Consorzi di bonifica sotto la lente della Regione
In commissione si discute di dimensionamento e taglio delle tasse
lunedì 12 ottobre 2015
17.18
I Consorzi di bonifica ed il futuro prossimo. La quarta Commissione presieduta da Donato Pentassuglia ha avviato un percorso di ascolto, iniziando con l'audizione del Commissario unico Giuseppantonio Stanco.
La relazione di Stanco è stata consegnata alla Commissione come spunto di riflessione perché "possano essere fatte scelte consapevoli di razionalizzazione del settore. In questa direzione anche la proposta di legge del consigliere Ernesto Abaterusso (PD), verrà esaminata nelle prossime sedute quando tutta la Commissione avrà più chiaro il quadro generale di riferimento" – ha sottolineato il presidente Pentassuglia.
L'iniziativa legislativa dell'esponente del Partito democratico mira a modificare la legge 4 del 2012, sancendo il principio, che "al pari di quello che accade nelle altre Regioni, alle spese generali di funzionamento dei Consorzi sia destinato non più del 30% degli introiti derivanti dai contributi".
"Nel contempo – ha spiegato Abaterusso – prendendo atto delle legittime proteste dei cittadini e in attesa di una revisione della legge 4/2012 che può contenere un ridimensionamento complessivo dei Consorzi e delle loro funzioni, con la proposta di modifica, si chiede la sospensione del pagamento del tributo 630".
E di ridimensionamento ha parlato anche il commissario Stanco, che ha indicato due possibili soluzioni. La prima immagine l'esistenza di soli due Consorzi, conservando integralmente quello di "Terre d'Apulia", unificando "Arneo" e "Ugento Li Foggi"; il Consorzio "Stornara e Tara" sarebbe soppresso ed il suo territorio aggregato parte al neo costituendo Consorzio "Salento" e parte al Consorzio "Terre d'Apulia" secondo la contiguità dei bacini idrografici.
L'altra soluzione presume l'unificazione del Consorzio "Areno" e "Ugento Li Foggi", l'ampliamento cospicuo dell'attuale Consorzio "Stornata e Tara", aggregandovi buona parte del territorio brindisino del consorzio "Arneo" e alcune are del Consorzio "Terre d'Apulia". In tal modo si darebbe vita al Consorzio Salento, al Consorzio Taranto Brindisi (ex Stornara e Tara) ed al Consorzio Puglia centrale (ex Consorzio Terre d'Apulia).
Nel febbraio del 2014 il Commissario unico ha dato mandato per la realizzazione dei piani industriali per poter perseguire una gestione più efficiente e finanziariamente più produttiva.
Le maggiori azioni di razionalizzazione ed efficentamento da conseguire, secondo Stanco, possono esser così sintetizzate: dimensionamento del personale necessario allo svolgimento dei servizi che il Consorzio presta; avvio di ogni azione utile e necessaria ad individuare i costi del contenzioso esistente; ogni altra azione prevista dalle norme regionali utile a ridurre i debiti e contenere i costi di gestione per porre in equilibrio il bilancio corrente.
Stanco ha sottolineato altresì che "un impegno serio , ove si intenda assicurare un futuro ai Consorzi, tralasciando i proclami non ponderati e i suggerimenti gratuiti del tutto disancorati dalle situazioni reali, richiede in via prioritaria una duplice qualità di interventi. In primo luogo la ricerca di una soluzione ragionevole e sostenibile per il ripiano della debitoria nel contempo la necessità di finanziamenti mirati all'ammodernamento degli impianti del servizio irrigazione e possibilmente anche degli acquedotti rurali.
Un'occasione da non perdere, secondo Stanco è la misura prevista nel nuovo FESR per finanziare gli impianti irrigui.
Il presidente Pentassuglia ha annunciato che nelle prossime sedute saranno programmate le audizioni. Fra i prossimi ascoltati dalla Commissione vi sarà l'ANBI (associazione nazionale delle bonifiche e delle irrigazioni).
La relazione di Stanco è stata consegnata alla Commissione come spunto di riflessione perché "possano essere fatte scelte consapevoli di razionalizzazione del settore. In questa direzione anche la proposta di legge del consigliere Ernesto Abaterusso (PD), verrà esaminata nelle prossime sedute quando tutta la Commissione avrà più chiaro il quadro generale di riferimento" – ha sottolineato il presidente Pentassuglia.
L'iniziativa legislativa dell'esponente del Partito democratico mira a modificare la legge 4 del 2012, sancendo il principio, che "al pari di quello che accade nelle altre Regioni, alle spese generali di funzionamento dei Consorzi sia destinato non più del 30% degli introiti derivanti dai contributi".
"Nel contempo – ha spiegato Abaterusso – prendendo atto delle legittime proteste dei cittadini e in attesa di una revisione della legge 4/2012 che può contenere un ridimensionamento complessivo dei Consorzi e delle loro funzioni, con la proposta di modifica, si chiede la sospensione del pagamento del tributo 630".
E di ridimensionamento ha parlato anche il commissario Stanco, che ha indicato due possibili soluzioni. La prima immagine l'esistenza di soli due Consorzi, conservando integralmente quello di "Terre d'Apulia", unificando "Arneo" e "Ugento Li Foggi"; il Consorzio "Stornara e Tara" sarebbe soppresso ed il suo territorio aggregato parte al neo costituendo Consorzio "Salento" e parte al Consorzio "Terre d'Apulia" secondo la contiguità dei bacini idrografici.
L'altra soluzione presume l'unificazione del Consorzio "Areno" e "Ugento Li Foggi", l'ampliamento cospicuo dell'attuale Consorzio "Stornata e Tara", aggregandovi buona parte del territorio brindisino del consorzio "Arneo" e alcune are del Consorzio "Terre d'Apulia". In tal modo si darebbe vita al Consorzio Salento, al Consorzio Taranto Brindisi (ex Stornara e Tara) ed al Consorzio Puglia centrale (ex Consorzio Terre d'Apulia).
Nel febbraio del 2014 il Commissario unico ha dato mandato per la realizzazione dei piani industriali per poter perseguire una gestione più efficiente e finanziariamente più produttiva.
Le maggiori azioni di razionalizzazione ed efficentamento da conseguire, secondo Stanco, possono esser così sintetizzate: dimensionamento del personale necessario allo svolgimento dei servizi che il Consorzio presta; avvio di ogni azione utile e necessaria ad individuare i costi del contenzioso esistente; ogni altra azione prevista dalle norme regionali utile a ridurre i debiti e contenere i costi di gestione per porre in equilibrio il bilancio corrente.
Stanco ha sottolineato altresì che "un impegno serio , ove si intenda assicurare un futuro ai Consorzi, tralasciando i proclami non ponderati e i suggerimenti gratuiti del tutto disancorati dalle situazioni reali, richiede in via prioritaria una duplice qualità di interventi. In primo luogo la ricerca di una soluzione ragionevole e sostenibile per il ripiano della debitoria nel contempo la necessità di finanziamenti mirati all'ammodernamento degli impianti del servizio irrigazione e possibilmente anche degli acquedotti rurali.
Un'occasione da non perdere, secondo Stanco è la misura prevista nel nuovo FESR per finanziare gli impianti irrigui.
Il presidente Pentassuglia ha annunciato che nelle prossime sedute saranno programmate le audizioni. Fra i prossimi ascoltati dalla Commissione vi sarà l'ANBI (associazione nazionale delle bonifiche e delle irrigazioni).