Cattedrale: la Diocesi sospende i lavori della rampa
In mattinata incontro in Comune tra le parti. Si studiano soluzioni alternative.
venerdì 21 settembre 2012
16.25
Il caso della rampa che dovrebbe consentire ai disabili di accedere alla Cattedrale? Fino a poche ore fa, sembrava chiuso. E le proteste sollevate da un comitato spontaneo che poneva in discussione compatibilità ambientale e funzionalità della struttura parevano destinate ad infrangersi contro la regolarità delle autorizzazioni, la fermezza del Comune, la serenità della Diocesi.
E invece no, perchè al mondo tutto è possibile. O meglio: le vie del Signore sono infinite. E lungo una di quelle strade, chiamata dialogo, la questione è tornata ad essere oggetto di discussione. Il comunicato ufficiale diffuso da Palazzo di città si limita a dar notizia di un incontro al quale hanno preso parte il sindaco Alesio Valente e l'assessore Laura Marchetti, coadiuvati dall'architetto Egidio Buonamassa. Con loro il direttore dell'Ufficio beni culturali della Diocesi, don Nunzio Falcicchio; la direttrice dei lavori del progetto di restauro, Anna Maria Lucarelli; i rappresentanti del comitato: Mimmo Cardascia, Pasquale Marchetti e Mimmo Misciagna. "Insieme, partendo dalla necessità di eliminare le barriere architettoniche", si fa sapere, "si è deciso di riavviare la discussione sulla realizzazione della rampa di accesso alla Cattedrale, studiando possibili soluzioni migliorative".
Null'altro. Così, per comprendere le ragioni del ripensamento, come pure le prospettive future di definizione della vicenda, occorre scavare. E scavando scavando s'apprende che la Diocesi ha già disposto, autonomamente, lo stop temporaneo ai lavori. "Avendo preso atto delle perplessità espresse dal comitato - conferma don Falcicchio - abbiamo optato per questa soluzione, nell'attesa di poter conoscere e valutare le ipotesi migliorative auspicate dal comitato medesimo: attendiamo proposte". Qualcosa in più si lascia sfuggire il sindaco, prima di entrare in Cattedrale per un sopralluogo. "Non c'è nessun ripensamento: la pratica gode delle dovute autorizzazioni. Ma il confronto e l'armonia sono comunque e sempre la cosa migliore", dice Valente per giustificare la svolta. Quindi aggiunge: "La rampa potrebbe anche essere abbattuta. Verificheremo la fattibilità di una variante, come richiesto dal comitato".
Già, il comitato: cosa propone? Lo spiega Mimmo Misciagna: "L'intento comune è di trovare una soluzione adeguata per dare possibilità ai diversabili di fruire della Cattedrale, rispettando il contesto architettonico", premette l'ingegnere gravinese. "Esiste la possibilità che la rampa venga rimossa. Noi auspichiamo che venga sostituita con un elevatore elettromeccanico".
Come finirà?
E invece no, perchè al mondo tutto è possibile. O meglio: le vie del Signore sono infinite. E lungo una di quelle strade, chiamata dialogo, la questione è tornata ad essere oggetto di discussione. Il comunicato ufficiale diffuso da Palazzo di città si limita a dar notizia di un incontro al quale hanno preso parte il sindaco Alesio Valente e l'assessore Laura Marchetti, coadiuvati dall'architetto Egidio Buonamassa. Con loro il direttore dell'Ufficio beni culturali della Diocesi, don Nunzio Falcicchio; la direttrice dei lavori del progetto di restauro, Anna Maria Lucarelli; i rappresentanti del comitato: Mimmo Cardascia, Pasquale Marchetti e Mimmo Misciagna. "Insieme, partendo dalla necessità di eliminare le barriere architettoniche", si fa sapere, "si è deciso di riavviare la discussione sulla realizzazione della rampa di accesso alla Cattedrale, studiando possibili soluzioni migliorative".
Null'altro. Così, per comprendere le ragioni del ripensamento, come pure le prospettive future di definizione della vicenda, occorre scavare. E scavando scavando s'apprende che la Diocesi ha già disposto, autonomamente, lo stop temporaneo ai lavori. "Avendo preso atto delle perplessità espresse dal comitato - conferma don Falcicchio - abbiamo optato per questa soluzione, nell'attesa di poter conoscere e valutare le ipotesi migliorative auspicate dal comitato medesimo: attendiamo proposte". Qualcosa in più si lascia sfuggire il sindaco, prima di entrare in Cattedrale per un sopralluogo. "Non c'è nessun ripensamento: la pratica gode delle dovute autorizzazioni. Ma il confronto e l'armonia sono comunque e sempre la cosa migliore", dice Valente per giustificare la svolta. Quindi aggiunge: "La rampa potrebbe anche essere abbattuta. Verificheremo la fattibilità di una variante, come richiesto dal comitato".
Già, il comitato: cosa propone? Lo spiega Mimmo Misciagna: "L'intento comune è di trovare una soluzione adeguata per dare possibilità ai diversabili di fruire della Cattedrale, rispettando il contesto architettonico", premette l'ingegnere gravinese. "Esiste la possibilità che la rampa venga rimossa. Noi auspichiamo che venga sostituita con un elevatore elettromeccanico".
Come finirà?