Centro per l'impiego, è scontro con la Regione
Valente scrive a Emiliano e chiede spiegazioni
giovedì 19 dicembre 2019
13.00
Amarezza e sdegno. Questi i sentimenti manifestati dal primo cittadino Alesio Valente e messi nero su bianco in una nota ufficiale inviata in Regione. Una missiva dai toni durissimi per denunciare quanto accaduto nei giorni scorsi in occasione dell'inaugurazione del nuovo Centro per l'impiego di Altamura a cui ancora oggi si rivolgono i cittadini gravinesi a causa della mancata riattivazione dell'ufficio cittadino.
La missiva è stata indirizzata al governatore Emiliano oltre che all'assessore alle politiche per il lavoro Seebastiano Leo e al presidente dell'Arpal, Massimo Cassano, per denunciare "gli sgarbi istituzionali oltre che personali" rivolti ai rappresentanti gravinesi da "chi presiedeva e coordinava i lavori".
All'inaugurazione del nuovo ufficio altamurano erano presenti in rappresentanza del Comune di Gravina, l'assessore Aldo Dibattista e il consigliere Mimmo Calderoni. A entrambi, secondo quanto riportato dalla missiva a firma del sindaco, sono stati negati prima i saluti istituzionali e poi la possibilità di intervenire nel dibattito. Atteggiamento contro cui il sindaco esprime "indignazione e formale protesta" auspicando quanto prima pubbliche scuse da parte delle istituzioni regionali e chiedendo di conoscere quali provvedimenti la giunta regionale intende prendere per "censurare quanto avvenuto e i responsabili di esso".
In coda il primo cittadino chiede di conoscere quanto prima i tempi per la riapertura del centro per l'impiego gravinese "per cui da tempo il comune di Gravina si è fatto carico di tutte le spese".
La missiva è stata indirizzata al governatore Emiliano oltre che all'assessore alle politiche per il lavoro Seebastiano Leo e al presidente dell'Arpal, Massimo Cassano, per denunciare "gli sgarbi istituzionali oltre che personali" rivolti ai rappresentanti gravinesi da "chi presiedeva e coordinava i lavori".
All'inaugurazione del nuovo ufficio altamurano erano presenti in rappresentanza del Comune di Gravina, l'assessore Aldo Dibattista e il consigliere Mimmo Calderoni. A entrambi, secondo quanto riportato dalla missiva a firma del sindaco, sono stati negati prima i saluti istituzionali e poi la possibilità di intervenire nel dibattito. Atteggiamento contro cui il sindaco esprime "indignazione e formale protesta" auspicando quanto prima pubbliche scuse da parte delle istituzioni regionali e chiedendo di conoscere quali provvedimenti la giunta regionale intende prendere per "censurare quanto avvenuto e i responsabili di esso".
In coda il primo cittadino chiede di conoscere quanto prima i tempi per la riapertura del centro per l'impiego gravinese "per cui da tempo il comune di Gravina si è fatto carico di tutte le spese".