Chiuso definitivamente lo sportello Suap
Il Ministero ritira gli accrediti. Il Centro destra attacca l'amministrazione
venerdì 19 settembre 2014
14.00
Chiusi i rapporti con Murgia Sviluppo Scarl e in attesa di attivare il "nuovo Suap" ovvero lo sportello telematico obbligatorio per legge, il municipio gravinese ha perso l'accreditamento ministeriale dello sportello per le attività produttive.
La notizia risale ai primi di agosto ma è stata resa nota solo oggi dai referenti del centro destra gravinese (Forza Italia, Ncd, Movimento Schittulli e Fratelli d'Italia) che hanno recuperato e diffuso la nota con cui il Ministero dello sviluppo economico ha annunciato: "Con riferimento al SUAP del Comune di Gravina comunica che i requisiti attestati non sono più validi pertanto il SUAP gestito da codesta amministrazione è stato rimosso dall'elenco nazionale dei SUAP".
"In pratica hanno bloccato le imprese locali – stigmatizza Leo Vicino del Nuovo Centrodestra- Adesso bisognerà correre ai ripari spendendo tempo e risorse per essere riaccreditati. Intanto Gravina collezione l'ennesima figuraccia – conclude Vicino che si dice "curioso di conoscere le giustificazioni del sindaco e del suo vice".
In realtà già lo scorso maggio lo stesso Ministero aveva invitato il Municipio a provvedere al nuovo accreditamento " vista la nota inviata dal presidente di Murgia Sviluppo Scarl in data 18 ottobre 2013, con la quale informava che a seguito del distacco di codesto comune dal SUAP associato del Sistema murgiano, la società non si sarebbe più occupata della pratica di accreditamento del Comune di Gravina in Puglia".
Nonostante il passare del tempo, però, dal Municipio gravinese non è partita nessuna comunicazione ufficiale. E nemmeno la diffida ministeriale che invitava palazzo di città a "provvedere in tempi rapidi ad una modifica dell'istanza, in assenza della quale, entro 15 giorni, si provvederà alla revoca dell'accreditamento" ha sortito alcun effetto.
Trascorso invano il tempo prestabilito, il Ministero ha ritirato tutti i permessi e cancellato il Comune di Gravina dall'elenco degli sportelli per le attività produttive, assegnando contestualmente la delega SUAP Gravina alla Camera di Commercio di Bari.
"L'ennesima brutta figura conseguita da questa amministrazione che sino ad oggi abbiamo definito incapace ma, a quanto pare, oltre ad essere incapace è anche dannosa" tuonano dal centro destra.
"Questi sono i risultati prodotti dal sindaco Valente e dal suo fidatissimo e sodale vicesindaco Gino Lorusso, assessore con delega alle attività produttive, nonostante le tante rassicuranti dichiarazioni tese a tranquillizzare i tanti imprenditori e professionisti, che avevano manifestato tutta la loro preoccupazione per il blocco delle pratiche SUAP dopo la cacciata del nostro comune dalla società consortile Murgia Sviluppo", continuano dal centro destra commentando "l'ennesima tegola sulla testa degli operatori economici gravinesi".
Da ultimo l'occasione è propizia per inviare una frecciatina squisitamente politica agli ex alleati dell'Udc "che si definisce partito di centrodestra ma fa da stampella ad una amministrazione di sinistra che ha ampiamente dimostrato quanto dannosa sia per la Città. A quei Consiglieri Comunali – proseguono Vicino e company - e a quei Partiti che non fossero ancora in sintonia con gli umori e le esigenze della comunità, chiediamo di fermare definitivamente questa Amministrazione inetta e pericolosa che sta facendo solo male".
La notizia risale ai primi di agosto ma è stata resa nota solo oggi dai referenti del centro destra gravinese (Forza Italia, Ncd, Movimento Schittulli e Fratelli d'Italia) che hanno recuperato e diffuso la nota con cui il Ministero dello sviluppo economico ha annunciato: "Con riferimento al SUAP del Comune di Gravina comunica che i requisiti attestati non sono più validi pertanto il SUAP gestito da codesta amministrazione è stato rimosso dall'elenco nazionale dei SUAP".
"In pratica hanno bloccato le imprese locali – stigmatizza Leo Vicino del Nuovo Centrodestra- Adesso bisognerà correre ai ripari spendendo tempo e risorse per essere riaccreditati. Intanto Gravina collezione l'ennesima figuraccia – conclude Vicino che si dice "curioso di conoscere le giustificazioni del sindaco e del suo vice".
In realtà già lo scorso maggio lo stesso Ministero aveva invitato il Municipio a provvedere al nuovo accreditamento " vista la nota inviata dal presidente di Murgia Sviluppo Scarl in data 18 ottobre 2013, con la quale informava che a seguito del distacco di codesto comune dal SUAP associato del Sistema murgiano, la società non si sarebbe più occupata della pratica di accreditamento del Comune di Gravina in Puglia".
Nonostante il passare del tempo, però, dal Municipio gravinese non è partita nessuna comunicazione ufficiale. E nemmeno la diffida ministeriale che invitava palazzo di città a "provvedere in tempi rapidi ad una modifica dell'istanza, in assenza della quale, entro 15 giorni, si provvederà alla revoca dell'accreditamento" ha sortito alcun effetto.
Trascorso invano il tempo prestabilito, il Ministero ha ritirato tutti i permessi e cancellato il Comune di Gravina dall'elenco degli sportelli per le attività produttive, assegnando contestualmente la delega SUAP Gravina alla Camera di Commercio di Bari.
"L'ennesima brutta figura conseguita da questa amministrazione che sino ad oggi abbiamo definito incapace ma, a quanto pare, oltre ad essere incapace è anche dannosa" tuonano dal centro destra.
"Questi sono i risultati prodotti dal sindaco Valente e dal suo fidatissimo e sodale vicesindaco Gino Lorusso, assessore con delega alle attività produttive, nonostante le tante rassicuranti dichiarazioni tese a tranquillizzare i tanti imprenditori e professionisti, che avevano manifestato tutta la loro preoccupazione per il blocco delle pratiche SUAP dopo la cacciata del nostro comune dalla società consortile Murgia Sviluppo", continuano dal centro destra commentando "l'ennesima tegola sulla testa degli operatori economici gravinesi".
Da ultimo l'occasione è propizia per inviare una frecciatina squisitamente politica agli ex alleati dell'Udc "che si definisce partito di centrodestra ma fa da stampella ad una amministrazione di sinistra che ha ampiamente dimostrato quanto dannosa sia per la Città. A quei Consiglieri Comunali – proseguono Vicino e company - e a quei Partiti che non fossero ancora in sintonia con gli umori e le esigenze della comunità, chiediamo di fermare definitivamente questa Amministrazione inetta e pericolosa che sta facendo solo male".