Cavallo di ritorno, piovono denunce

Macchine ritrovate dalla Polizia in periferia.

venerdì 27 marzo 2015
Il modus operandi è sempre lo stesso: prima il furto, poi la richiesta di denaro e infine, una volta intascata la somma, la merce ritrovata in posti strategici e accuratamente scelti dalla banda.
Lo schema ha un nome ben definito: cavallo di ritorno.

Ne sono convinti gli uomini del Commissariato di Polizia di Gravina che hanno denunciato alcune persone accusate a vario titolo di aver svolto il ruolo di "garante" nel ritrovamento di macchine e mezzi rubati. Diversi i casi finiti nelle ultime settimane sotto la lente degli agenti e diverse sono le macchine ritrovate, in periferia o addirittura in aperta campagna, e restituire ai legittimi proprietari.
Il tutto grazie ad una continua e costante indagine che ha consentito di individuare alcuni soggetti dediti a questo tipo di attività. Persone di Gravina che collaborano al furto prima di contattare il malcapitato e convincerlo a consegnare somme di denaro per riavere indietro il proprio bene.
Macchine individuate anche grazie ai controlli costanti sul territorio con cui si spera non solo di contrastare il fenomeno ma di debellarlo definitivamente.