Cimitero, la città attende risposte
Valente “accerchiato” su gestione e ritardi sulla realizzazione dei loculi comunali
martedì 15 settembre 2020
Ancora il cimitero nell'occhio del ciclone. Non si è appianata la polemica sull'allargamento dell'area cimiteriale e sulla gestione del campo santo.
Non ultime le numerose interrogazioni ed interpellanze rivolte al Sindaco Valente per dare risposta a quei cittadini che hanno messo nelle mani dell'amministrazione comunale la realizzazione del luogo destinato alla loro sepoltura. Al momento però di loculi e loculetti nemmeno l'ombra.
Anche perché il progetto di allargamento dell'area per la realizzazione dei nuovi loculi comunali non è piaciuto alla soprintendenza dei beni archeologici che non ha dato il proprio parere favorevole, consigliando al Comune di intraprendere altre strade. Intanto però il tempo passa e le persone che hanno già pagato più della metà dei costi del proprio posto al cimitero iniziano a spazientirsi. E forse non è bastata l'acqua gettata sul fuoco delle polemiche dal sindaco Valente, che ha voluto spiegare la lungaggine degli iter burocratici che al momento hanno rallentato, e di molto, la realizzazione dell'opera.
Che il cimitero, così come è adesso, sia inadeguato, lo sa bene anche il primo cittadino, che per questo in piena emergenza Covid, nelle more che ci fosse bisogno di altri posti per la sepoltura dei morti, anche a causa della pandemia, aveva deliberato di accorciare i tempi per le estumulazioni. Un provvedimento straordinario che per fortuna della comunità gravinese non si è rilevato necessario. Ma adesso la situazione va sbloccata perché la cittadinanza aspetta delle risposte concrete e non ulteriori temporeggiamenti.
Risposte che Valente ha provato a dare alle varie obiezioni sollevate sulla questione. "Innanzitutto l'iter autorizzativo ha seguito le disposizioni di legge- ribatte a chi gli fa notare che i pareri della sovrintendenza andavano acquisiti prima della stesura del progetto. Ma comunque si ribadisce la volontà dell'amministrazione comunale di arrivare alla conclusione della vicenda. Con la rassicurazione da parte del primo cittadino che le somme versate non andranno perse.
E sulla gestione e gli episodi che nell'estate scorsa hanno fatto sollevare l'opinione pubblica? Il sindaco non ha glissato, anche rispetto alle accuse che gli sono state mosse sulla diversità di trattamento dei casi delle salme smarrite, quasi che ci fossero cittadini privilegiati rispetto ad altri. "Sono casi completamente diversi. Non ci sono cittadini di serie A e altri di serie B- ha ribadito Valente, ricordando che se ritardi ci sono stati, sono dovuti alle modalità attraverso cui si è venuti a conoscenza dei fatti.
Nell'ultimo caso, infatti, il sindaco, subito interpellato, si è recato sul posto con la Polizia di Stato e sull'episodio c'è anche un verbale agli atti che chiarisce tutto ciò che è avvenuto. Mentre per l'altro caso della salma scomparsa "ho appreso della notizia solo attraverso degli scritti, molto dopo l'accadimento. Se mi avessero interpellato quattro anni fa non ci perdevo nulla a recarmi nel cimitero per capire cosa fosse successo"- spiega Valente, che ricorda di aver avviato una indagine interna sull'avvenimento e di aver fatto anche una denuncia alle forze dell'ordine.
Non ultime le numerose interrogazioni ed interpellanze rivolte al Sindaco Valente per dare risposta a quei cittadini che hanno messo nelle mani dell'amministrazione comunale la realizzazione del luogo destinato alla loro sepoltura. Al momento però di loculi e loculetti nemmeno l'ombra.
Anche perché il progetto di allargamento dell'area per la realizzazione dei nuovi loculi comunali non è piaciuto alla soprintendenza dei beni archeologici che non ha dato il proprio parere favorevole, consigliando al Comune di intraprendere altre strade. Intanto però il tempo passa e le persone che hanno già pagato più della metà dei costi del proprio posto al cimitero iniziano a spazientirsi. E forse non è bastata l'acqua gettata sul fuoco delle polemiche dal sindaco Valente, che ha voluto spiegare la lungaggine degli iter burocratici che al momento hanno rallentato, e di molto, la realizzazione dell'opera.
Che il cimitero, così come è adesso, sia inadeguato, lo sa bene anche il primo cittadino, che per questo in piena emergenza Covid, nelle more che ci fosse bisogno di altri posti per la sepoltura dei morti, anche a causa della pandemia, aveva deliberato di accorciare i tempi per le estumulazioni. Un provvedimento straordinario che per fortuna della comunità gravinese non si è rilevato necessario. Ma adesso la situazione va sbloccata perché la cittadinanza aspetta delle risposte concrete e non ulteriori temporeggiamenti.
Risposte che Valente ha provato a dare alle varie obiezioni sollevate sulla questione. "Innanzitutto l'iter autorizzativo ha seguito le disposizioni di legge- ribatte a chi gli fa notare che i pareri della sovrintendenza andavano acquisiti prima della stesura del progetto. Ma comunque si ribadisce la volontà dell'amministrazione comunale di arrivare alla conclusione della vicenda. Con la rassicurazione da parte del primo cittadino che le somme versate non andranno perse.
E sulla gestione e gli episodi che nell'estate scorsa hanno fatto sollevare l'opinione pubblica? Il sindaco non ha glissato, anche rispetto alle accuse che gli sono state mosse sulla diversità di trattamento dei casi delle salme smarrite, quasi che ci fossero cittadini privilegiati rispetto ad altri. "Sono casi completamente diversi. Non ci sono cittadini di serie A e altri di serie B- ha ribadito Valente, ricordando che se ritardi ci sono stati, sono dovuti alle modalità attraverso cui si è venuti a conoscenza dei fatti.
Nell'ultimo caso, infatti, il sindaco, subito interpellato, si è recato sul posto con la Polizia di Stato e sull'episodio c'è anche un verbale agli atti che chiarisce tutto ciò che è avvenuto. Mentre per l'altro caso della salma scomparsa "ho appreso della notizia solo attraverso degli scritti, molto dopo l'accadimento. Se mi avessero interpellato quattro anni fa non ci perdevo nulla a recarmi nel cimitero per capire cosa fosse successo"- spiega Valente, che ricorda di aver avviato una indagine interna sull'avvenimento e di aver fatto anche una denuncia alle forze dell'ordine.