Consorzi di bonifica, Stea presidente della commissione
Duro attacco Cinque stelle
lunedì 4 aprile 2016
15.58
E' Gianni Stea il presidente della Commissione d'indagine sulla gestione dei Consorzi di bonifica. In assenza di una designazione unanime da parte dei rappresentanti dei gruppi di minoranza cui per Statuto spetta la presidenza delle commissioni d'inchiesta, sono servite due votazioni.
"Sono particolarmente onorato di guidare la Commissione d'indagine sulla gestione dei Consorzi di bonifica pugliesi che oggi si è insediata in Consiglio regionale", ha detto il presidente della Commissione Gianni Stea dopo la sua elezione. "All'organismo spetta un compito particolarmente delicato, quello di indagare uno dei temi più sensibili e controversi della nostra regione. I Consorzi che in passato hanno costituito una ricchezza per l'agricoltura e per il suo sviluppo, si sono trasformati nel tempo in centri di costo e fonti di disservizi per gli utenti. Il nostro compito sarà quello di portare elementi di conoscenza oltre quelli già noti sull'argomento. Sono convinto che tutti i commissari offriranno il loro contribuito ed il massimo impegno per giungere nel più breve tempo possibile, anche prima del termine dei sei mesi che decorre da oggi, a conclusioni utili a riformare per via legislativa i Consorzi di Bonifica".
E' stato il presidente dell'assemblea Mario Loizzo ad insediare la Commissione che ha il potere di acquisire tutta la documentazione necessaria sui bilanci, sul deficit, sulla gestione del personale, sugli impegni e investimenti dei Consorzi di bonifica pugliesi.
I componenti della Commissione d'indagine designati dai rispettivi gruppi, oltre al presidente Gianni Stea (AP), sono: Fabiano Amati (PD), Napoleone Cera (Popolari), Francesca Franzoso (FI), Marco Galante (M5S), Guglielmo Minervini (SpP), Paolo Pellegrino (Puglia con Emiliano), Francesco Ventola (CoR), Mauro Vizzino (Emiliano Sindaco di Puglia).
L'elezione e il modus operandi della commissione non sono piaciute al gruppo dei Cinque Stelle rimasto a corto di incarichi.
"Una scelta vergognosa che dimostra quanto i vecchi partiti abbiano paura di lasciare ruoli di controllo al M5S - dichiarano gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle - evidentemente per timore di non poter fare i loro soliti giochetti e favori agli amici, soprattutto quando si tratta di commissioni delicate come quella dei Consorzi di bonifica. D'altronde – proseguono - la vicinanza di Emiliano al Movimento Schittulli non è neanche troppo velata dal momento che il presidente della regione come è noto, ha scelto il suo ex avversario come consulente della Giunta per la sanità."
"Comunque questo non modificherà di una virgola il nostro impegno in commissione - precisa Marco Galante - se qualcuno pensa in questo modo di aver depotenziato il nostro lavoro di controllo sui Consorzi di bonifica, si sbaglia di grosso. Utilizzerò tutti i miei poteri di commissario per portare avanti le nostre indagini sui Consorzi e far luce sulla malagestione che ha portato ad una situazione debitoria di circa 230 milioni di euro".
"Sono particolarmente onorato di guidare la Commissione d'indagine sulla gestione dei Consorzi di bonifica pugliesi che oggi si è insediata in Consiglio regionale", ha detto il presidente della Commissione Gianni Stea dopo la sua elezione. "All'organismo spetta un compito particolarmente delicato, quello di indagare uno dei temi più sensibili e controversi della nostra regione. I Consorzi che in passato hanno costituito una ricchezza per l'agricoltura e per il suo sviluppo, si sono trasformati nel tempo in centri di costo e fonti di disservizi per gli utenti. Il nostro compito sarà quello di portare elementi di conoscenza oltre quelli già noti sull'argomento. Sono convinto che tutti i commissari offriranno il loro contribuito ed il massimo impegno per giungere nel più breve tempo possibile, anche prima del termine dei sei mesi che decorre da oggi, a conclusioni utili a riformare per via legislativa i Consorzi di Bonifica".
E' stato il presidente dell'assemblea Mario Loizzo ad insediare la Commissione che ha il potere di acquisire tutta la documentazione necessaria sui bilanci, sul deficit, sulla gestione del personale, sugli impegni e investimenti dei Consorzi di bonifica pugliesi.
I componenti della Commissione d'indagine designati dai rispettivi gruppi, oltre al presidente Gianni Stea (AP), sono: Fabiano Amati (PD), Napoleone Cera (Popolari), Francesca Franzoso (FI), Marco Galante (M5S), Guglielmo Minervini (SpP), Paolo Pellegrino (Puglia con Emiliano), Francesco Ventola (CoR), Mauro Vizzino (Emiliano Sindaco di Puglia).
L'elezione e il modus operandi della commissione non sono piaciute al gruppo dei Cinque Stelle rimasto a corto di incarichi.
"Una scelta vergognosa che dimostra quanto i vecchi partiti abbiano paura di lasciare ruoli di controllo al M5S - dichiarano gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle - evidentemente per timore di non poter fare i loro soliti giochetti e favori agli amici, soprattutto quando si tratta di commissioni delicate come quella dei Consorzi di bonifica. D'altronde – proseguono - la vicinanza di Emiliano al Movimento Schittulli non è neanche troppo velata dal momento che il presidente della regione come è noto, ha scelto il suo ex avversario come consulente della Giunta per la sanità."
"Comunque questo non modificherà di una virgola il nostro impegno in commissione - precisa Marco Galante - se qualcuno pensa in questo modo di aver depotenziato il nostro lavoro di controllo sui Consorzi di bonifica, si sbaglia di grosso. Utilizzerò tutti i miei poteri di commissario per portare avanti le nostre indagini sui Consorzi e far luce sulla malagestione che ha portato ad una situazione debitoria di circa 230 milioni di euro".