Cassa integrazione, Mastropietro scrive a Regione e Comune
Il sindacalista invita le istituzioni ad accelerare le autorizzazioni
lunedì 27 aprile 2020
12.16
L'assessore con delega al Lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo e il sindaco di Gravina, Alesio Valente: sono questi i destinatari della missiva scritta dal segretario cittadino della Confsal, Donato Mastropietro, avente per oggetto le misure straordinarie prese per l'emergenza da coronavirus sulla cassa integrazione in deroga.
Mastropietro si fa portavoce della preoccupazione dei lavoratori per i gravi ritardi da parte della Regione Puglia sulle autorizzazioni della Cassa integrazione in deroga, necessarie- scrive il segretario cittadino della Confsal – a garantire il sostegno al reddito di lavoratrici e lavoratori gravinesi, dipendenti di aziende che, a causa dell'emergenza Covid-19 hanno sospeso le loro attività, ricorrendo a tale strumento in quanto, prive di norme legislative per il ricorso ad Ammortizzatori Sociali Ordinari.
Secondo quanto dichiarato dal sindacalista, sono solo 53 le aziende della città di Gravina che sono riuscite ad ottenere dalla Regione la necessaria autorizzazione che consente di trasmettere i dati dei dipendenti all'Inps per l'erogazione della integrazione salariale.
Numeri preoccupanti -secondo Mastropietro- che con la sua lettera intende sollecitare le istituzioni affinché accelerino l'esame delle autorizzazioni alle centinaia di aziende gravinesi che ne hanno fatto richiesta, "al fine di alleviare le gravi sofferenze e delle difficoltà economiche e finanziarie di migliaia di lavoratrici e lavoratori gravinesi, privi di alcun sostegno di reddito da alcuni mesi"- conclude il sindacalista.
Mastropietro si fa portavoce della preoccupazione dei lavoratori per i gravi ritardi da parte della Regione Puglia sulle autorizzazioni della Cassa integrazione in deroga, necessarie- scrive il segretario cittadino della Confsal – a garantire il sostegno al reddito di lavoratrici e lavoratori gravinesi, dipendenti di aziende che, a causa dell'emergenza Covid-19 hanno sospeso le loro attività, ricorrendo a tale strumento in quanto, prive di norme legislative per il ricorso ad Ammortizzatori Sociali Ordinari.
Secondo quanto dichiarato dal sindacalista, sono solo 53 le aziende della città di Gravina che sono riuscite ad ottenere dalla Regione la necessaria autorizzazione che consente di trasmettere i dati dei dipendenti all'Inps per l'erogazione della integrazione salariale.
Numeri preoccupanti -secondo Mastropietro- che con la sua lettera intende sollecitare le istituzioni affinché accelerino l'esame delle autorizzazioni alle centinaia di aziende gravinesi che ne hanno fatto richiesta, "al fine di alleviare le gravi sofferenze e delle difficoltà economiche e finanziarie di migliaia di lavoratrici e lavoratori gravinesi, privi di alcun sostegno di reddito da alcuni mesi"- conclude il sindacalista.