Caso Miulli: la solidarietà della Diocesi

Don Mimmo Laddaga minacciato di morte da un ex medico. Mons. Paciello: "Si faccia luce sui fatti"

domenica 21 novembre 2010
E' giunta puntuale la ferma condanna da parte della Diocesi Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti in merito al folle progetto omicida architettato dal dermatologo 50enne Giannico ai danni del sacerdote gravinese don Mimmo Laddaga. Appresa, infatti, la notizia del comportamento persecutorio e del progetto di eliminazione da parte dell'ex dipendente dell'ospedale "Miulli" nei confronti del prete, nonché delle numerose calunnie perpetrate verso il sacerdote e l'intera amministrazione dell'ospedale, il Vescovo Mario Paciello, pastore della diocesi e Governatore dell'Ente Ecclesiastico dello stesso nosocomio, "conoscendo la dedizione, lo spirito di sacrificio, la rettitudine morale e la trasparenza gestionale del suo delegato, insieme a tutto il Presbiterio", ha espresso vivo rammarico per l'accaduto e fraterna vicinanza, indiscussa stima verso don Mimmo, auspicando che la magistratura faccia al più presto luce sui fatti.

"I Sacerdoti e il Capitolo Cattedrale - recita il comunicato diffuso dalla diocesi -, facendosi voce di tutta la Chiesa di Acquaviva delle Fonti, esprimono affetto e solidarietà al confratello don Mimmo Laddaga in seguito agli incresciosi avvenimenti resi noti dalla stampa e dai mezzi di comunicazione sociale. Manifestano altresì apprezzamento per il suo infaticabile ministero presso l'Ente Ecclesiastico Ospedale "F. Miulli" a beneficio di tutta la Città e delle nostre Comunità, certi che la testimonianza e il lavoro quotidiano, onesto e generoso, di quanti operano presso l'Ente Miulli sia la risposta migliore a coloro che in vario modo offuscano il bene dell'Ospedale e di conseguenza delle nostre famiglie e comunità".