Caso "Antica Masseria": Stacca solidarizza con Gravina
La polemica dopo il mancato invito all'evento inaugurale
lunedì 19 gennaio 2015
14.34
"Premesso che gli inviti e la gestione delle presenze istituzionali è una scelta dell'organizzazione e non certo è stata decisa da questa Amministrazione, trova però ampia mia condivisione la necessità di allargare all'intera area murgiana l'opportunità che la nuova era dell'Antica Masseria dell'Alta Murgia si appresta a vivere".
Con un post sul suo profilo facebook Mario Stacca cerca di gettare acqua sul fuoco delle polemiche scoppiate dopo lo "sgarbo istituzionale" avvenuto ai danni di Gravina in occasione della consegna dell'"Antica Masseria" alle scuole del territorio, e tende la mano ai vicini in nome della solidarietà e dell'unità del territorio.
Una dimenticanza, quella nei confronti di un pezzo importante della comunità murgiana, che nei giorni scorsi aveva provocato lo sdegno del primo cittadino Alesio Valente, spingendolo a scrivere ai ministri Giannini ed Alfano per manifestare tutto il suo rammarico.
Una contrarietà, quella espressa da Valente, non solo in merito all'ingiustizia subita dall'istituto "Bachelet", scuola ad indirizzo turistico e quindi potenzialmente interessata, al pari del "Denora" di Altamura, ad un coinvolgimento attivo nella nuova gestione della masseria sequestrata alla criminalità locale, ma anche nei confronti di maestranze e professionisti ex dipendenti della struttura, "snobbati" dal cerimoniale ministeriale al pari dei rappresentanti istituzionali cittadini.
"All'apertura avrei voluto accanto a me tutti i sindaci dell'area murgiana – scrive Stacca - perché questa struttura rappresenta lo Stato e dopo una prima gestione con risultati deficitari deve oggi rappresentare il vero volto di uno Stato, capace di comprendere le esigenze di un territorio, esaltarne le peculiarità e spingere per una coesione di intenti, di programmi e di azioni".
"Insieme per ricostruire le sorti di una pagina sbiadita della nostra murgia – è l'auspicio di Stacca - mi auguro che lo Stato comprenda che ci sono ancora troppe questioni ancora insolute sull'Antica Masseria dell'Alta Murgia, e mi riferisco agli ex dipendenti e ai fornitori che meritano risposte positiva e che finalmente si vedano riconosciuti i loro diritti. Come credo necessario, se possibile, un più ampio coinvolgimento e collaborazione con tutti gli istituti scolastici della murgia".
"Spero vivamente che la nuova Antica Masseria dell'Alta Murgia sia una speranza scolastica per chi non vede nell'istruzione un'opportunità di vita. Come istituzione pubblica – conclude Stacca - saremo sempre vicini alle altre istituzioni pubbliche e scolastiche e mi adopererò affinchè sia la coesione e la condivisione di intenti il nostro modus operandi. Solo così daremo risposte certe al territorio murgiano".
Uno strappo, però, che non sarà facile ricucire. Soprattutto per le conseguenze sociali ed economiche di un evento inaugurale che sembra aver voluto escludere del tutto la componente gravinese dai destini futuri di una importante realtà imprenditoriale che pure è posta al confine tra i territori delle due città.
Con un post sul suo profilo facebook Mario Stacca cerca di gettare acqua sul fuoco delle polemiche scoppiate dopo lo "sgarbo istituzionale" avvenuto ai danni di Gravina in occasione della consegna dell'"Antica Masseria" alle scuole del territorio, e tende la mano ai vicini in nome della solidarietà e dell'unità del territorio.
Una dimenticanza, quella nei confronti di un pezzo importante della comunità murgiana, che nei giorni scorsi aveva provocato lo sdegno del primo cittadino Alesio Valente, spingendolo a scrivere ai ministri Giannini ed Alfano per manifestare tutto il suo rammarico.
Una contrarietà, quella espressa da Valente, non solo in merito all'ingiustizia subita dall'istituto "Bachelet", scuola ad indirizzo turistico e quindi potenzialmente interessata, al pari del "Denora" di Altamura, ad un coinvolgimento attivo nella nuova gestione della masseria sequestrata alla criminalità locale, ma anche nei confronti di maestranze e professionisti ex dipendenti della struttura, "snobbati" dal cerimoniale ministeriale al pari dei rappresentanti istituzionali cittadini.
"All'apertura avrei voluto accanto a me tutti i sindaci dell'area murgiana – scrive Stacca - perché questa struttura rappresenta lo Stato e dopo una prima gestione con risultati deficitari deve oggi rappresentare il vero volto di uno Stato, capace di comprendere le esigenze di un territorio, esaltarne le peculiarità e spingere per una coesione di intenti, di programmi e di azioni".
"Insieme per ricostruire le sorti di una pagina sbiadita della nostra murgia – è l'auspicio di Stacca - mi auguro che lo Stato comprenda che ci sono ancora troppe questioni ancora insolute sull'Antica Masseria dell'Alta Murgia, e mi riferisco agli ex dipendenti e ai fornitori che meritano risposte positiva e che finalmente si vedano riconosciuti i loro diritti. Come credo necessario, se possibile, un più ampio coinvolgimento e collaborazione con tutti gli istituti scolastici della murgia".
"Spero vivamente che la nuova Antica Masseria dell'Alta Murgia sia una speranza scolastica per chi non vede nell'istruzione un'opportunità di vita. Come istituzione pubblica – conclude Stacca - saremo sempre vicini alle altre istituzioni pubbliche e scolastiche e mi adopererò affinchè sia la coesione e la condivisione di intenti il nostro modus operandi. Solo così daremo risposte certe al territorio murgiano".
Uno strappo, però, che non sarà facile ricucire. Soprattutto per le conseguenze sociali ed economiche di un evento inaugurale che sembra aver voluto escludere del tutto la componente gravinese dai destini futuri di una importante realtà imprenditoriale che pure è posta al confine tra i territori delle due città.