza negli stadi, il rischio di commissione di reati (ovvero di diventare vittime) derivanti dalla navigazione in internet ed il dilagante fenomeno della diffusione dell'uso personale e dello spaccio di stupefacenti e dell'abuso, spesso associato, di alcool in molti locali pubblici e luoghi di aggregazione. Ma ancora, cultura ambientale e rispetto del codice della strada.
Un percorso di inestimabile valore, quello del lavoro educativo che l'Arma opera sul territorio di pari passo con l'attività preventivo-repressiva, inteso come momento di costruzione della convivenza civile. Per migliorare le prospettive del vivere civile, infatti, si rende necessario realizzare giorno per giorno occasioni di incontro e confronto, "edificare" i legami che istituiscono gli spazi della convivenza nella legalità creando rapporti di prossimità.
In questo senso l'interazione proficua fra Scuola e Arma dei Carabinieri (nella duplice veste di operatrice della sicurezza ma anche di educatrice) diviene una componente imprescindibile per creare la giusta alchimia nel processo di sviluppo del senso civico delle future generazioni.