Caracciolo indagato per corruzione si dimette
Emiliano assegna le deleghe all'assessore Piemontese
mercoledì 7 febbraio 2018
10.56
Si è dimesso questa mattina l'assessore all'ambiente Filippo Caracciolo indagato per corruzione e turbativa d'asta nell'ambito di una indagine della Procura di Bari su una gara d'appalto per 5,8 milioni di euro per la costruzione di una scuola media a Corato.
"L'assessore all'Ambiente della Regione Puglia ha comunicato al presidente della Giunta la sua decisione di rimettere le deleghe – si legge in una nota ufficiale - Tale decisione è motivata esclusivamente dall'intento di tutelare l'amministrazione regionale e di consentire una serena prosecuzione delle indagini".
A Caracciolo la Gdf è giunta nell'ambito delle indagini su Arca Puglia che nel 5 dicembre scorso ha portato all'arresto di Lupelli, degli imprenditori Antonio Lecce e Massimo Manchisi, della cancelliera della Procura di Bari Teresa Antonicelli e dell'avvocato Fabio Mesto, e all'interdizione dell'imprenditore, Dante Mazzitelli
Il presidente ha deciso di assegnare le deleghe (Qualità dell'ambiente - Ciclo rifiuti e bonifiche, Rischio industriale, Ecologia, Vigilanza ambientale) a Raffaele Piemontese.
"L'assessore all'Ambiente della Regione Puglia ha comunicato al presidente della Giunta la sua decisione di rimettere le deleghe – si legge in una nota ufficiale - Tale decisione è motivata esclusivamente dall'intento di tutelare l'amministrazione regionale e di consentire una serena prosecuzione delle indagini".
A Caracciolo la Gdf è giunta nell'ambito delle indagini su Arca Puglia che nel 5 dicembre scorso ha portato all'arresto di Lupelli, degli imprenditori Antonio Lecce e Massimo Manchisi, della cancelliera della Procura di Bari Teresa Antonicelli e dell'avvocato Fabio Mesto, e all'interdizione dell'imprenditore, Dante Mazzitelli
Il presidente ha deciso di assegnare le deleghe (Qualità dell'ambiente - Ciclo rifiuti e bonifiche, Rischio industriale, Ecologia, Vigilanza ambientale) a Raffaele Piemontese.