«Che Hitler ti tagli la testa e ti metta nel forno crematorio»
Succede in una carrozza delle Fal. Il controllore si rivolge così ad un ragazzo di colore
venerdì 6 maggio 2011
10.46
In una carrozza delle Fal entra un gruppo di ragazzi di colore, probabilmente sprovvisti di regolare biglietto. Il controllore, rivolgendosi a loro, esclama: «In Italia c'abbiamo le pezze con voi, vi dobbiamo coprire». Poi, ad un certo punto, si lascia scappare, in dialetto, uno «speriamo che arrivi Hitler, che ti tagli la testa e che ti metta nel forno crematorio… a te». È quanto accaduto nel mese scorso in uno dei treni Fal che copre la tratta Bari-Matera. Le parole pronunciate dal controllore sono documentate da un video diffuso da MeetUp Il Grillaio su Youtube, intitolato "Controllori di RAZZA sulle Fal (Bari-Matera)".
A segnalarlo è il gruppo "F.A.L...le Migliorare" - a suo volta allertato da diversi utenti iscritti al Comitato - che ha inviato una nota al presidente Matteo Colamussi, al direttore della Qualità Michele Mastrodonato, al referente USB Rino Fino e, per conoscenza, all'assessore alla Mobilità Guglielmo Minervini.
«Incuriositi - si legge nella nota - abbiamo visto scorrere immagini in movimento, non ben definite, nelle quali si riconosce una delle carrozze Fal interessate da restyling e parole ignobili e razziste pronunciate da un controllore (come descritto dai sottotitoli) nei confronti di uno o più ragazzi di colore saliti sul treno, probabilmente senza titolo di viaggio. Sebbene non ci siano immagini che svelino le identità degli interlocutori, per motivi di privacy, chiediamo fermamente al presidente Colamussi, al direttore Qualità Mastrodonato e al rappresentante USB Fino di fare chiarezza su questo episodio increscioso ed ai limiti della decenza, eventualmente identificando il responsabile e prendendo seri provvedimenti, affinché tali scene non si ripetano più (siamo nel 2011!)».
«Vi ricordo che, qualche giorno fa - scrive ancora il gruppo - un altro episodio suscitò l'indignazione dei viaggiatori, che segnalarono sempre al nostro Comitato: una donna incinta, che non trovò posto in treno perché non ci sono posti riservati per gestanti ed anziani, venne invitata a non usufruire più del treno, esattamente il contrario della mobilità sostenibile che tanto si decanta! In attesa di Vostre nuove – conclude la nota - restiamo a Vostra completa disposizione, nella speranza che migliorino non solo il servizio ed i mezzi, ma anche il rapporto tra azienda e uomini e donne che utilizzano i mezzi!».
Anche i partiti provinciali della Rifondazione Comunista di Bari e Matera esprimono tutta la loro solidarietà «ai ragazzi offesi dall'idiozia più che dall'ideologia millantata dall'addetto delle Ferrovie Appulo-Lucane. Inoltre chiedono al dott. Matteo Colamussi, presidente del Consiglio d'Amministrazione delle Fal, di adoperarsi affinché simili episodi non abbiano più a ripetersi. Infine, i sopra citati Partiti invitano tutte le Istituzioni interessate a non sottovalutare il dilagare di fenomeni antidemocratici e di intolleranza razziale che stanno cercando di attecchire nel nostro territorio».
Di seguito, il video dell'accaduto.
A segnalarlo è il gruppo "F.A.L...le Migliorare" - a suo volta allertato da diversi utenti iscritti al Comitato - che ha inviato una nota al presidente Matteo Colamussi, al direttore della Qualità Michele Mastrodonato, al referente USB Rino Fino e, per conoscenza, all'assessore alla Mobilità Guglielmo Minervini.
«Incuriositi - si legge nella nota - abbiamo visto scorrere immagini in movimento, non ben definite, nelle quali si riconosce una delle carrozze Fal interessate da restyling e parole ignobili e razziste pronunciate da un controllore (come descritto dai sottotitoli) nei confronti di uno o più ragazzi di colore saliti sul treno, probabilmente senza titolo di viaggio. Sebbene non ci siano immagini che svelino le identità degli interlocutori, per motivi di privacy, chiediamo fermamente al presidente Colamussi, al direttore Qualità Mastrodonato e al rappresentante USB Fino di fare chiarezza su questo episodio increscioso ed ai limiti della decenza, eventualmente identificando il responsabile e prendendo seri provvedimenti, affinché tali scene non si ripetano più (siamo nel 2011!)».
«Vi ricordo che, qualche giorno fa - scrive ancora il gruppo - un altro episodio suscitò l'indignazione dei viaggiatori, che segnalarono sempre al nostro Comitato: una donna incinta, che non trovò posto in treno perché non ci sono posti riservati per gestanti ed anziani, venne invitata a non usufruire più del treno, esattamente il contrario della mobilità sostenibile che tanto si decanta! In attesa di Vostre nuove – conclude la nota - restiamo a Vostra completa disposizione, nella speranza che migliorino non solo il servizio ed i mezzi, ma anche il rapporto tra azienda e uomini e donne che utilizzano i mezzi!».
Anche i partiti provinciali della Rifondazione Comunista di Bari e Matera esprimono tutta la loro solidarietà «ai ragazzi offesi dall'idiozia più che dall'ideologia millantata dall'addetto delle Ferrovie Appulo-Lucane. Inoltre chiedono al dott. Matteo Colamussi, presidente del Consiglio d'Amministrazione delle Fal, di adoperarsi affinché simili episodi non abbiano più a ripetersi. Infine, i sopra citati Partiti invitano tutte le Istituzioni interessate a non sottovalutare il dilagare di fenomeni antidemocratici e di intolleranza razziale che stanno cercando di attecchire nel nostro territorio».
Di seguito, il video dell'accaduto.