Case abusive: l'amministrazione incontra i cittadini
Proposta la rateizzazione del debito. Il Comune rischia di perdere i finanziamenti
venerdì 27 luglio 2012
16.00
Rateizzare il debito. E' questa una delle proposte avanzate agli abitanti del complesso di Santa Sofia da parte dell'amministrazione comunale. All'incontro, convocato dal sindaco in accordo con l'assessore al bilancio Nicola Lagreca e l'avvocato comunale Lucia Lorusso, si sono presentati solo una parte degli occupanti dell'immobile comunale. Sette famiglie in tutto. Su tre di loro pesa un sentenza di sgombero immediato e risarcimento del danno provocato all'erario per aver occupato, senza un regolare contratto e senza aver mai versato un canone di locazione, un immobile di proprietà comunale che da anni non è nella disponibilità pubblica. Per le altre quattro l'amministrazione provvederà in questi giorni ad emettere un provvediemnto di rilascio immediato dell'immobile e a chiedere il risarcimento del danno. Che stando alle stime comunali ammonterebbe a circa 30.000 euro per ciascuna famiglia.
Dal lontano 2001 sindaci e commissari hanno provato a sgomberare l'immobile e a recuperare le somme vantate, ma con scarsi risultati. L'ultimo atto risale al commissario Ciro Trotta che lo scorso febbraio, contestualmente all'avvio di due distinti indagini, una della magistratura contabile l'altra della Procura di Bari, ha deliberato "la verifica dello stato di idoneità ad uso abitativo degli immobili comunali"; la regolarizzazione "delle posizioni debitorie pregresse, con la conseguente eventuale formalizzazione del rapporto locativo" e la modifica del regolamento comunale delle entrate, "per consentire la rateizzazione delle entrate patrimoniali, anche di quelle rinvenienti da sentenza".
Ora che tocca a Valente ottemperare alle sentenze che impongono lo sgombero dell'immobile e il recupero delle somme dovute, la proposta del commissario di rateizzare il debito è finita nel bilancio comunale con un regolamento apposito che consente, in presenza dei requisiti economici e patrimoniali, la concessione di una dilazione del pagamento. Proposta che ha raccolto il consenso degli abitanti di Santa Sofia, che in presenza del loro legale di fiducia si sono impegnati a versare le prime somme e sopratutto a liberare l'immobile già a partire dal prossimo settembre.
Dunque nessun rinvio. Da Palazzo di città ribadiscono che bisogna fare presto e che entro l'estate il convento di Santa Sofia deve rientrare a pieno titolo nella disponibilità comunale per scongiurare il rischio di perdere i finanziamenti regionali indispensabili per la ristrutturazione della seconda ala del convento, destinata ad ospitare un museo e diventare punto centrale della rete turistica gravinese.
Dal lontano 2001 sindaci e commissari hanno provato a sgomberare l'immobile e a recuperare le somme vantate, ma con scarsi risultati. L'ultimo atto risale al commissario Ciro Trotta che lo scorso febbraio, contestualmente all'avvio di due distinti indagini, una della magistratura contabile l'altra della Procura di Bari, ha deliberato "la verifica dello stato di idoneità ad uso abitativo degli immobili comunali"; la regolarizzazione "delle posizioni debitorie pregresse, con la conseguente eventuale formalizzazione del rapporto locativo" e la modifica del regolamento comunale delle entrate, "per consentire la rateizzazione delle entrate patrimoniali, anche di quelle rinvenienti da sentenza".
Ora che tocca a Valente ottemperare alle sentenze che impongono lo sgombero dell'immobile e il recupero delle somme dovute, la proposta del commissario di rateizzare il debito è finita nel bilancio comunale con un regolamento apposito che consente, in presenza dei requisiti economici e patrimoniali, la concessione di una dilazione del pagamento. Proposta che ha raccolto il consenso degli abitanti di Santa Sofia, che in presenza del loro legale di fiducia si sono impegnati a versare le prime somme e sopratutto a liberare l'immobile già a partire dal prossimo settembre.
Dunque nessun rinvio. Da Palazzo di città ribadiscono che bisogna fare presto e che entro l'estate il convento di Santa Sofia deve rientrare a pieno titolo nella disponibilità comunale per scongiurare il rischio di perdere i finanziamenti regionali indispensabili per la ristrutturazione della seconda ala del convento, destinata ad ospitare un museo e diventare punto centrale della rete turistica gravinese.