Confiscati beni al re delle slot machines
Oltre 50 milioni di euro tra società e beni immobili
giovedì 27 luglio 2017
10.03
Dall'alba di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari stanno eseguendo la confisca di beni per un valore di 50 milioni di euro.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Bari – Sezione Misure di Prevenzione – su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di Giuseppe Cassone, 68enne di Gravina in Puglia, pregiudicato per bancarotta fraudolenta, truffa e ricettazione, tutti reati commessi tra gli anni '70 e gli anni '90, con una sistematicità tale da acclararne la "pericolosità sociale", secondo quanto sancito dalla normativa Antimafia vigente.
L'imponente misura, eseguita tra le province di Bari, Taranto, Messina e Matera, scaturisce da una complessa e articolata attività di indagine patrimoniale sviluppata dal Nucleo Investigativo del Capoluogo pugliese, che ha consentito di documentare come l'indagato, nonostante i redditi dichiarati al fisco fossero solo sufficienti a soddisfarne le esigenze di vita familiare, abbia mantenuto un tenore di vita particolarmente elevato e tale da consentirgli di mettere su, a partire dagli anni '90, un vero e proprio impero, soprattutto nel settore del commercio delle slot machines, attraverso la costituzione di diverse società di capitali, nelle quali sono confluite ingenti somme di denaro, frutto delle sue attività illecite.
In particolare, secondo quanto riferito dalla Sala stampa dell'Arma, il compendio aziendale di ben 6 società confiscate ed operanti nel settore degli apparecchi da gioco, riconducibili al Cassone ed ai suoi familiari, è costituito da circa 1.500 slot machines distribuite su tutto il territorio nazionale all'interno di centri scommesse ed esercizi pubblici.
Le altre ricchezze oggetto della misura ablativa sono: 1 società operante nella produzione e il commercio di arredi per locali pubblici, 1 società avente ad oggetto sociale la gestione di un call center, 1 società avente oggetto sociale la gestione di un pub birreria in Altamura, 1 Bed & Breakfast sito nel centro di Gravina in Puglia, 4 ville, 12 appartamenti, 7 locali commerciali, 1capannone industriale, 18 quote di proprietà di altrettanti appartamenti facenti parte di una multiproprietà inserita in un complesso turistico in Letojanni (ME), 10 autovetture ad uso aziendale e privato, 38 rapporti di conto corrente bancario.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Bari – Sezione Misure di Prevenzione – su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di Giuseppe Cassone, 68enne di Gravina in Puglia, pregiudicato per bancarotta fraudolenta, truffa e ricettazione, tutti reati commessi tra gli anni '70 e gli anni '90, con una sistematicità tale da acclararne la "pericolosità sociale", secondo quanto sancito dalla normativa Antimafia vigente.
L'imponente misura, eseguita tra le province di Bari, Taranto, Messina e Matera, scaturisce da una complessa e articolata attività di indagine patrimoniale sviluppata dal Nucleo Investigativo del Capoluogo pugliese, che ha consentito di documentare come l'indagato, nonostante i redditi dichiarati al fisco fossero solo sufficienti a soddisfarne le esigenze di vita familiare, abbia mantenuto un tenore di vita particolarmente elevato e tale da consentirgli di mettere su, a partire dagli anni '90, un vero e proprio impero, soprattutto nel settore del commercio delle slot machines, attraverso la costituzione di diverse società di capitali, nelle quali sono confluite ingenti somme di denaro, frutto delle sue attività illecite.
In particolare, secondo quanto riferito dalla Sala stampa dell'Arma, il compendio aziendale di ben 6 società confiscate ed operanti nel settore degli apparecchi da gioco, riconducibili al Cassone ed ai suoi familiari, è costituito da circa 1.500 slot machines distribuite su tutto il territorio nazionale all'interno di centri scommesse ed esercizi pubblici.
Le altre ricchezze oggetto della misura ablativa sono: 1 società operante nella produzione e il commercio di arredi per locali pubblici, 1 società avente ad oggetto sociale la gestione di un call center, 1 società avente oggetto sociale la gestione di un pub birreria in Altamura, 1 Bed & Breakfast sito nel centro di Gravina in Puglia, 4 ville, 12 appartamenti, 7 locali commerciali, 1capannone industriale, 18 quote di proprietà di altrettanti appartamenti facenti parte di una multiproprietà inserita in un complesso turistico in Letojanni (ME), 10 autovetture ad uso aziendale e privato, 38 rapporti di conto corrente bancario.