Carbone: "Sono a posto con la mia coscienza"
E ribadisce pieno sostegno a sindaco e maggioranza. Per ora, aggiunge, "nessun incarico di sottogoverno".
mercoledì 23 gennaio 2013
11.35
"Una scelta determinata esclusivamente dal voler anteporre, a differenza di altri, l'interesse generale della comunità al pur legittimo interesse di partito".
Questo il sunto delle poche righe protocollate lunedì pomeriggio a Palazzo di città dal coordinatore cittadino di Fli, Marco Nicolardi, per comunicare la decisione "del partito di ritirare dall'esecutivo comunale il proprio assessore di riferimento, Lorenzo Carbone".
Nulla di nuovo, sia nelle parole che nel passo indietro del Fli già abbondantemente anticipato giorni fa, che è maturato "nell'attuale quadro politico con la fuoriuscita di alcuni consiglieri comunali dai loro partiti di appartenenza". Nella lettera Nicolardi e tutto il partito ribadiscono il totale appoggio alla maggioranza e al sindaco, prima di chiudere con i ringraziamenti allo stesso assessore "per il lavoro svolto in giunta, per aver degnamente rappresentato il partito e per il senso di responsabilità e senso delle istituzioni dimostrato anche in questa occasione".
Sin qui l'ufficialità. Tutto il resto va ricercato nelle sfumature, racchiuse anche tra le virgolette, a cominciare da quella "differenza da altri" partiti su cui Nicolardi pone l'accento ed a cui fa eco la lettera firmata dallo stesso Lorenzo Carbone (nella foto) per annunciare le proprie dimissioni. Nate e maturate, a detta dell'ormai ex assessore, "dopo un sereno confronto e in accordo con il mio partito", per agevolare "il percorso politico amministrativo e consentire la realizzazione di quel progetto politico da tutti noi condiviso".
Il giorno dopo, intanto, Carbone si dice sereno e intento a continuare il suo percorso politico all'interno del partito, escludendo l'assunzione di incarichi di sottogoverno poiché "sino a quando non si capirà per bene quale sia la strada da prendere, non prossimo parlare di sottogoverno. Per ora restiamo così: congelati". E ancora in mattinata ribadisce: "Io sono un uomo onesto e leale. Ho solo fatto il mio lavoro, sempre e comunque, ed è per questo che vivo sereno con la mia coscienza".
Questo il sunto delle poche righe protocollate lunedì pomeriggio a Palazzo di città dal coordinatore cittadino di Fli, Marco Nicolardi, per comunicare la decisione "del partito di ritirare dall'esecutivo comunale il proprio assessore di riferimento, Lorenzo Carbone".
Nulla di nuovo, sia nelle parole che nel passo indietro del Fli già abbondantemente anticipato giorni fa, che è maturato "nell'attuale quadro politico con la fuoriuscita di alcuni consiglieri comunali dai loro partiti di appartenenza". Nella lettera Nicolardi e tutto il partito ribadiscono il totale appoggio alla maggioranza e al sindaco, prima di chiudere con i ringraziamenti allo stesso assessore "per il lavoro svolto in giunta, per aver degnamente rappresentato il partito e per il senso di responsabilità e senso delle istituzioni dimostrato anche in questa occasione".
Sin qui l'ufficialità. Tutto il resto va ricercato nelle sfumature, racchiuse anche tra le virgolette, a cominciare da quella "differenza da altri" partiti su cui Nicolardi pone l'accento ed a cui fa eco la lettera firmata dallo stesso Lorenzo Carbone (nella foto) per annunciare le proprie dimissioni. Nate e maturate, a detta dell'ormai ex assessore, "dopo un sereno confronto e in accordo con il mio partito", per agevolare "il percorso politico amministrativo e consentire la realizzazione di quel progetto politico da tutti noi condiviso".
Il giorno dopo, intanto, Carbone si dice sereno e intento a continuare il suo percorso politico all'interno del partito, escludendo l'assunzione di incarichi di sottogoverno poiché "sino a quando non si capirà per bene quale sia la strada da prendere, non prossimo parlare di sottogoverno. Per ora restiamo così: congelati". E ancora in mattinata ribadisce: "Io sono un uomo onesto e leale. Ho solo fatto il mio lavoro, sempre e comunque, ed è per questo che vivo sereno con la mia coscienza".