Cerimonia intitolazione Largo Marchetti
In Pineta lo spazio dedicato ad un personaggio che ha dato lustro alla città di Gravina
martedì 9 luglio 2024
Prima tappa fissa del mattino: l'edicola di Luciano, dove si riforniva di una serie di quotidiani. Poi, dopo una breve chiacchierata in piazza con la gente, si avviava con la sua Renault piena di mille cianfrusaglie verso la scuola, verso il liceo dove c'erano i suoi alunni ad attenderlo, pronti ad attingere da lui lezioni di vita, perché il professore "portava il fuori dentro, creando connessione tra scuola e società". Questo uno spaccato del ricordo commuovente che Mauro Squeo ha voluto fare in occasione della cerimonia di intitolazione della piazzetta in pineta comunale ad Enzo Marchetti: professore, scrittore e politico.
Un omaggio ad un grande uomo di cultura, per il quale l'amministrazione comunale, su invito del centro studi Enzo Marchetti, a deciso di dedicare il larghetto nella pineta comunale tra le strade Meninni e Lettieri.
Una persona speciale- ha sottolineato il sindaco Fedele Lagreca- che ha segnato intere generazioni e che tutti ricordano con grande affetto. "Questo spazio racchiude molti ricordi per la mia generazione". Uno spazio di socializzazione per i giovani, spesso animato anche dalla presenza del Professore.
Un intellettuale innamorato della propria terra dalla quale non ha mai voluto distaccarsi, anzi per la quale ha lottato, coniugando la visione locale con una visione nazionale e sovranazionale- come ha giustamente evidenziato Lea Durante della Fondazione Gramsci Puglia, alla quale la famiglia ha voluto donare il carteggio appartenuto al professore, per meglio valorizzarne la figura di studioso.
Marchetti ha allargato per cerchi concentrici la riflessione attraverso tre caposaldi della sua vita che sono stati la politica, il pacifismo e la scuola, facendo sintesi tra il pensiero alto e quello proveniente dal basso.
Senza perdere di vista l'obiettivo primario: formare cittadini consapevoli.
Per questo -hanno sottolineato alcuni degli intervenuti-, come non ricordare le numerose iniziative e laboratori, eventi e feste gioiose e provocatorie, organizzate allo scopo di animare culturalmente la città ed invitare alla riflessione, attraverso la tutela del territorio. Azioni concrete per far crescere e cambiare in meglio il mondo circostante, dettate dalla politica, nella sua accezione più alta. Perché un aspetto che non va mai dimenticato è proprio quello dei valori etici di Enzo Marchetti. "Politico che non si è mai arricchito" - ha detto Squeo.
Un vero filosofo, insomma, nella definizione che Alberto Altamura ha voluto dare, ovvero un esempio di sintesi tra il professore (punto di riferimento per intere generazioni); lo scrittore (studioso e scienziato che ha saputo tenere insieme i tre elementi portanti della cultura del novecento come Antropologia, marxismo e psicoanalisi) ed infine uomo politico, che ha voluto tradurre in azione una serie di principi teorici e riflessioni.
Questo è tanto altro è stato Enzo Marchetti, così come emerso dalle testimonianze dei presenti che hanno voluto portare il proprio contributo alla cerimonia voluta nel giorno del suo compleanno, alla quale ha partecipato, tra gli altri, l'ex vescovo della diocesi Giovanni Ricchiuti, ma anche docenti ed ex alunni; politici del passato e del presente e cittadini comuni che lo hanno conosciuto e hanno potuto apprezzare in vita la grande umanità, l'amore per questa terra e l'acume intellettuale del professore.
Un omaggio ad un grande uomo di cultura, per il quale l'amministrazione comunale, su invito del centro studi Enzo Marchetti, a deciso di dedicare il larghetto nella pineta comunale tra le strade Meninni e Lettieri.
Una persona speciale- ha sottolineato il sindaco Fedele Lagreca- che ha segnato intere generazioni e che tutti ricordano con grande affetto. "Questo spazio racchiude molti ricordi per la mia generazione". Uno spazio di socializzazione per i giovani, spesso animato anche dalla presenza del Professore.
Un intellettuale innamorato della propria terra dalla quale non ha mai voluto distaccarsi, anzi per la quale ha lottato, coniugando la visione locale con una visione nazionale e sovranazionale- come ha giustamente evidenziato Lea Durante della Fondazione Gramsci Puglia, alla quale la famiglia ha voluto donare il carteggio appartenuto al professore, per meglio valorizzarne la figura di studioso.
Marchetti ha allargato per cerchi concentrici la riflessione attraverso tre caposaldi della sua vita che sono stati la politica, il pacifismo e la scuola, facendo sintesi tra il pensiero alto e quello proveniente dal basso.
Senza perdere di vista l'obiettivo primario: formare cittadini consapevoli.
Per questo -hanno sottolineato alcuni degli intervenuti-, come non ricordare le numerose iniziative e laboratori, eventi e feste gioiose e provocatorie, organizzate allo scopo di animare culturalmente la città ed invitare alla riflessione, attraverso la tutela del territorio. Azioni concrete per far crescere e cambiare in meglio il mondo circostante, dettate dalla politica, nella sua accezione più alta. Perché un aspetto che non va mai dimenticato è proprio quello dei valori etici di Enzo Marchetti. "Politico che non si è mai arricchito" - ha detto Squeo.
Un vero filosofo, insomma, nella definizione che Alberto Altamura ha voluto dare, ovvero un esempio di sintesi tra il professore (punto di riferimento per intere generazioni); lo scrittore (studioso e scienziato che ha saputo tenere insieme i tre elementi portanti della cultura del novecento come Antropologia, marxismo e psicoanalisi) ed infine uomo politico, che ha voluto tradurre in azione una serie di principi teorici e riflessioni.
Questo è tanto altro è stato Enzo Marchetti, così come emerso dalle testimonianze dei presenti che hanno voluto portare il proprio contributo alla cerimonia voluta nel giorno del suo compleanno, alla quale ha partecipato, tra gli altri, l'ex vescovo della diocesi Giovanni Ricchiuti, ma anche docenti ed ex alunni; politici del passato e del presente e cittadini comuni che lo hanno conosciuto e hanno potuto apprezzare in vita la grande umanità, l'amore per questa terra e l'acume intellettuale del professore.