Caso Divella: conclusa la riunione in sala giunta

Il Comune chiede ai titolari documenti già consegnati 28 anni fa. Richiesta di sopralluogo

giovedì 12 aprile 2012 10.57
Ancora fermento al Palazzo di Città per il caso Divella.
Nuova riunione questa mattina, nuove richieste da ambo le parti.

Il Commissario ha rivolto al Gruppo Divella la richiesta di presentazione, entro il prossimo lunedì, di una serie di documenti, che i titolari avrebbero già consegnato 28 anni fa.
L'obiettivo è quello di verificare la possibilità del c.d. accorpamento delle licenze, chiesto dal gruppo Divella e relativo al punto vendita in via Dolcecanto.

Nel frattempo l'esigenza dei titolari è la riapertura dell'esercizio commerciale in questione nella sua dimensione originale, nella sua, insomma, qualità di esercizio di vicinato (L'esercizio di vicinato è il locale dove viene svolta l'attività di commercio avente una superficie di vendita non superiore a 250 metri quadri).
Per consentire all'amministrazione di prendere atto dell'avvenuto ridimensionamento della struttura, così come attuato nei giorni scorsi attraverso l'utilizzo di pannelli in grado di separare e lasciare inutilizzata la superficie in esubero, la famiglia Divella, tramite l'avv. Carulli, ha chiesto un sopralluogo alla Polizia Municipale.

L'obiettivo è in questo caso l'annullamento dell'ordinanza n. 8 de 4 aprile scorso, con cui veniva disposta dall'ufficio tecnico del Comune di Gravina la cessazione immediata dell'attività di commercio del punto vendita in via Dolcecanto, per violazione "degli articoli 8 e 22 del D.Lgs- n. 114/1998 e art.8, comma 3, della Legge Regionale Puglia n. 11/03 perché aveva ampliato la superficie di vendita da mq. 250,00 portandola a mt 750 circa, trasformando di fatto l'esercizio di vicinato in una media struttura di vendita senza essersi munito preventivamente della prescritta autorizzazione amministrativa".

La Polizia ha garantito che quanto prima provvederà all'ottemperamento della richiesta di sopralluogo.