Case bianche: la Soprintendenza incalza Stasi

Dopo il sopralluogo scatta l'ordine: "Ripristinare lo stato dei luoghi"

giovedì 14 novembre 2013 9.35
A cura di Antonella Testini
"L'asfalto va rimosso con urgenza"

Lo avevano annunciato e alla fine, gli ispettori della Soprintendenza archeologica di Bari sono arrivati alle Case bianche.
Durante un sopralluogo congiunto con dirigente e funzionari dell'ufficio tecnico comunale, è stata constatata "l'avvenuta riasfaltatura del tratto di attraversamento già oggetto di decreto di annullamento dell'allora competente Soprintendenza del nulla osta paesaggistico con il quale il Comune di Gravina aveva autorizzato la realizzazione dei due accessi statali sul viale armentizio Melfi-Castellaneta".

Sotto la lente della Soprintendenza sono finiti i due attraversamenti stradali realizzati la scorsa primavera dall'impresa "Cirfer" di Antonio Cirilli, incaricata dal Comune di riasfaltare tutto il viale Falcone-Borsellino in vista dell'inaugurazione della fiera, il quale "per rispondere alle richieste di un amico" aveva realizzato i due attraversamenti stradali senza autorizzazione.
Un "favore" prontamente denunciato alle autorità competenti da alcuni cittadini, che hanno costretto l'amministrazione comunale a emettere due ordini di servizio, l'ultimo in ordine di tempo datatato 8 ottobre, con cui si chiede di ripristinare lo stato dei luoghi. Ordini che ad oggi sono rimasti inascoltati.
Tuttavia, durante il sopralluogo, i tecnici baresi hanno appurato la volontà tanto dell'amministrazione comunale quanto dell'impresa Cirilli di voler rimuovere l'asfalto incautamente posato. Volontà che deve fare i conti con le proteste degli abitanti della zona che già una volta hanno bloccato i mezzi dell'impresa Cirilli.

Ora però, la Soprintendenza ha deciso di intervenire con maggiore decisione imponendo al dirigente dell'ufficio tecnico Michele Stasi, in qualità anche di responsabile del procedimento, di provvedere alla rimozione dell'asfalto nel più breve tempo possibile.