Commissioni consiliari: il Comune è parte civile

Il giudice stralcia la richiesta presentata da Casareale. Prossima udienza il 15 maggio

mercoledì 30 aprile 2014 9.15
A cura di Antonella Testini
È stata accolta dal giudice Antonino Diella la richiesta di costituzione di parte civile presentata dall'ufficio legale del Comune di Gravina.

Nell'ultima udienza celebrata lo scorso lunedì, il giudice ha accolto le istanze presentate dai legali di parte stralciando la costituzione di parte civile presentata dall'avvocato Sergio Casareale e accettando solo quella del Comune di Gravina che essendo stato riconosciuto l'unica parte lesa nel procedimento, è l'unico ammesso a presentare una richiesta di risarcimento danni. Inoltre essendo l'ente comunale il garante di tutti i cittadini è ovviamente deputato a rappresentare anche gli interessi dell'avvocato Casareale.
Il Comune tramite l'avvocato comunale, Lucia Lorusso, ha presentato una richiesta di parte civile nei confronti di tutti gli imputati, riservandosi di quantificare in un secondo momento l'ammontare del risarcimento economico, fatta eccezione per l'assessore Sergio Varvara. Una scelta decretata non dalla volontà di favorire l'assessore in carica ma, spiegano da palazzo di città, dalla consapevolezza che nei confronti dello stesso assessore, imputato per truffa, l'unica parte lesa è il Ministero dell'Istruzione presso cui Varvara è impiegato. Ora, è stata disposta la notifica di tutti gli atti allo stesso Ministero che dovrà decidere se e quando costituirsi parte civile.

Nella medesima udienza, dopo le osservazioni dell'avvocato comunale, il giudice Diella ha archiviato l'ipotesi, avanzata per la verità dallo stesso gup in un primo momento e condivisa con alcuni legali di parte, secondo cui il sindaco Alesio Valente sarebbe incompatibile con l'inchiesta in corso poiché dagli atti giudiziari risulterebbe egli stesso "percettore di somme non dovute" ragion per cui tutti gli atti sono stati notificati al vice sindaco Gino Lorusso.
Lunedì scorso invece, Diella ha riconosciuto che a carico di Valente non ci sono procedimenti in corso, dunque, non sussiste nessuna causa di incompatibilità ed è da accettare il decreto firmato dallo stesso Valente con cui veniva conferita la procura di difensore dell'Ente municipale all'avvocato Lucia Lorusso.

Infine, accolte le richieste di interrogatorio a cui alcuni imputati hanno deciso di sottoporsi e fissato il calendario delle prossime udienze, il giudice ha sciolto la seduta convocando imputati e legali per il prossimo 15 maggio.