Chiusura SS 96, proteste dei Comuni

Gravina e Irsina si rivolgono ai Prefetti

lunedì 11 ottobre 2021 12.10
Pugliesi e lucani: tutti contro l'Anas. La decisione di chiudere per una decina di chilometri, all'altezza della città di Gravina, un tratto della statale 96, frequentata quotidianamente da un elevato numero di automobilisti, è stata stigmatizzata anche dalla classe politica e dagli amministratori dei territori maggiormente colpiti dal provvedimento.

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La viabilità alternativa alla Bari-Potenza versa in condizioni di estrema precarietà, mettendo a rischio l'incolumità di chi le percorre. Ragioni che hanno spinto i sindaci di Gravina e Irsina ad inoltrare formali proteste. Alesio Valente ha scritto una missiva all'azienda stradale e al Prefetto per segnalare i pericoli cui vengono posti gli automobilisti, vista anche la scarsa segnaletica che sta causando un congestionamento del traffico all'interno del centro abitato, con conseguente aumento dei livelli di inquinamento. Deviando, tra l'altro, il traffico lungo la vecchia strada che conduce ad Irsina, "che si presenta in condizioni di degrado e pericolo per la circolazione stradale con ampi tratti impraticabili".

Nicola Massimo Morea, sindaco di Irsina, ha inoltrato le proprie rimostranze al Prefetto di Matera e ha informato anche quello di Bari, che ha preso in carico le lamentele dei territori. Il primo cittadino del centro lucano ha anche interpellato l'Anas per avere contezza sullo svolgimento dei lavori. "Abbiamo ribadito e ribadiamo la necessità di un tavolo urgente per conoscere in concreto cronoprogramma e stato di avanzamento dei lavori, per imporre la manutenzione e la messa in sicurezza della circolazione sulla Ss96 e per conoscere i tempi reali di apertura degli ultimi 4 km della Bradanica" -ha dichiarato Morea.

Non sono mancati i commenti dal mondo della politica. Tra questi, uno dei primi a dire la sua è stato Mario Conca, che ribadisce la mancanza di idonea segnaletica, chiedendosi se non sarebbe stato opportuno, prima di iniziare i lavori sulla 96 bis, risistemare i percorsi alternativi. Altra voce di condanna quella del lucano Gianni Perrino, consigliere regionale del M5S. Perrino sottolinea come "sono tantissimi i disagi denunciati dai numerosi pendolari che, oltre ad un allungamento dei tempi di percorrenza, sono costretti a percorsi alternativi molto simili a mulattiere e degni di un paese da terzo mondo" ed infine affonda il colpo sull'azienda delle strade. "Ad Anas qualcuno dovrebbe avviare una seria riflessione o quantomeno analizzare le caratteristiche della viabilità dei territori, prima di avviare cantieri così impattanti sulla vita quotidiana dei cittadini" - conclude il consigliere pentastellato.

Una decisione che ha reso scontenti tutti e che è stata presa a cuore anche dal Prefetto di Bari Antonia Bellomo, che ha voluto rispondere alle sollecitazioni giunte dai sindaci di Gravina e Irsina, girando le rimostranze all'Anas, alla quale il Prefetto chiede di far conoscere con "assoluta urgenza gli interventi di competenza per consentire la ripresa della viabilità in condizioni di sicurezza".

(nella foto il vecchio tratto di strada statale tra Irsina e Gravina, nell'immagine diffusa dal sindaco di Irsina Morea dopo un sopralluogo)