Cipresso abbattuto, la sicurezza prima di tutto
La Municipale chiarisce i motivi dell'abbattimento del cipresso
sabato 9 aprile 2016
Perchè rimuovere un albero che non dimostra alcun segno di cedimento?
Questo l'interrogativo che negli ultimi giorni ha animato il mondo della rete dopo la decisione di abbattere un cipresso nei pressi del campo dell'Aquila a due passi dalla scuola elementare Tommaso Fiore.
Interrogativo che la Redazione ha girato al Comandante della Municipale di Gravina, Nicola Cicolecchia, il quale ha spiegato che non si tratta di una decisione presa a cuor leggero ma che "il problema era stato sottoposto all'attenzione dell'Amministrazione già due anni fa, in quanto il cipresso, essendo isolato e di altezza elevata, è soggetto a forti raffiche di vento. Pertanto la rimozione del cipresso è avvenuta esclusivamente per motivi di sicurezza".
La vicenda è stata diffusa sui social dall'Associazione "Bosco-città", che dopo aver sollevato dubbi sulla legittimità dell'abbattimento si augurava "la stessa solerzia anche sui tanti alberi veramente pericolosi che insistono in Città. Alberi che puntualmente, a seguito di calamità atmosferiche, cadono in luoghi pubblici; che andrebbero rimossi e sostituiti con nuovi esemplari, così da avere nuovi e giovani impianti a verde".
A divulgare la notizia, anche il Movimento 5 Stelle, autori di una interpellanza al primo cittadino di Gravina, Alesio Valente, dalla quale si apprende che l'esecuzione della rimozione dell'albero è stata affidata alla ditta Gielle dal Comando de Vigili Urbani, ma che non sono chiare né la motivazione, né tantomeno i criteri di valutazione: "Esistono decine di alberi pericolanti ai quali non viene dedicata alcuna attenzione, come mai per il cipresso in questione si è stati così solerti e decisi?"
Interrogativi e polemiche a parte l'arcano è stato svelato e ci si augura che a breve venga messo a punto un piano di tutela dei cittadini e del verde pubblico.
Questo l'interrogativo che negli ultimi giorni ha animato il mondo della rete dopo la decisione di abbattere un cipresso nei pressi del campo dell'Aquila a due passi dalla scuola elementare Tommaso Fiore.
Interrogativo che la Redazione ha girato al Comandante della Municipale di Gravina, Nicola Cicolecchia, il quale ha spiegato che non si tratta di una decisione presa a cuor leggero ma che "il problema era stato sottoposto all'attenzione dell'Amministrazione già due anni fa, in quanto il cipresso, essendo isolato e di altezza elevata, è soggetto a forti raffiche di vento. Pertanto la rimozione del cipresso è avvenuta esclusivamente per motivi di sicurezza".
La vicenda è stata diffusa sui social dall'Associazione "Bosco-città", che dopo aver sollevato dubbi sulla legittimità dell'abbattimento si augurava "la stessa solerzia anche sui tanti alberi veramente pericolosi che insistono in Città. Alberi che puntualmente, a seguito di calamità atmosferiche, cadono in luoghi pubblici; che andrebbero rimossi e sostituiti con nuovi esemplari, così da avere nuovi e giovani impianti a verde".
A divulgare la notizia, anche il Movimento 5 Stelle, autori di una interpellanza al primo cittadino di Gravina, Alesio Valente, dalla quale si apprende che l'esecuzione della rimozione dell'albero è stata affidata alla ditta Gielle dal Comando de Vigili Urbani, ma che non sono chiare né la motivazione, né tantomeno i criteri di valutazione: "Esistono decine di alberi pericolanti ai quali non viene dedicata alcuna attenzione, come mai per il cipresso in questione si è stati così solerti e decisi?"
Interrogativi e polemiche a parte l'arcano è stato svelato e ci si augura che a breve venga messo a punto un piano di tutela dei cittadini e del verde pubblico.