Non è autorizzata dal Comune la vendita in fiera
"“Non abbiamo autorizzato la vendita ma solo una mostra” dichiara il Sindaco. La polizia municipale non vuole rilasciare dichiarazioni
venerdì 16 settembre 2011
12.27
Dopo l'azione di protesta da parte delle associazioni di categoria di Gravina e Matera che hanno scritto una lettera al Sindaco di Gravina per chiedere la sospensione della svendita promozionale in fiera, si cerca di far luce sull'operazione di vendita di capi di abbigliamento ed auto effettuata dalla Svendita fallimentare srl di Chieti che si presenta per la prima volta nel nostro comune con la propria strategia di vendita.
L'azienda abruzzese acquista la merce soprattutto tramite fallimenti ed utilizza anche le sovrapproduzioni e le giacenze di magazzino di grandi ditte del made in Italy. Le macchine di lusso, invece, possono essere frutto di dissequestri. Nel caso delle auto, invece, la vendita speciale deriva da un accordo con le case madri: le vetture sono concesse come test di prova oppure la ditta teatina assicura alle stesse case madri un certo numero di clienti in cambio, appunto, dell'auto.
Con queste tecniche, che consentono risparmi notevoli, è possibile rivendere il tutto a prezzi straordinari. La ditta porta in giro per l'Italia questa strategia da anni e ci sono città in cui è stata ben accolta e città dove non lo è stata.
Stando ai fatti, Gravina risulta essere una delle città in cui l'azienda sta avendo problemi. Infatti, si vocifera di una multa di 5000 euro pervenutale ieri di cui, però la stessa polizia municipale non ha voluto dare conferma.
Dalle telefonate effettuate questa mattina agli organi interessati è venuto fuori quanto segue.
L'amministratore delegato della Svendita Fallimentare srl, Enrico Caravaggio, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
Il Sindaco Divella ha detto: "Il Comune non ha autorizzato la vendita ma solo una mostra di moda e di auto. Per questo, si è deciso di bloccare la componente commerciale".
L'assessore alle attività produttive Vincenzo Artal ha dichiarato: "Fino a ieri non ero a conoscenza di questa fiera a Gravina. L'autorizzazione è avvenuta direttamente dal settore patrimonio del Comune per una manifestazione moda-motori come è avvenuto per la fiera dell'elettronica e/o dell'abito da sposa. Se poi la ditta di Chieti ha utilizzato la zona fiera per una vendita non autorizzata non mi è dato sapere".
L'ufficio Suap del Comune di Gravina ha affermato di non essersi occupato del provvedimento in questione.
La polizia municipale nella persona del suo Dirigente, Amedeo Visci, è stata evasiva e non ha voluto procurare il provvedimento che autorizzava l'operazione.
A breve seguiranno aggiornamenti.
L'azienda abruzzese acquista la merce soprattutto tramite fallimenti ed utilizza anche le sovrapproduzioni e le giacenze di magazzino di grandi ditte del made in Italy. Le macchine di lusso, invece, possono essere frutto di dissequestri. Nel caso delle auto, invece, la vendita speciale deriva da un accordo con le case madri: le vetture sono concesse come test di prova oppure la ditta teatina assicura alle stesse case madri un certo numero di clienti in cambio, appunto, dell'auto.
Con queste tecniche, che consentono risparmi notevoli, è possibile rivendere il tutto a prezzi straordinari. La ditta porta in giro per l'Italia questa strategia da anni e ci sono città in cui è stata ben accolta e città dove non lo è stata.
Stando ai fatti, Gravina risulta essere una delle città in cui l'azienda sta avendo problemi. Infatti, si vocifera di una multa di 5000 euro pervenutale ieri di cui, però la stessa polizia municipale non ha voluto dare conferma.
Dalle telefonate effettuate questa mattina agli organi interessati è venuto fuori quanto segue.
L'amministratore delegato della Svendita Fallimentare srl, Enrico Caravaggio, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
Il Sindaco Divella ha detto: "Il Comune non ha autorizzato la vendita ma solo una mostra di moda e di auto. Per questo, si è deciso di bloccare la componente commerciale".
L'assessore alle attività produttive Vincenzo Artal ha dichiarato: "Fino a ieri non ero a conoscenza di questa fiera a Gravina. L'autorizzazione è avvenuta direttamente dal settore patrimonio del Comune per una manifestazione moda-motori come è avvenuto per la fiera dell'elettronica e/o dell'abito da sposa. Se poi la ditta di Chieti ha utilizzato la zona fiera per una vendita non autorizzata non mi è dato sapere".
L'ufficio Suap del Comune di Gravina ha affermato di non essersi occupato del provvedimento in questione.
La polizia municipale nella persona del suo Dirigente, Amedeo Visci, è stata evasiva e non ha voluto procurare il provvedimento che autorizzava l'operazione.
A breve seguiranno aggiornamenti.