Cattedrale: è rivolta contro la rampa per disabili

Le accuse: "E' invasiva, irrispettosa dei luoghi e poco funzionale". La Diocesi ribatte: "Critiche incomprensibili".

martedì 18 settembre 2012 16.30
A cura di Gianpaolo Iacobini
"Prima che si concludano i lavori di restauro, la Cattedrale sarà accessibile ai disabili. E' un impegno al quale non verrò meno".

Così diceva monsignor Mario Paciello che era ancora inverno. Passata la primavera, sfiorita ormai l'estate e fattosi prossimo l'autunno con l'imminente riapertura al culto della Basilica, il vescovo di Gravina si ritrova però a dover fare di conto con un nuovo ostacolo, un'altra polemica: ai disabili si è pensato, ma con la costruzione di una rampa che però sembra non piacere. Perchè giudicata poco funzionale, invasiva ed irrispettosa dei luoghi. Al punto da indurre a richiedere l'intervento del Comune, affinchè sia precauzionalmente sospesa l'esecuzione dei lavori.

Così, almeno, la pensano i firmatari (circa una quarantina al momento, "ma alla fine saremo molti di più", scommettono) di una lettera inviata al primo cittadino Alesio Valente. Tra le tante sigle apposte in calce al documento spiccano quelle del consigliere comunale Pd Mimmo Cardascia e del responsabile dei giovani Liberal di Puglia, Francesco Dimaggio. E poi, ancora: gli imprenditori Domenico Giammarrusti e Antonio Cucco Fiore (quest'ultimo presidente di "Murgia Madre"); diversi esponenti dell'associazionismo cittadino, come Pasquale Marchetti (responsabile del circolo Arci) e Mariagiovanna Turturo, Mimmo Misciagna e Marcello Benevento (colonne del movimento "Stt" ma sottoscrittori a titolo personale, come anche il vicesegretario dei giovani democratici, Nico Angelastro); rappresentanti dell'universo della cultura e delle professioni, dall'editore Angelo Deleonardis all'artista Pino Navedoro al musicista Francesco Franco passando per le archeologhe Angelica Portagnuolo e Luciana Matera, il docente universitario Ugo Rubini ed una folta pattuglia di architetti: Roberto Rubini, Matteo Tummillo, Grazia Puzziferri, Pino Guglielmi, Tiziano Carlucci.

Insieme invitano il primo cittadino Alesio Valente "a voler sospendere urgentemente, in via cautelativa, i lavori di realizzazione della rampa, al puro fine di poter valutare compiutamente la portata e l'impatto di tale costruzione, oltre che la sua effettiva funzionalità". Alla base della richiesta, le perplessità sui materiali usati, "costituiti, oltre che dal locale tufo calcarenitico, da pignatte, travetti e armatura metallica, del tipo utilizzato per la realizzazione di manufatti in calcestruzzo armato"; il notevole impatto del manufatto "con il contesto circostante della Basilica Cattedrale e del vicino habitat rupestre"; i dubbi sulla effettiva utilità della struttura, che non garantirebbe "la funzionalità per un agevole accesso ai soggetti con limitate capacità motorie", la possibilità "di effettuare differenti interventi di realizzazione di strutture per il superamento delle barriere architettoniche presenti per l'accesso alla Cattedrale, mediante l'uso di materiali e congegni meno impattanti sotto l'aspetto ambientale e planovolumetrico, che inoltre garantiscano una migliore funzionalità".

Stop ai lavori, insomma, sia pure in via temporanea e per meditare "sul migliore intervento possibile che vada a garantire l'accesso all'edificio da parte dei soggetti con limitate capacità motorie, assicurando contemporaneamente il massimo rispetto possibile del contesto architettonico, ambientale e storico nel quale il manufatto viene a realizzarsi". Richiesta che però non incontra il favore della Diocesi. Che anzi ribatte ferma: "Siamo davanti ad una richiesta che ci lascia senza parole e che riteniamo incomprensibile", fa sapere il direttore dell'Ufficio diocesano delle comunicazioni sociali, don Nunzio Falcicchio. "Abbiamo cercato di soddisfare, semplicemente, un'esigenza prospettata dal Ca.b.a.. Comunque siamo sereni: l'intervento è stato progettato dalla Soprintendenza e approvato dal Comitato di settore dei beni culturali". Nessun timore, dunque, che il Comune possa intervenire e congelare l'attività del cantiere? "Ribadisco: siamo sereni: nei mesi scorsi, dopo l'insediamento dell'amministrazione comunale, io stesso ho accompagnato per un sopralluogo l'assessore alla cultura, Laura Marchetti. In quella occasione, lei stessa si disse compiaciuta della progettazione mostratale in ordine alla rampa, e ciò sia da un punto di vista strutturale sia quanto alla qualità e fattura dei materiali da utilizzarsi, del tutto in sintonia con la vicina gravina".

La palla passa ora al Comune. Che posizione assumerà Palazzo di città?
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