Chiede aiuto ad un assistente sociale, dopo il rifiuto lo aggredisce
Arrestato sorvegliato speciale
giovedì 8 maggio 2014
9.51
Probabilmente e non era la prima volta che si recava presso l'ufficio dei servizi sociali di Gravina. Ieri,però, per un sorvegliato speciale di 35 anni sono scattate le manette dopo una colluttazione con l'assistente sociale in servizio.
Secondo la breve ricostruzione fornita dai militari dell'Arma, il pregiudicato si sarebbe recato presso gli uffici per chiedere un sostegno economico o altre eventuali forme di assistenza da palazzo di città. Dinanzi al rifiuto dell'assistente sociale, tra i due prima sarebbe nata un discussione e poi il pregiudicato avrebbe aggredito l'impiegato, un uomo di 51 anni, procurandogli lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.
Una chiamata al 112 ha allertato i militari che giunti sul posto sono riusciti a bloccare l'uomo per poi soccorrere la vittima. La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire nella disponibilità del trentacinquenne un telefono cellulare a lui vietato che è stato sottoposto a sequestro.
Tratto in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, l'uomo è stato collocato ai domiciliari. Dovrà difendersi dall'accusa di violenza e lesioni ai danni di un incaricato di pubblico servizio e violazione delle prescrizioni a lui imposte.
Secondo la breve ricostruzione fornita dai militari dell'Arma, il pregiudicato si sarebbe recato presso gli uffici per chiedere un sostegno economico o altre eventuali forme di assistenza da palazzo di città. Dinanzi al rifiuto dell'assistente sociale, tra i due prima sarebbe nata un discussione e poi il pregiudicato avrebbe aggredito l'impiegato, un uomo di 51 anni, procurandogli lesioni giudicate guaribili in 10 giorni.
Una chiamata al 112 ha allertato i militari che giunti sul posto sono riusciti a bloccare l'uomo per poi soccorrere la vittima. La successiva perquisizione ha consentito di rinvenire nella disponibilità del trentacinquenne un telefono cellulare a lui vietato che è stato sottoposto a sequestro.
Tratto in arresto, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, l'uomo è stato collocato ai domiciliari. Dovrà difendersi dall'accusa di violenza e lesioni ai danni di un incaricato di pubblico servizio e violazione delle prescrizioni a lui imposte.