Consiglio comunale, la maggioranza approva bilancio ed eolico
Sì alla convenzione con la “Energia Rinnovabile Pugliese”. Mazzilli torna a casa: "Sostengo responsabilmente la maggioranza".
mercoledì 11 settembre 2013
09.15
La scontata approvazione del bilancio di previsione 2013 e della convenzione sull'eolico con i voti della sola maggioranza, facilitata dai banchi vuoti dell'opposizione, tra cui quello del capogruppo Rino Vendola, caratterizza i punti salienti di un consiglio comunale in cui i colpi di scena sono tutti politici: la rottura del consigliere De Benedictis con Valente, dopo mesi di "flirt", i silenzi assordanti della componente moderata della maggioranza e il rientro nella stessa del consigliere Mazzilli.
Dopo l'ingresso ufficiale in giunta del neo assessore Christian Divella, e le imbarazzate (nonché imbarazzanti) spiegazioni dell'amministrazione comunale in merito alla mancata diretta in streaming della seduta e alla gara sul trasporto pubblico scolastico, è il bilancio a tenere banco per la prima parte del consiglio. Sulla questione tocca ovviamente all'assessore al bilancio Nicola Lagreca ribadire i meriti dell'amministrazione: "Abbiamo mantenuto la promessa di alleggerire la pressione fiscale, in particolare l'Imu sul centro storico: i conti sono in ordine grazie alla riduzione della spesa e la lotta all'evasione". Lagreca replica anche a Vincenzo Varrese (Sel) sull'allarme lanciato dalla Corte dei Conti: "Si parlava di dissesto presuntivo ante bilancio, c'è stato un refuso nella comunicazione".
Ma è l'impostazione complessiva della politica finanziaria della maggioranza a non convincere le minoranze, che per bocca del consigliere Angelo Petrara tornano all'attacco: "Mi sarei aspettato una relazione politica e non solo tecnica, non sbilanciata tutta sulle entrate. Manca qualsiasi passaggio su come si vogliano spendere i fondi comunali, non avete tenuto conto delle vostre linee programmatiche e dei deliberati del consiglio. Cosa si vuole fare su Unesco, parco archeologico e fiera?" Un accenno anche alla esternalizzazione del servizio di riscossione: "No a trucchetti e mezze misure – ammonisce Petrara – si faccia una società pubblica con gli altri comuni del territorio".
La questione dei servizi sociali e dei relativi capitoli di spesa su minori disagiati e violenza sulle donne accende un'appassionata discussione tra i consiglieri Varrese e Angellotti, da una parte e l'assessore Felice Lafabiana dall'altra, mentre gli interventi di Mimmo Cardascia (Pd) e Raffaele Lorusso (Api), pur tra la difesa d'ufficio e di rito per le scelte dell'amministrazione, non lesinano critiche alle mancanze della stessa: "La raccolta differenziata è una nota dolente, il contratto con la Tradeco in proroga da dieci anni uno scandalo", riconosce il primo, mentre il secondo ricorre a una metafora entomologica: "Questo bilancio poteva essere una farfalla, ma è rimasto un bruco". Parole a cui l'assessore Lagreca replica richiamando l'impegno a trovare risorse per le categorie in difficoltà.
A margine della discussione, seguita poi dallo scontato voto favorevole della maggioranza e quello contrario dell'opposizione – almeno quella presente in aula - arriva inattesa la dichiarazione di rinnovata fedeltà a Valente del consigliere Giuseppe Mazzilli, uscito quasi subito dal partito in cui era stato eletto, l'Api, in dissenso con le scelte effettuate nella formazione della giunta, e ora rientrato pienamente nella compagine di governo dopo un lungo limbo politico nel gruppo misto: "Sostengo responsabilmente la maggioranza, sia pure con spirito critico – dichiara il giovane imprenditore, ormai lontano dai toni veementi degli scorsi consigli – riconoscendo che sono stati fatti dei passi avanti all'insegna del bene comune della città". Un clamoroso "ritorno del figliol prodigo" che ovviamente incassa il plauso del sindaco e le critiche delle opposizioni.
Dopo le votazioni fotocopia sulle alienazioni immobiliari e sul programma triennale delle opere pubbliche, è la vicenda del parco eolico di Piana dei Ricci, in coda alla lunga discussione del relativo consiglio monotematico, a segnare le battute finali. La maggioranza, per bocca di Sante Giordano (Pd) e dell'assessore Lagreca, fa quadrato sulla linea tenuta già nei mesi scorsi ("La storia dell'eolico non nasce ora, questa amministrazione ha avuto il buon senso di concluderla cercando di ottenere il massimo possibile"), mentre le opposizioni incalzano richiamando ancora la convenzione del 2006. A guidare l'attacco alla maggioranza è in particolare un inedito Salvatore De Benedictis, che abbandona il tradizionale riserbo tenuto in aula, per picchiare duro sulle questioni della fideiussione e del ristoro economico. Anche questa volta la metafora è zoologica: "Abbiamo mandato le formiche a trattare con i volponi – attacca – le forze politiche non sono state coinvolte nella discussione delle percentuali, bisogna costruire qualcosa di positivo per la città e non distruggere". "Non è più il momento di discutere – replica Valente – abbiamo trovato un punto d'incontro e con la trattativa abbiamo portato a casa dei risultati. La logica del rinvio è rischiosa, tra un mese l'opera potrebbe essere pronta". Tra le righe del botta e risposta, però, affiora la rottura definitiva di un asse non solo politico, ma anche personale, tra il primo cittadino e l'imprenditore edile, eletto nelle file dell'opposizione e fino a poco tempo fa su posizioni dialoganti nei confronti della maggioranza.
Dopo alcuni rilievi tecnici sulla questione della sottostazione, la maggioranza concede delle modifiche in merito allo smaltimento, fatto rientrare nella copertura assicurativa, e alla ricerca di una possibile fideiussione bancaria, ma la convenzione non incassa il sì della minoranza, che al momento del voto abbandona l'aula, mentre è palpabile l'imbarazzo dell'Udc, storicamente critica sulla vicenda dell'eolico, anche se dai banchi del partito centrista non si leverà nessuna obiezione: il consigliere Lamuraglia, di solito molto eloquente sul tema, si limita a confabulare con il sindaco durante il dibattito.
Archiviata la discussione su Piana dei Ricci, quella sulle pale eoliche di Lamacolma, presenti i rappresentanti della "Energia Rinnovabile Pugliese", viene introdotta con l'approvazione della convenzione di bozza, mentre l'elezione dei consiglieri Stragapede e Angellotti come rappresentanti cittadini all'Unicam chiude un consiglio dai voti scontati sui punti all'ordine del giorno e dagli imprevedibili colpi di scena politici…
Dopo l'ingresso ufficiale in giunta del neo assessore Christian Divella, e le imbarazzate (nonché imbarazzanti) spiegazioni dell'amministrazione comunale in merito alla mancata diretta in streaming della seduta e alla gara sul trasporto pubblico scolastico, è il bilancio a tenere banco per la prima parte del consiglio. Sulla questione tocca ovviamente all'assessore al bilancio Nicola Lagreca ribadire i meriti dell'amministrazione: "Abbiamo mantenuto la promessa di alleggerire la pressione fiscale, in particolare l'Imu sul centro storico: i conti sono in ordine grazie alla riduzione della spesa e la lotta all'evasione". Lagreca replica anche a Vincenzo Varrese (Sel) sull'allarme lanciato dalla Corte dei Conti: "Si parlava di dissesto presuntivo ante bilancio, c'è stato un refuso nella comunicazione".
Ma è l'impostazione complessiva della politica finanziaria della maggioranza a non convincere le minoranze, che per bocca del consigliere Angelo Petrara tornano all'attacco: "Mi sarei aspettato una relazione politica e non solo tecnica, non sbilanciata tutta sulle entrate. Manca qualsiasi passaggio su come si vogliano spendere i fondi comunali, non avete tenuto conto delle vostre linee programmatiche e dei deliberati del consiglio. Cosa si vuole fare su Unesco, parco archeologico e fiera?" Un accenno anche alla esternalizzazione del servizio di riscossione: "No a trucchetti e mezze misure – ammonisce Petrara – si faccia una società pubblica con gli altri comuni del territorio".
La questione dei servizi sociali e dei relativi capitoli di spesa su minori disagiati e violenza sulle donne accende un'appassionata discussione tra i consiglieri Varrese e Angellotti, da una parte e l'assessore Felice Lafabiana dall'altra, mentre gli interventi di Mimmo Cardascia (Pd) e Raffaele Lorusso (Api), pur tra la difesa d'ufficio e di rito per le scelte dell'amministrazione, non lesinano critiche alle mancanze della stessa: "La raccolta differenziata è una nota dolente, il contratto con la Tradeco in proroga da dieci anni uno scandalo", riconosce il primo, mentre il secondo ricorre a una metafora entomologica: "Questo bilancio poteva essere una farfalla, ma è rimasto un bruco". Parole a cui l'assessore Lagreca replica richiamando l'impegno a trovare risorse per le categorie in difficoltà.
A margine della discussione, seguita poi dallo scontato voto favorevole della maggioranza e quello contrario dell'opposizione – almeno quella presente in aula - arriva inattesa la dichiarazione di rinnovata fedeltà a Valente del consigliere Giuseppe Mazzilli, uscito quasi subito dal partito in cui era stato eletto, l'Api, in dissenso con le scelte effettuate nella formazione della giunta, e ora rientrato pienamente nella compagine di governo dopo un lungo limbo politico nel gruppo misto: "Sostengo responsabilmente la maggioranza, sia pure con spirito critico – dichiara il giovane imprenditore, ormai lontano dai toni veementi degli scorsi consigli – riconoscendo che sono stati fatti dei passi avanti all'insegna del bene comune della città". Un clamoroso "ritorno del figliol prodigo" che ovviamente incassa il plauso del sindaco e le critiche delle opposizioni.
Dopo le votazioni fotocopia sulle alienazioni immobiliari e sul programma triennale delle opere pubbliche, è la vicenda del parco eolico di Piana dei Ricci, in coda alla lunga discussione del relativo consiglio monotematico, a segnare le battute finali. La maggioranza, per bocca di Sante Giordano (Pd) e dell'assessore Lagreca, fa quadrato sulla linea tenuta già nei mesi scorsi ("La storia dell'eolico non nasce ora, questa amministrazione ha avuto il buon senso di concluderla cercando di ottenere il massimo possibile"), mentre le opposizioni incalzano richiamando ancora la convenzione del 2006. A guidare l'attacco alla maggioranza è in particolare un inedito Salvatore De Benedictis, che abbandona il tradizionale riserbo tenuto in aula, per picchiare duro sulle questioni della fideiussione e del ristoro economico. Anche questa volta la metafora è zoologica: "Abbiamo mandato le formiche a trattare con i volponi – attacca – le forze politiche non sono state coinvolte nella discussione delle percentuali, bisogna costruire qualcosa di positivo per la città e non distruggere". "Non è più il momento di discutere – replica Valente – abbiamo trovato un punto d'incontro e con la trattativa abbiamo portato a casa dei risultati. La logica del rinvio è rischiosa, tra un mese l'opera potrebbe essere pronta". Tra le righe del botta e risposta, però, affiora la rottura definitiva di un asse non solo politico, ma anche personale, tra il primo cittadino e l'imprenditore edile, eletto nelle file dell'opposizione e fino a poco tempo fa su posizioni dialoganti nei confronti della maggioranza.
Dopo alcuni rilievi tecnici sulla questione della sottostazione, la maggioranza concede delle modifiche in merito allo smaltimento, fatto rientrare nella copertura assicurativa, e alla ricerca di una possibile fideiussione bancaria, ma la convenzione non incassa il sì della minoranza, che al momento del voto abbandona l'aula, mentre è palpabile l'imbarazzo dell'Udc, storicamente critica sulla vicenda dell'eolico, anche se dai banchi del partito centrista non si leverà nessuna obiezione: il consigliere Lamuraglia, di solito molto eloquente sul tema, si limita a confabulare con il sindaco durante il dibattito.
Archiviata la discussione su Piana dei Ricci, quella sulle pale eoliche di Lamacolma, presenti i rappresentanti della "Energia Rinnovabile Pugliese", viene introdotta con l'approvazione della convenzione di bozza, mentre l'elezione dei consiglieri Stragapede e Angellotti come rappresentanti cittadini all'Unicam chiude un consiglio dai voti scontati sui punti all'ordine del giorno e dagli imprevedibili colpi di scena politici…