Consiglio comunale, maggioranza e opposizione alla prova dei numeri

Sfiducie reciproche e accordi per dare nuova linfa all'amministrazione Valente

lunedì 3 novembre 2014 9.24
A cura di Antonella Testini
L'appuntamento è fissato per domani, martedì 4 novembre alle ore 19 nella sala consiliare del comune di Gravina per la prima convocazione del consiglio comunale, da rinviare in alternativa alla seconda chiamata già fissata per il giorno successivo, 5 novembre ore 20.
E' li che andrà in scena il faccia a faccia decisivo tra maggioranza e opposizione.

Sul tavolo arrivano le reciproche mozioni di sfiducia che suonano più come una reciproca prova di forza che di contenuti. Da una parte, dodici consiglieri di opposizione hanno sottoscritto la sfiducia al primo cittadino reo di aver "tradito le aspettative dell'intera comunità" oltre "ad aver ripetutamente leso i principi di trasparenza e legalità degli atti amministrativi non risultando espletata alcuna gara ad evidenza pubblica". Nel medesimo documento i consiglieri sostengono "che in questo lasso di tempo numerosi sono stati i cambi di casacca dei componenti della maggioranza e che la stessa giunta ha subito più modificazioni a seguito di crisi politica apertasi al suo interno". L'intenzione, in pratica, è dimostrare che il sindaco non ha più la maggioranza per andare avanti costringendolo ad un passo indietro.
Un atto a cui la maggioranza ha risposto presentando una contro mozione indirizzata al presidente del consiglio, Giacinto Lupoli, che di recente ha abbandonato il partito di riferimento Futuro e Libertà per confluire insieme ad altri tre dissidenti nel Gruppo misto. Una scelta non nuova per il presidente che già lo scorso anno aveva lasciato il Fli per aderire al Centro democratico poi misteriosamente scioltosi come neve al sole.

La coalizione guidata dal sindaco, dunque, avrà un duplice compito: da una parte riconfermare la fiducia a Valente e dall'altra sbugiardare il presidente del consiglio "che negli ultimi tempi si è troppo politicizzato".
Di mezzo la presa d'atto delle dimissioni del capogruppo di "per Gravina" Rino Vendola e l'arrivo in consiglio di Mimmo Leanza il candidato nella lista Sel che due anni fa si era visto sfuggire di mano l'ultimo seggio per un pugno di voti.
Poche ore, dunque, prima che, in un modo o nell'altro, Palazzo di città possa dichiarare conclusa la crisi politica. Alesio Valente, che sui social network continua a sgolarsi richiamando tutti al "senso di responsabilità e di more per la città" è intenzionato a portare già in consiglio la nuova giunta. Un atto di forza per dimostrare "che io non aspetto nessuno" dopo la nomina lampo di tre giovani del tutto estranei alla politica, chiamati solo ad esprimere parere positivo su alcuni progetti.

Una nomina unica nel suo genere e su cui, è sicuro, non mancheranno le domande.