Centro Democratico nel caos
Galtieri lascia il coordinamento: "Risultati elettorali deludenti". E nel gruppo consiliare emergono divisioni.
lunedì 4 marzo 2013
16.30
Le elezioni lasciano il segno. E macerie. I centristi di Tabacci e Donadi contavano di fare il colpo gobbo in città, spinti da due candidati locali (i consiglieri comunali Raffaele Lorusso, esponente dell'Api, e Francesco Santomasi) e dalla candidatura al Senato, come capolista, del consigliere regionale Nicola Canonico, che aveva messo in piedi un gruppo alquanto agguerrito cacciatori di preferenze. Alla fine, però, quella che sembrava dover diventare l'Invicibile Armada elettorale è uscita dalle urne con le ossa rotte, eleggendo solo un deputato, Pino Pisicchio, peraltro di matrice Api. Quanto è bastato per rimettere tutto in discussione.
E' maturata così la scelta di Antonello Galtieri, che preso atto del responso dei seggi ha lasciato l'incarico di coordinatore cittadino. Lo ha fatto nella prima riunione convocata all'indomani delle Politiche del 24 e 25 febbraio, dalle quali i tabacciani gravinesi erano tornati a casa con poco più di 700 voti e molte aspettative deluse. "Oggettivamente - spiega Galtieri - è stato un risultato deludente. Avevamo lavorato per altro, e abbiamo mancato l'obiettivo. Ho pertanto ritenuto di dover rimettere il mio mandato: quando si perde dovrebbe essere sempre così". Quasi una sfida, anche nel momento del passo indietro, ai tanti altri che le elezioni le hanno perse anche loro, ma restano comunque al loro posto. "Ciascuno fa quello che crede opportuno e giusto", chiosa Galtieri. "Io ho creduto giusto e coerente muovermi in questa direzione. Non miravamo certo a diventare il primo partito del centrosinistra, ma confidavamo di ottenere molti, molti più voti. Così non è andata, e non resta che prenderne atto e determinarsi di conseguenza".
La riflessione interna rischierebbe ora di travolgere anche il gruppo consiliare, negli ultimi due mesi distintosi per l'aspro confronto portato avanti in seno alla maggioranza di centrosinistra e culminato nell'abbandono dell'aula consiliare al momento dell'approvazione del regolamento sui controlli interni, con la conseguente ufficializzazione della crisi da parte del sindaco Alesio Valente.
Il tracollo elettorale avrebbe infatti fatto emergere posizioni e sensibilità diverse, non ancora ricondotte a sintesi, tra chi spinge per un passaggio definitivo tra i banchi dell'opposizione e chi, invece, vorrebbe tenere aperti i canali di comunicazione con una maggioranza che però non ha mai legittimato politicamente il ruolo e l'esistenza del Centro Democratico. "In virtù dell'esito delle elezioni", si limita a commentare telefonicamente Santomasi, "dobbiamo rivedere ruoli, posizioni e linea del partito, ma al momento non posso aggiungere altro: ci stiamo confrontando per arrivare ad una decisione".
Nulla più. Tutto rinviato a giovedì - assicura lo stesso Santomasi congedandosi - quando il dibattito interno dovrebbe approdare ad una scelta. Se condivisa da tutti o solo da alcuni, è questione sulla quale nemmeno i bookmakers clandestini, al momento, accettano scommesse.
E' maturata così la scelta di Antonello Galtieri, che preso atto del responso dei seggi ha lasciato l'incarico di coordinatore cittadino. Lo ha fatto nella prima riunione convocata all'indomani delle Politiche del 24 e 25 febbraio, dalle quali i tabacciani gravinesi erano tornati a casa con poco più di 700 voti e molte aspettative deluse. "Oggettivamente - spiega Galtieri - è stato un risultato deludente. Avevamo lavorato per altro, e abbiamo mancato l'obiettivo. Ho pertanto ritenuto di dover rimettere il mio mandato: quando si perde dovrebbe essere sempre così". Quasi una sfida, anche nel momento del passo indietro, ai tanti altri che le elezioni le hanno perse anche loro, ma restano comunque al loro posto. "Ciascuno fa quello che crede opportuno e giusto", chiosa Galtieri. "Io ho creduto giusto e coerente muovermi in questa direzione. Non miravamo certo a diventare il primo partito del centrosinistra, ma confidavamo di ottenere molti, molti più voti. Così non è andata, e non resta che prenderne atto e determinarsi di conseguenza".
La riflessione interna rischierebbe ora di travolgere anche il gruppo consiliare, negli ultimi due mesi distintosi per l'aspro confronto portato avanti in seno alla maggioranza di centrosinistra e culminato nell'abbandono dell'aula consiliare al momento dell'approvazione del regolamento sui controlli interni, con la conseguente ufficializzazione della crisi da parte del sindaco Alesio Valente.
Il tracollo elettorale avrebbe infatti fatto emergere posizioni e sensibilità diverse, non ancora ricondotte a sintesi, tra chi spinge per un passaggio definitivo tra i banchi dell'opposizione e chi, invece, vorrebbe tenere aperti i canali di comunicazione con una maggioranza che però non ha mai legittimato politicamente il ruolo e l'esistenza del Centro Democratico. "In virtù dell'esito delle elezioni", si limita a commentare telefonicamente Santomasi, "dobbiamo rivedere ruoli, posizioni e linea del partito, ma al momento non posso aggiungere altro: ci stiamo confrontando per arrivare ad una decisione".
Nulla più. Tutto rinviato a giovedì - assicura lo stesso Santomasi congedandosi - quando il dibattito interno dovrebbe approdare ad una scelta. Se condivisa da tutti o solo da alcuni, è questione sulla quale nemmeno i bookmakers clandestini, al momento, accettano scommesse.