Consiglio comunale compatto per salvare il centro storico
Deliberata all’unanimità la mappatura di tutti i siti a rischio. A breve gli stati generali per il recupero del patrimonio
martedì 29 marzo 2011
Un esempio di Democrazia partecipata.
Si può riassumere così il Consiglio comunale di ieri sera celebrato per completare la discussione dei punti all'ordine del giorno rinviati lo scorso 21 marzo.
Una sala insolitamente affollata di giovani ha animato la discussione politica tra destra e sinistra. Al centro dell'intero consiglio comunale, l'interrogazione presentata dal consigliere Valente che ha raccolto l'invito dei giovani di Undergrà e della Fabbrica di Nichi, e richiamato l'attenzione dell'intero Consiglio sullo stato di abbandono del centro storico che a dirla tutta, è il tema principale dell'instancabile lavoro che gli architetti di Undergrà portano avanti da almeno due anni.
Unanime la disponibilità dei consiglieri ad intavolare una discussione bipartisan e che sappia coinvolgere tutti gli attori culturali presenti sul territorio. Ma a smorzare gli applausi dei ragazzi che cadono un po' come il formaggio sulla pasta, arriva l'intervento del capogruppo del Pdl, Lorusso: " Riconosco lo sforzo dei ragazzi di Undergrà e credo che servirebbero altri 1000 di loro in questo paese, ma la verità è che il Comune non ha i soldi per ristrutturare tutto il centro storico, possiamo fare solo piccoli interventi".
Alla fine tutto si risolve con un grande applauso e l'intero consiglio delibera di procedere alla mappatura e alla messa in sicurezza di tutte le strutture fatiscenti presenti nel centro storico. Inoltre è stato dato mandato alla Giunta per convocare in tempi brevissimi gli Stati Generali delle Attività e dei Beni Culturali che coinvolgerà oltre all'intera amministrazione anche tutte le associazioni e gli operatori del settore per studiare strategie di recupero del patrimonio storico, iniziando a richiamare l'attenzione delle Istituzioni nazionali e regionali.
L'unico ad essere bacchettato dinanzi a tutti è il dirigente dell'ufficio tecnico a cui il presidente Peragina urla: " Stanotte mettiti con i tuoi tecnici e studia un progetto per recuperare il ponte viadotto visto che avresti già dovuto farlo una settimana fa".
In definitiva sono stati approvati tutti i punti sul debiti fuori bilancio con i soli voti della maggioranza e ufficializzato l'ingresso del consigliere Lorusso Raffaele nella II commissione consiliare che si occupa di patrimonio, edilizia e opere pubbliche.
Sul fronte politico invece a tenere banco sono state le diatribe interne alla Democrazia cristiana oramai ufficialmente spaccata in due. Da una parte Cappiello e Lapolla che accusano il sindaco di voler "proteggere solo i baroni della politica" e annunciano il loro passaggio tra le fila dell'opposizione. Dall'altra parte Lupoli e Ferrarese che confermano la fiducia al sindaco e chiedono ai due dissidenti un nuova discussione all'interno del partito per trovare un accordo ed evitare la rottura definitiva tra i quattro consiglieri. Volano parole grosse tra Lapolla che se la prende con il presidente del consiglio accusandolo di aver "giostrato le carte" e il consigliere Lupoli che si difende rispedendo al mittente la accuse di "traditore e ricattatore".
Si può riassumere così il Consiglio comunale di ieri sera celebrato per completare la discussione dei punti all'ordine del giorno rinviati lo scorso 21 marzo.
Una sala insolitamente affollata di giovani ha animato la discussione politica tra destra e sinistra. Al centro dell'intero consiglio comunale, l'interrogazione presentata dal consigliere Valente che ha raccolto l'invito dei giovani di Undergrà e della Fabbrica di Nichi, e richiamato l'attenzione dell'intero Consiglio sullo stato di abbandono del centro storico che a dirla tutta, è il tema principale dell'instancabile lavoro che gli architetti di Undergrà portano avanti da almeno due anni.
Unanime la disponibilità dei consiglieri ad intavolare una discussione bipartisan e che sappia coinvolgere tutti gli attori culturali presenti sul territorio. Ma a smorzare gli applausi dei ragazzi che cadono un po' come il formaggio sulla pasta, arriva l'intervento del capogruppo del Pdl, Lorusso: " Riconosco lo sforzo dei ragazzi di Undergrà e credo che servirebbero altri 1000 di loro in questo paese, ma la verità è che il Comune non ha i soldi per ristrutturare tutto il centro storico, possiamo fare solo piccoli interventi".
Alla fine tutto si risolve con un grande applauso e l'intero consiglio delibera di procedere alla mappatura e alla messa in sicurezza di tutte le strutture fatiscenti presenti nel centro storico. Inoltre è stato dato mandato alla Giunta per convocare in tempi brevissimi gli Stati Generali delle Attività e dei Beni Culturali che coinvolgerà oltre all'intera amministrazione anche tutte le associazioni e gli operatori del settore per studiare strategie di recupero del patrimonio storico, iniziando a richiamare l'attenzione delle Istituzioni nazionali e regionali.
L'unico ad essere bacchettato dinanzi a tutti è il dirigente dell'ufficio tecnico a cui il presidente Peragina urla: " Stanotte mettiti con i tuoi tecnici e studia un progetto per recuperare il ponte viadotto visto che avresti già dovuto farlo una settimana fa".
In definitiva sono stati approvati tutti i punti sul debiti fuori bilancio con i soli voti della maggioranza e ufficializzato l'ingresso del consigliere Lorusso Raffaele nella II commissione consiliare che si occupa di patrimonio, edilizia e opere pubbliche.
Sul fronte politico invece a tenere banco sono state le diatribe interne alla Democrazia cristiana oramai ufficialmente spaccata in due. Da una parte Cappiello e Lapolla che accusano il sindaco di voler "proteggere solo i baroni della politica" e annunciano il loro passaggio tra le fila dell'opposizione. Dall'altra parte Lupoli e Ferrarese che confermano la fiducia al sindaco e chiedono ai due dissidenti un nuova discussione all'interno del partito per trovare un accordo ed evitare la rottura definitiva tra i quattro consiglieri. Volano parole grosse tra Lapolla che se la prende con il presidente del consiglio accusandolo di aver "giostrato le carte" e il consigliere Lupoli che si difende rispedendo al mittente la accuse di "traditore e ricattatore".