Centrodestra: de Marinis ritira la candidatura
Laddaga unico nome in corsa, ma il Professore non scioglie la riserva. Intanto Valente stringe col Psi
sabato 17 marzo 2012
13.57
Tutto all'ora di pranzo: un comunicato alle redazioni giornalistiche ed una telefonata all'amico avversario al quale per giorni aveva conteso la candidatura a sindaco tra le fila del centrodestra.
Così Matteo de Marinis, funzionario di prefettura lanciato sul proscenio politico dai "Cristiani per servire Gravina", ha ufficializzato la propria uscita di scena. Un passo indietro anticipato per telefono all'altro papabile candidato del centrodestra, Michele Laddaga, e contestualmente reso pubblico attraverso una nota con la quale si formalizza il ritiro dalla competizione elettorale, "lasciando ad altri la possibilità di confrontarsi, in considerazione dello scenario politico creatosi e della mancanza delle condizioni politiche necessarie a sostenere la candidatura a sindaco". Aggiunge de Marinis: "Tale decisione è caratterizzata dalla volontà di voler unire e non dividere la compagine politica. Ringrazio tutti coloro che hanno dimostrato stima per la mia persona e creduto nel progetto di voler amministrare la cosa pubblica nel rispetto dei principi della legalità, onestà e massima trasparenza".
Il venir meno della competizione a due, anche se quella di de Marinis era una candidatura rimasta orfana di padri al tavolo del centrodestra, non scioglie però il rebus: chi guiderà la coalizione nelle urne per la sfida di primavera? Affatto scontata la risposta: l'implosione delle liste civiche, e le resistenze tutt'altro che larvate opposte dai vertici provinciali del Movimento Schittulli, hanno fatto perdere quota al progetto Laddaga. Col Professore che, incassato solo a tre settimane dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste il consenso d'un Pdl tiepido e di un più caloroso Grande Sud, rinvia alla serata di sabato ogni decisione, col suo sì che appare tutt'altro che certo. Nel pomeriggio, invece, ennesima riunione del Movimento Schittulli, convocato per decidere quale posizione assumere e, soprattutto, se sostenere convintamente Laddaga.
Intanto, a fronte di un centrodestra che indugia e tentenna, quasi come se il voto fosse questione da affrontare non prima del 2015, sta chi si muove e stringe accordi. L'ultimo in ordine di tempo è quello siglato dallo schieramento capeggiato dal segretario democratico Alesio Valente, che ha aggiunto al suo arco un'altra freccia, quella socialista. A dare notizia dell'avvenuta intesa col Psi lo stesso Valente, sul suo profilo facebook: "Abbiamo allargato la coalizione al partito socialista che si è rinnovato per due terzi. Andiamo avanti su questo cammino. Non si è mai fatto tanto".
Ma sulla bontà dei progetti politici e degli schieramenti in campo si pronunceranno, ancor prima che gli elettori col loro verdetto inappellabile, i tanti interpellati per un sondaggio commissionato da una testata giornalistica barese: così almeno si sono presentati ai gravinesi i sondaggisti che per le vie della città ponevano quesiti sul gradimento dei candidati sindaci Alesio Valente, Rino Vendola, Michele Laddaga e lo stesso Matteo de Marinis. Erano ignari, i due giovani, delle evoluzioni che di ora in ora cambiano il volto dei protagonisti della campagna elettorale e che rendono già superato il loro sondaggio...
Così Matteo de Marinis, funzionario di prefettura lanciato sul proscenio politico dai "Cristiani per servire Gravina", ha ufficializzato la propria uscita di scena. Un passo indietro anticipato per telefono all'altro papabile candidato del centrodestra, Michele Laddaga, e contestualmente reso pubblico attraverso una nota con la quale si formalizza il ritiro dalla competizione elettorale, "lasciando ad altri la possibilità di confrontarsi, in considerazione dello scenario politico creatosi e della mancanza delle condizioni politiche necessarie a sostenere la candidatura a sindaco". Aggiunge de Marinis: "Tale decisione è caratterizzata dalla volontà di voler unire e non dividere la compagine politica. Ringrazio tutti coloro che hanno dimostrato stima per la mia persona e creduto nel progetto di voler amministrare la cosa pubblica nel rispetto dei principi della legalità, onestà e massima trasparenza".
Il venir meno della competizione a due, anche se quella di de Marinis era una candidatura rimasta orfana di padri al tavolo del centrodestra, non scioglie però il rebus: chi guiderà la coalizione nelle urne per la sfida di primavera? Affatto scontata la risposta: l'implosione delle liste civiche, e le resistenze tutt'altro che larvate opposte dai vertici provinciali del Movimento Schittulli, hanno fatto perdere quota al progetto Laddaga. Col Professore che, incassato solo a tre settimane dalla scadenza dei termini per la presentazione delle liste il consenso d'un Pdl tiepido e di un più caloroso Grande Sud, rinvia alla serata di sabato ogni decisione, col suo sì che appare tutt'altro che certo. Nel pomeriggio, invece, ennesima riunione del Movimento Schittulli, convocato per decidere quale posizione assumere e, soprattutto, se sostenere convintamente Laddaga.
Intanto, a fronte di un centrodestra che indugia e tentenna, quasi come se il voto fosse questione da affrontare non prima del 2015, sta chi si muove e stringe accordi. L'ultimo in ordine di tempo è quello siglato dallo schieramento capeggiato dal segretario democratico Alesio Valente, che ha aggiunto al suo arco un'altra freccia, quella socialista. A dare notizia dell'avvenuta intesa col Psi lo stesso Valente, sul suo profilo facebook: "Abbiamo allargato la coalizione al partito socialista che si è rinnovato per due terzi. Andiamo avanti su questo cammino. Non si è mai fatto tanto".
Ma sulla bontà dei progetti politici e degli schieramenti in campo si pronunceranno, ancor prima che gli elettori col loro verdetto inappellabile, i tanti interpellati per un sondaggio commissionato da una testata giornalistica barese: così almeno si sono presentati ai gravinesi i sondaggisti che per le vie della città ponevano quesiti sul gradimento dei candidati sindaci Alesio Valente, Rino Vendola, Michele Laddaga e lo stesso Matteo de Marinis. Erano ignari, i due giovani, delle evoluzioni che di ora in ora cambiano il volto dei protagonisti della campagna elettorale e che rendono già superato il loro sondaggio...