Con Valente non cambia niente
Duro attacco del centro destra contro l'aministrazione
giovedì 13 febbraio 2014
8.36
Dopo mesi di silenzio, distratti dalla riorganizzazione dei partiti prima, e dalla scissioni poi, tornano a far sentire la propria voce i partiti del centro destra gravinese pronti a "ridare voce alla maggioranza dei cittadini gravinesi che non si riconoscono in questa amministrazione e che non sopportano più il modo spregiudicato di gestire il potere da parte di un sindaco intento solo a somministrare alla sua ciurma, poltrone e prebende a piccole dosi, con l'intento di tenerla a bada".
In un comunicato scritto a quattro mani da Fratelli d'Italia, Nuovo centro destra, Forza Italia e Movimento Schittulli, piovono critiche sull'amministrazione Valente convocata proprio oggi per un nuovo consiglio comunale.
E proprio i punti previsti all'ordine del giorno in consiglio danno il là ai partiti di centro destra per sferrare il primo affondo: "Da cittadini fiduciosi e ottimisti credevamo che il presidente del Consiglio Comunale, Giacinto Lupoli unitamente al suo sindaco, volessero affrontare i punti cruciali per la nostra comunità e dare finalmente il via libera a quelle opere lasciate in eredità dall'amministrazione di centrodestra e che i cittadini attendono, ormai sfiduciati, di vedere realizzate come: la piscina, lo sblocco delle area in zona C, il piano commerciale, l'esecuzione delle tante opere pubbliche approvate e finanziate per il centro storico, il piano di gestione del Bosco" e invece "nulla di tutto questo è inserito nel dibattito politico di questa disastrata amministrazione che era nata all'insegna del cambiamente".
Al contrario, stando a quanto sostenuto da quella parte dell'opposizione politica che non siede in consiglio, "il sindaco intende barattare la sua sopravvivenza con le nomine in seno alla Fondazione Santomasi, un ente morale e culturale, prestigio e orgoglio della nostra Città, tentando e accontentando partiti come l'Udc, vedi nomina di Stefano Valente, che da mesi ufficialmente reclamano una svolta ma praticamente assecondano tutto, o partiti in attesa di poltrone post elettorali, come Democrazia e Futuro a cui andrà la nomina di Mario Burdi".
L'ennesimo accordo dopo "il mercimonio più sfacciato, dopo la spartizione delle nomine dei componenti del Nucleo di Valutazione del personale, dove ogni nome è associato per parentela o amicizia a consiglieri o a segretari di partito "capricciosi" (nello specifico: Psi; Fli; Democratici e Riformisti; Centro Democratico)".
Una bocciatura su tutti i fronti e la costatazione che il " Cambiamente" si è tradotto in un gioco di equilibrismo politico con "il trasloco dalla maggioranza all'opposizione, per poi rientrare nuovamente in maggioranza passando da FLI, da parte del consigliere Giuseppe Mazzilli; il trasloco dall'opposizione alla maggioranza per poi rientrare nuovamente all'opposizione, da parte del consigliere Michele Tedesco; le dimissioni dell'assessore Maddalena Grillo sostituita dell'assessore Divella, per accontentare i mal di pancia dei consiglieri Depascale e Dipalma in quota "Democratici e Riformisti".
E ancora: le dimissioni dell'assessore Lorenzo Carbone rimpiazzato con l'assessore Francesco Santomasi "per accontentare il neo segretario del FLI Aldo Dibattista, il presidente Giacinto Lupoli e i consiglieri Ariani, Mazzilli e Carbone".
E le critiche non risparmiano nemmeo la giunta prima con " Gino Lorusso, vice sindaco UDC, prima congelato nelle sue funzioni dal proprio partito e poi scongelato senza chiederne il permesso" e Nicola Lagreca "assessore al Bilancio del PD, capace di dimettersi e ritirare la dimissioni nell'arco di 24 ore, dando l'impressione di essere su Scherzi a Parte" passando per Monica Calzetta, la segretaria generale del Comune che alla prima occasione è scappata via".
Un quadro politico poco edificante, seconda la destra gravinese, nel quale anche il consiglio comunale diventa uno spettacolo con un finale già scritto, convinta che "oramai è chiaro lo stato confusionale di questa amministrazione e della sua maggioranza, che hanno scambiato la casa comunale per una proprietà privata se è vero che il sindaco e il suo presidente, pur di tirare a campare per qualche altro mese, hanno convocato un Consiglio Comunale con punti che riguardano solo nomine e poltrone, col chiaro intento di accontentare quei consiglieri e quei partiti che reclamano maggiore visibilità a scapito solo e sempre della Città".
e infine "Gravina ha bisogno di essere governata da una amministrazione concentrata ad affrontare le questioni cruciali per lo sviluppo della comunità e non di un sindaco che pensa solo alla sua poltrona e perciò capace di ogni compromesso pur di rimanere sullo scranno, il tutto nell'assenza assoluta dei consiglieri di opposizione (tutti di sinistra) forse troppo presi da una ipotesi di ribaltone".
In un comunicato scritto a quattro mani da Fratelli d'Italia, Nuovo centro destra, Forza Italia e Movimento Schittulli, piovono critiche sull'amministrazione Valente convocata proprio oggi per un nuovo consiglio comunale.
E proprio i punti previsti all'ordine del giorno in consiglio danno il là ai partiti di centro destra per sferrare il primo affondo: "Da cittadini fiduciosi e ottimisti credevamo che il presidente del Consiglio Comunale, Giacinto Lupoli unitamente al suo sindaco, volessero affrontare i punti cruciali per la nostra comunità e dare finalmente il via libera a quelle opere lasciate in eredità dall'amministrazione di centrodestra e che i cittadini attendono, ormai sfiduciati, di vedere realizzate come: la piscina, lo sblocco delle area in zona C, il piano commerciale, l'esecuzione delle tante opere pubbliche approvate e finanziate per il centro storico, il piano di gestione del Bosco" e invece "nulla di tutto questo è inserito nel dibattito politico di questa disastrata amministrazione che era nata all'insegna del cambiamente".
Al contrario, stando a quanto sostenuto da quella parte dell'opposizione politica che non siede in consiglio, "il sindaco intende barattare la sua sopravvivenza con le nomine in seno alla Fondazione Santomasi, un ente morale e culturale, prestigio e orgoglio della nostra Città, tentando e accontentando partiti come l'Udc, vedi nomina di Stefano Valente, che da mesi ufficialmente reclamano una svolta ma praticamente assecondano tutto, o partiti in attesa di poltrone post elettorali, come Democrazia e Futuro a cui andrà la nomina di Mario Burdi".
L'ennesimo accordo dopo "il mercimonio più sfacciato, dopo la spartizione delle nomine dei componenti del Nucleo di Valutazione del personale, dove ogni nome è associato per parentela o amicizia a consiglieri o a segretari di partito "capricciosi" (nello specifico: Psi; Fli; Democratici e Riformisti; Centro Democratico)".
Una bocciatura su tutti i fronti e la costatazione che il " Cambiamente" si è tradotto in un gioco di equilibrismo politico con "il trasloco dalla maggioranza all'opposizione, per poi rientrare nuovamente in maggioranza passando da FLI, da parte del consigliere Giuseppe Mazzilli; il trasloco dall'opposizione alla maggioranza per poi rientrare nuovamente all'opposizione, da parte del consigliere Michele Tedesco; le dimissioni dell'assessore Maddalena Grillo sostituita dell'assessore Divella, per accontentare i mal di pancia dei consiglieri Depascale e Dipalma in quota "Democratici e Riformisti".
E ancora: le dimissioni dell'assessore Lorenzo Carbone rimpiazzato con l'assessore Francesco Santomasi "per accontentare il neo segretario del FLI Aldo Dibattista, il presidente Giacinto Lupoli e i consiglieri Ariani, Mazzilli e Carbone".
E le critiche non risparmiano nemmeo la giunta prima con " Gino Lorusso, vice sindaco UDC, prima congelato nelle sue funzioni dal proprio partito e poi scongelato senza chiederne il permesso" e Nicola Lagreca "assessore al Bilancio del PD, capace di dimettersi e ritirare la dimissioni nell'arco di 24 ore, dando l'impressione di essere su Scherzi a Parte" passando per Monica Calzetta, la segretaria generale del Comune che alla prima occasione è scappata via".
Un quadro politico poco edificante, seconda la destra gravinese, nel quale anche il consiglio comunale diventa uno spettacolo con un finale già scritto, convinta che "oramai è chiaro lo stato confusionale di questa amministrazione e della sua maggioranza, che hanno scambiato la casa comunale per una proprietà privata se è vero che il sindaco e il suo presidente, pur di tirare a campare per qualche altro mese, hanno convocato un Consiglio Comunale con punti che riguardano solo nomine e poltrone, col chiaro intento di accontentare quei consiglieri e quei partiti che reclamano maggiore visibilità a scapito solo e sempre della Città".
e infine "Gravina ha bisogno di essere governata da una amministrazione concentrata ad affrontare le questioni cruciali per lo sviluppo della comunità e non di un sindaco che pensa solo alla sua poltrona e perciò capace di ogni compromesso pur di rimanere sullo scranno, il tutto nell'assenza assoluta dei consiglieri di opposizione (tutti di sinistra) forse troppo presi da una ipotesi di ribaltone".