Città metropolitana, a Gravina arrivano le fototrappole
Decaro sigla accordo con il Comune per consegnare strumenti di contrasto all’abbandono dei rifiuti
venerdì 15 febbraio 2019
Ogni promessa è debito. Ecco allora pronte le fototrappole che la Città metropolitana di Bari ha deciso di inviare ai Comuni dell'area di competenza per contrastare il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti nelle aree cittadine.
Le prime fototrappole arriveranno a Gravina. Il sindaco della città Metropolitana di Bari, Antonio Decaro, alla presenza del consigliere dell'organo sovracomunale Mimmo Cardascia, ha firmato un protocollo di intesa con il Comune di Gravina, che nella circostanza è stato rappresentato dall'assessore all'igiene pubblica ed al decoro urbano, Paolo Calculli, per la consegna dei rilevatori di infrazione all'ambiente.
Le fototrappole altro non sono che delle telecamere ad alta tecnologia che si attivano con i sensori del movimento e sono predisposte per la ripresa notturna. Decaro ha sottoscritto una intesa con la città di Gravina, affidando al centro murgiana tre fototrappole che serviranno a coadiuvare i servizi di controllo del territorio già adottati dall'amministrazione municipale per contrastare il fenomeno del "sacchetto servaggio", che con l'avvio del servizio porta a porta in quasi tutti i comuni dell'area metropolitana, sta diventando sempre più dilagante.
"Arriveremo in tutti i Comuni e lungo le strade provinciali dove in questi mesi abbiamo registrato le situazioni più critiche - ha sottolineato il sindaco di Bari-. Per troppo tempo gli incivili hanno scambiato il nostro territorio per discariche a cielo aperto, arrecando a tutti noi, non solo un danno ambientale ma anche un danno alla promozione turistica su cui la Città metropolitana e tutti i 41 comuni stanno lavorando".
Ma l'impegno della città metropolitana per contrastare il fenomeno dell'abbandono fraudolento dei rifiuti non finisce qui. Il comando di polizia metropolitana infatti ha già previsto l'installazione di ulteriori quindici fototrappole che controlleranno le strade di competenza provinciale di collegamento tra i diversi comuni, con la possibilità di elevare anche multe salate per i trasgressori delle leggi in materia ambientale.
La firma del protocollo è commentata anche dall'assessore regionale Gianni Stea. "Entra concretamente nel vivo - afferma - la lotta agli ecocriminali che deturpano, inquinano, offendono il nostro territorio. Come Regione Puglia continueremo questa battaglia di civiltà al fianco del presidente dell'Area metropolitana di Bari, Antonio Decaro, con l'intento non solo di potenziare il servizio ma di estenderlo a tutta la Regione, puntando in maggior modo i riflettori sulle zone più degradate e a rischio di abbandono indiscriminato di rifiuti. Tanto dobbiamo alle nostre comunità - aggiunge - che vivono nel rispetto della legge e a tutela dell'enorme patrimonio rappresentato dalle nostre città e dalle nostre campagne partendo dal presupposto di un ulteriore rafforzamento della raccolta differenziata tanto con la formazione dei cittadini, quanto con la repressione contro chi non segue le regole".
Le prime fototrappole arriveranno a Gravina. Il sindaco della città Metropolitana di Bari, Antonio Decaro, alla presenza del consigliere dell'organo sovracomunale Mimmo Cardascia, ha firmato un protocollo di intesa con il Comune di Gravina, che nella circostanza è stato rappresentato dall'assessore all'igiene pubblica ed al decoro urbano, Paolo Calculli, per la consegna dei rilevatori di infrazione all'ambiente.
Le fototrappole altro non sono che delle telecamere ad alta tecnologia che si attivano con i sensori del movimento e sono predisposte per la ripresa notturna. Decaro ha sottoscritto una intesa con la città di Gravina, affidando al centro murgiana tre fototrappole che serviranno a coadiuvare i servizi di controllo del territorio già adottati dall'amministrazione municipale per contrastare il fenomeno del "sacchetto servaggio", che con l'avvio del servizio porta a porta in quasi tutti i comuni dell'area metropolitana, sta diventando sempre più dilagante.
"Arriveremo in tutti i Comuni e lungo le strade provinciali dove in questi mesi abbiamo registrato le situazioni più critiche - ha sottolineato il sindaco di Bari-. Per troppo tempo gli incivili hanno scambiato il nostro territorio per discariche a cielo aperto, arrecando a tutti noi, non solo un danno ambientale ma anche un danno alla promozione turistica su cui la Città metropolitana e tutti i 41 comuni stanno lavorando".
Ma l'impegno della città metropolitana per contrastare il fenomeno dell'abbandono fraudolento dei rifiuti non finisce qui. Il comando di polizia metropolitana infatti ha già previsto l'installazione di ulteriori quindici fototrappole che controlleranno le strade di competenza provinciale di collegamento tra i diversi comuni, con la possibilità di elevare anche multe salate per i trasgressori delle leggi in materia ambientale.
La firma del protocollo è commentata anche dall'assessore regionale Gianni Stea. "Entra concretamente nel vivo - afferma - la lotta agli ecocriminali che deturpano, inquinano, offendono il nostro territorio. Come Regione Puglia continueremo questa battaglia di civiltà al fianco del presidente dell'Area metropolitana di Bari, Antonio Decaro, con l'intento non solo di potenziare il servizio ma di estenderlo a tutta la Regione, puntando in maggior modo i riflettori sulle zone più degradate e a rischio di abbandono indiscriminato di rifiuti. Tanto dobbiamo alle nostre comunità - aggiunge - che vivono nel rispetto della legge e a tutela dell'enorme patrimonio rappresentato dalle nostre città e dalle nostre campagne partendo dal presupposto di un ulteriore rafforzamento della raccolta differenziata tanto con la formazione dei cittadini, quanto con la repressione contro chi non segue le regole".