Cattedrale: pronto un nuovo progetto per la rampa
I firmatari della petizione pronti a presentarlo alla cittadinanza. Cardascia: "Vogliamo che sia un progetto condiviso".
giovedì 3 gennaio 2013
08.20
E il comitato non si è fatto trovare impreparato.
"Abbiamo già un progetto per la realizzazione della nuova rampa per disabili e sappiamo anche dove reperire i fondi". Non batte ciglio il consigliere Mimmo Cardascia, uno dei promotori della petizione "anti rampa" costruita dalla diocesi per consentire l'ingresso anche ai diversamente abili alla cattedrale, tirato in ballo dallo stesso sindaco Alesio Valente. "Premesso e precisato che non sono contro l'abbattimento delle barriere architettoniche ma che io come altri eravamo contro quel tipo di rampa costruita in quel modo, ora abbiamo già un progetto che a breve sarà presentato innanzitutto alle associazioni per i diversamente abili, Caba in testa, e poi sarà anche messo a disposizione del vescovo, che non può e non deve sottrarsi alle sue responsabilità, oltre che dell'amministrazione comunale, per cui vale la stessa regola".
Il progetto in questione, già noto a Palazzo di città, risale al 2005 ed è stato realizzato dall'architetto Pietro Masciandaro insieme all'architetto Biagio Loglisci ed all'ingegner Paolo Calculli nell'ambito di un idea progettuale molto più ampia che mirava alla rivalorizzazione di tutto il sagrato della Cattedrale e che prevedeva anche la realizzazione di uno scivolo per disabili realizzato con una struttura di vetro e acciaio. Un progetto che ha già ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza per i beni culturali e che i progettisti, conferma Masciandaro, "sono disponibili a cedere gratuitamente all'amministrazione comunale:, quale segno della sensibilità nel voler contribuire alla risoluzione del problema". E i fondi per realizzare l'opera? A detta di Cardascia, "potrebbero arrivare da quelli messi a disposizione dal Piano sociale di zona, che prevede un capitolo di spesa per l'abbattimento della barriere architettoniche".
Tutto, ovviamente, conclude Cardascia, se "l'idea presentata da noi sarà condivisa da tutti: vescovo, sindaco e soprattutto disabili".
"Abbiamo già un progetto per la realizzazione della nuova rampa per disabili e sappiamo anche dove reperire i fondi". Non batte ciglio il consigliere Mimmo Cardascia, uno dei promotori della petizione "anti rampa" costruita dalla diocesi per consentire l'ingresso anche ai diversamente abili alla cattedrale, tirato in ballo dallo stesso sindaco Alesio Valente. "Premesso e precisato che non sono contro l'abbattimento delle barriere architettoniche ma che io come altri eravamo contro quel tipo di rampa costruita in quel modo, ora abbiamo già un progetto che a breve sarà presentato innanzitutto alle associazioni per i diversamente abili, Caba in testa, e poi sarà anche messo a disposizione del vescovo, che non può e non deve sottrarsi alle sue responsabilità, oltre che dell'amministrazione comunale, per cui vale la stessa regola".
Il progetto in questione, già noto a Palazzo di città, risale al 2005 ed è stato realizzato dall'architetto Pietro Masciandaro insieme all'architetto Biagio Loglisci ed all'ingegner Paolo Calculli nell'ambito di un idea progettuale molto più ampia che mirava alla rivalorizzazione di tutto il sagrato della Cattedrale e che prevedeva anche la realizzazione di uno scivolo per disabili realizzato con una struttura di vetro e acciaio. Un progetto che ha già ottenuto il parere favorevole della Soprintendenza per i beni culturali e che i progettisti, conferma Masciandaro, "sono disponibili a cedere gratuitamente all'amministrazione comunale:, quale segno della sensibilità nel voler contribuire alla risoluzione del problema". E i fondi per realizzare l'opera? A detta di Cardascia, "potrebbero arrivare da quelli messi a disposizione dal Piano sociale di zona, che prevede un capitolo di spesa per l'abbattimento della barriere architettoniche".
Tutto, ovviamente, conclude Cardascia, se "l'idea presentata da noi sarà condivisa da tutti: vescovo, sindaco e soprattutto disabili".